Il B&B - Azione indecente, nuovo sito di dry tooling a Cogne
Enrico Bonino presenta B&B – Azione indecente, un nuovo sito di dry tooling a Cogne (Valle d'Aosta).
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Tracciato vie B&B – Azione indecente (Valleille, Cogne)
archivio E. Bonino
Negli ultimi anni sta ormai diventando un'abitudine cominciare la stagione del ghiaccio valdostano con un tocco di freschezza, con qualcosa di nuovo, come fosse di buon auspicio per i mesi a venire. Quest'inverno abbiamo cominciato presto (Gian ed io) ad esplorare la val di Cogne e a farci venire in mente strane idee. Subito ci salta agli occhi un bel progetto: una cascata effimera a piombo su una volta di roccia alta una sessantina di metri da terra! Un vero spettacolo! Ma tempo che attrezziamo i tiri di roccia e misto per arrivare alla cascata, la meteo ballerina ce l'ha sciolta! Grr! Davvero un peccato! Sarebbe stata... (e lo sarà.. perchè l'appuntamento è solo rimandato!) una perla della valle.
La carenza di ghiaccio e freddo generale mi spinge a dedicarmi ancora al drytooling. Questa volta torno con Hugues e Viviana a Doccia Fredda e alla Favola di Alice. L'obiettivo è risistemare gli ancoraggi, i moschettonaggi, e fare un po' di “gardening” per eliminare i cespugli infestanti ormai secchi! Il sito è rinnovato e pronto all'uso: potete andare a divertirvi.
Ma veniamo a noi e al settore “B&B – Azione indecente”: dove, come, quando! Il tutto nasce un giorno di ricognizione lungo la Valeille. La meteo continua a farci abbronzare e sudare più che raffreddarci come dovrebbe, la stagione lavorativa sta per cominciare ed è meglio fare un giro per studiare tattiche e strategie per i giorni a venire. Tuborg: non salibile, Tutto è relativo: ben sottile, Stella Artice: non c'è, Pattinaggio: appena accennata. Uff... sto week end c'è l'ice opening qui a Cogne e ben poco da fare. Ormai scruto anche gli aghi di pino gelati pur di trovare qualcosa! Ed ecco che mi saltano all'occhio tre stalattiti, sole solette quasi tristi, a destra di “A la memoire des bouquetins”, che stranamente si sta formando e tocca quasi terra. Il mio giro di ricognizione attraversa subito la valle puntando le stalattiti come un caccia punta il suo nemico! Eccomi alla base: WOW! WOW! WOW! Un bell'anfiteatro alto circa 25-30 metri e largo una sessantina con itinerari naturali logici già disegnati nel mio immaginario. Ho subito fatto numerose foto-studio tra cui una è entrata nel mio iPhone ed uscita in quello di Gian. “Sì, pronto?!... ok si va”. Questa è la nostra telefonata media :-).
Due giorni dopo ci troviamo in 4 amici e conoscenti (alcuni incontrati la mattina stessa!) ognuno con una sua storia ed esperienza diversa, pronti a tracciare le nostre linee immaginarie. L'unico che aveva visto il posto dal vero ero io. Gian, Hugues e Giulia (ndr rispettivamente Giancarlo Bazzocchi, Hugues Bonnel e Giulia Venturelli) son venuti sulla fiducia, e sono rimasti entusiasti. Formate le cordate ci diamo subito da fare. Giulia ed io attacchiamo un'evidente linea di fessure/diedri strapiombanti tappezzati da colonnette di ghiaccio, che portano alla stalattite più a destra. Gian e Hugues si inerpicano all'estremo opposto della falesia, per un muro compatto solcato da mini fessurini che portano alla stalattite più a sinistra. Nel giro di poche ore nascono “Per iniziare” M7 e “L'analfabeta” M6+, rigorosamente salite ed attrezzate dal basso. E'stata davvero una bella scoperta, che non aspetta altro di essere ampliata.
Nella settimana successiva torno una volta col Gian per chiodare un'evidente linea di diedri che raggiungono la stalattite di sinistra, ma questa volta dal suo lato destro, percorrendone la frangia e terminando per ghiaccio ripido fino in sosta. Troviamo un chiodo ed un nut sul fondo del diedro. Veniamo a sapere in seguito, forse un po' per nostro tropo entusiasmo e poca cura, che in realtà è “Azione indecente” salita da Massimo Farina nel 2004 in stile trad, insieme a Fabio Elli, Ezio Marlier e Francesca Chenal. Dopo alcuni giorni di confronto tra local decidiamo di comune accordo di lasciarla tale per rispetto del lavoro del primo salitore e dare ad esso il giusto merito. Ci è venuto però spontaneo chiodare una variante del tiro che dopo la prima frangia, traversa delicatamente a destra su roccia per salire la stalattite centrale! Si chiamerà “Saltimbanco”M6 WI6...
Non stanco di fare il carpentiere (e vi garantisco che chiodare dal basso non è un lavoro di tutto relax... anche se la presenza di un trapano potrebbe lasciarlo pensare...) torno nuovamente con Hugues per chiodare il tiro più duro, che deve nacora essere liberato, ma che si aggira intorno all'M8/M9 WI6. E' stata una bella sfida questo tiro. La roccia è davvero compatta e strapiombante, per nulla evidente chiodarlo dal basso. Ma la linea era lì, logica anche questa, con una sequenza di appigli al limite della perversione arrampicatoria. Lo chiameremo “Mosca cieca” e rispetto agli altri tiri, è un po' più esigente anche nella parte di ghiaccio.
Questi primi nati, sono tutti tiri lunghi e fisicamente esigenti, sui quali è difficile scaldarsi, a meno che uno non avanzi parecchia pompa e grado (e per noi non è cosi!). Per cui “ci e vi” facciamo un favore chiodando un tirello più corto e facile, carino anche lui, a cui i nostri avambracci saranno grati: “Medusa” M4+. Direi che con 5 tirelli indipendenti più una variante acrobatica, il sito è bello che a posto, pronto all'uso. Tutti i tiri sono stati chiodati a fix con l'ottica del: non è una falesia per bambini, ma non ci piace farci male... e abbiam salito tutti i tiri dal basso provando i movimenti. I moschettonaggi son tutti abbastanza comodi e per scalare non serve altro che una corda singola da 60m, rinvii, e viti da ghiaccio. Per completare la bellezza del sito, 10 m a sinistra, si può salire, quando questa è formata, la candela (o tutta la cascata) di “à la memoire des bouquetins” WI5+ 30m, al cui termine c'è una sosta a spit per la calata e l'eventuale moulinette. Chi volesse poi tentare “Azione indecente” dovrà portare qualche protezione veloce e moschettonare i chiodi e i nut presenti sul tiro. L'ingaggio cambia radicalmente rispetto ai tiri a fianco, ma chi si diverte su “Per iniziare” può trovare uno stimolo in più su questo tiro. La gradazione data da Massimo Farina all'epoca era M5 WI5... per noi, in ottica moderna, confrontandoci con i cugini francesi, la graderemmo M6 WI5+.
Tutti questi lavori di manutenzione e chiodatura dei siti sono stati fatti a nostre spese di denaro e tempo, per divertirci noi ma sopratutto per lasciare siti fruibili a tutti voi. Questo non lo scriviamo per esser ringraziati, ma per chiedere rispetto del lavoro svolto, e dissuadere coloro che potrebbero lasciarsi tentare dall'appropriarsi dei moschettoni o dei rinvii lasciati in posto.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato alla realizzazione di questo sito. Buon divertimento a tutti.
Enrico Bonino - Guida Alpina e Maestro di Alpinismo
www.odyssee-montagne.it
Si ringraziano gli sponsors Scarpa, Patagonia, Baroli Sport per l'abbigliamento e il materiale d'arrampicata fornito.
SCHEDA TECNICA
Accesso: per la A 5 fino al casello di Aosta Ovest. Proseguire per la statale fino al villaggio di Cogne e ancora Lillaz. Parcheggiare nei pressi del Camping al Sole.
Avvicinamento: Seguire la pista pedonale battuta che si inoltra nella Valeille fino a passare il ponte. Proseguire in piano fino a superare un enorme roccone solitario e a reperire una piccola diga che permette di riattraversare il torrente verso la destra orografica della valle. Costeggiare ancora il fiume per circa cento metri fino ad oltrepassare la colata di “Inachevé conception” e a puntare alla candela iniziale di “A la memoire des bouquetins”. Il B&B si trova 10 m a destra della colonna. 40 minuti circa.
Lunghezza: 27 m
Difficoltà: Dall'M4+ all'M8+(?)
Itinerari (vedi tracciati sulla foto):
1. Medusa, M4+ (Prima salita: Enrico Bonino e Nicolas Meli)
2. L'analfabeta, M6+ (Prima salita: Gian Bazzocchi e Hugues Bonnel)
3. Azione indecente M6 WI5+ (Prima salita: Massimo Farina 2004 con Elli, Marlier, Chenal)
4. Saltimbanco (variante), M6 WI6 (Prima salita: Gian Bazzocchi e Enrico Bonino)
5. Mosca Cieca, M9/+ WI6 (Prima salita: Enrico Bonino e Hugues Bonnel. Prima libera Ramon Marin)
6. Per iniziare, M7 (Prima salita: Enrico Bonino e Giulia Venturelli)
7. A' la memoire des bouquetins WI5+ (Prima salita: Pierluigi Perona e Beppe Rubin nel 1996)
Materiale: normale dotazione da drytooling e ghiaccio, 8 rinvii per gli spit + quelli per le viti, viti da ghiaccio, fettucce, moschettone a ghiera per far le moulinettes, una corda singola da 60m, casco. Qualche friends fino al 2 BD per salire “Azione indecente”.
Esposizione: Ovest.
Discesa: in moulitnette.
Note:
La grande presenza di ghiaccio rende il sito particolarmente interessante. Da evitare dopo abbondanti nevicate per il pericolo valanghe.
La sosta di “Analfabeta” e “Azione indecente” è la n.2, la sosta di “Saltimbanco”, “Mosca cieca” e “Per iniziare” è la numero 3. Non tutti i tiri sono smontabili dal primo di cordata. Non si può mettere la corda dall'alto.
I gradi su ghiaccio (WI) sono indicativi in quanto spesso i passaggi sono protetti da spit. I gradi in generale sono indicativi in quanto possono variare a seconda della quantità di ghiaccio presente.
Tutti i tiri sono stati rigorosamente saliti ed attrezzati dal basso. Ad oggi, “Mosca cieca” è ancora da liberare.
La sosta di L1 di “A' la memoire des bouquetins” è stata riattrezzata a spit sulla destra orografica (vedi foto). Il posizionamento della sosta è stato scelto per preservare una logica di salita e sicurezza con l'ottica di proseguire la cascata fino al suo termine.
Ma veniamo a noi e al settore “B&B – Azione indecente”: dove, come, quando! Il tutto nasce un giorno di ricognizione lungo la Valeille. La meteo continua a farci abbronzare e sudare più che raffreddarci come dovrebbe, la stagione lavorativa sta per cominciare ed è meglio fare un giro per studiare tattiche e strategie per i giorni a venire. Tuborg: non salibile, Tutto è relativo: ben sottile, Stella Artice: non c'è, Pattinaggio: appena accennata. Uff... sto week end c'è l'ice opening qui a Cogne e ben poco da fare. Ormai scruto anche gli aghi di pino gelati pur di trovare qualcosa! Ed ecco che mi saltano all'occhio tre stalattiti, sole solette quasi tristi, a destra di “A la memoire des bouquetins”, che stranamente si sta formando e tocca quasi terra. Il mio giro di ricognizione attraversa subito la valle puntando le stalattiti come un caccia punta il suo nemico! Eccomi alla base: WOW! WOW! WOW! Un bell'anfiteatro alto circa 25-30 metri e largo una sessantina con itinerari naturali logici già disegnati nel mio immaginario. Ho subito fatto numerose foto-studio tra cui una è entrata nel mio iPhone ed uscita in quello di Gian. “Sì, pronto?!... ok si va”. Questa è la nostra telefonata media :-).
Due giorni dopo ci troviamo in 4 amici e conoscenti (alcuni incontrati la mattina stessa!) ognuno con una sua storia ed esperienza diversa, pronti a tracciare le nostre linee immaginarie. L'unico che aveva visto il posto dal vero ero io. Gian, Hugues e Giulia (ndr rispettivamente Giancarlo Bazzocchi, Hugues Bonnel e Giulia Venturelli) son venuti sulla fiducia, e sono rimasti entusiasti. Formate le cordate ci diamo subito da fare. Giulia ed io attacchiamo un'evidente linea di fessure/diedri strapiombanti tappezzati da colonnette di ghiaccio, che portano alla stalattite più a destra. Gian e Hugues si inerpicano all'estremo opposto della falesia, per un muro compatto solcato da mini fessurini che portano alla stalattite più a sinistra. Nel giro di poche ore nascono “Per iniziare” M7 e “L'analfabeta” M6+, rigorosamente salite ed attrezzate dal basso. E'stata davvero una bella scoperta, che non aspetta altro di essere ampliata.
Nella settimana successiva torno una volta col Gian per chiodare un'evidente linea di diedri che raggiungono la stalattite di sinistra, ma questa volta dal suo lato destro, percorrendone la frangia e terminando per ghiaccio ripido fino in sosta. Troviamo un chiodo ed un nut sul fondo del diedro. Veniamo a sapere in seguito, forse un po' per nostro tropo entusiasmo e poca cura, che in realtà è “Azione indecente” salita da Massimo Farina nel 2004 in stile trad, insieme a Fabio Elli, Ezio Marlier e Francesca Chenal. Dopo alcuni giorni di confronto tra local decidiamo di comune accordo di lasciarla tale per rispetto del lavoro del primo salitore e dare ad esso il giusto merito. Ci è venuto però spontaneo chiodare una variante del tiro che dopo la prima frangia, traversa delicatamente a destra su roccia per salire la stalattite centrale! Si chiamerà “Saltimbanco”M6 WI6...
Non stanco di fare il carpentiere (e vi garantisco che chiodare dal basso non è un lavoro di tutto relax... anche se la presenza di un trapano potrebbe lasciarlo pensare...) torno nuovamente con Hugues per chiodare il tiro più duro, che deve nacora essere liberato, ma che si aggira intorno all'M8/M9 WI6. E' stata una bella sfida questo tiro. La roccia è davvero compatta e strapiombante, per nulla evidente chiodarlo dal basso. Ma la linea era lì, logica anche questa, con una sequenza di appigli al limite della perversione arrampicatoria. Lo chiameremo “Mosca cieca” e rispetto agli altri tiri, è un po' più esigente anche nella parte di ghiaccio.
Questi primi nati, sono tutti tiri lunghi e fisicamente esigenti, sui quali è difficile scaldarsi, a meno che uno non avanzi parecchia pompa e grado (e per noi non è cosi!). Per cui “ci e vi” facciamo un favore chiodando un tirello più corto e facile, carino anche lui, a cui i nostri avambracci saranno grati: “Medusa” M4+. Direi che con 5 tirelli indipendenti più una variante acrobatica, il sito è bello che a posto, pronto all'uso. Tutti i tiri sono stati chiodati a fix con l'ottica del: non è una falesia per bambini, ma non ci piace farci male... e abbiam salito tutti i tiri dal basso provando i movimenti. I moschettonaggi son tutti abbastanza comodi e per scalare non serve altro che una corda singola da 60m, rinvii, e viti da ghiaccio. Per completare la bellezza del sito, 10 m a sinistra, si può salire, quando questa è formata, la candela (o tutta la cascata) di “à la memoire des bouquetins” WI5+ 30m, al cui termine c'è una sosta a spit per la calata e l'eventuale moulinette. Chi volesse poi tentare “Azione indecente” dovrà portare qualche protezione veloce e moschettonare i chiodi e i nut presenti sul tiro. L'ingaggio cambia radicalmente rispetto ai tiri a fianco, ma chi si diverte su “Per iniziare” può trovare uno stimolo in più su questo tiro. La gradazione data da Massimo Farina all'epoca era M5 WI5... per noi, in ottica moderna, confrontandoci con i cugini francesi, la graderemmo M6 WI5+.
Tutti questi lavori di manutenzione e chiodatura dei siti sono stati fatti a nostre spese di denaro e tempo, per divertirci noi ma sopratutto per lasciare siti fruibili a tutti voi. Questo non lo scriviamo per esser ringraziati, ma per chiedere rispetto del lavoro svolto, e dissuadere coloro che potrebbero lasciarsi tentare dall'appropriarsi dei moschettoni o dei rinvii lasciati in posto.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato alla realizzazione di questo sito. Buon divertimento a tutti.
Enrico Bonino - Guida Alpina e Maestro di Alpinismo
www.odyssee-montagne.it
Si ringraziano gli sponsors Scarpa, Patagonia, Baroli Sport per l'abbigliamento e il materiale d'arrampicata fornito.
SCHEDA TECNICA
Accesso: per la A 5 fino al casello di Aosta Ovest. Proseguire per la statale fino al villaggio di Cogne e ancora Lillaz. Parcheggiare nei pressi del Camping al Sole.
Avvicinamento: Seguire la pista pedonale battuta che si inoltra nella Valeille fino a passare il ponte. Proseguire in piano fino a superare un enorme roccone solitario e a reperire una piccola diga che permette di riattraversare il torrente verso la destra orografica della valle. Costeggiare ancora il fiume per circa cento metri fino ad oltrepassare la colata di “Inachevé conception” e a puntare alla candela iniziale di “A la memoire des bouquetins”. Il B&B si trova 10 m a destra della colonna. 40 minuti circa.
Lunghezza: 27 m
Difficoltà: Dall'M4+ all'M8+(?)
Itinerari (vedi tracciati sulla foto):
1. Medusa, M4+ (Prima salita: Enrico Bonino e Nicolas Meli)
2. L'analfabeta, M6+ (Prima salita: Gian Bazzocchi e Hugues Bonnel)
3. Azione indecente M6 WI5+ (Prima salita: Massimo Farina 2004 con Elli, Marlier, Chenal)
4. Saltimbanco (variante), M6 WI6 (Prima salita: Gian Bazzocchi e Enrico Bonino)
5. Mosca Cieca, M9/+ WI6 (Prima salita: Enrico Bonino e Hugues Bonnel. Prima libera Ramon Marin)
6. Per iniziare, M7 (Prima salita: Enrico Bonino e Giulia Venturelli)
7. A' la memoire des bouquetins WI5+ (Prima salita: Pierluigi Perona e Beppe Rubin nel 1996)
Materiale: normale dotazione da drytooling e ghiaccio, 8 rinvii per gli spit + quelli per le viti, viti da ghiaccio, fettucce, moschettone a ghiera per far le moulinettes, una corda singola da 60m, casco. Qualche friends fino al 2 BD per salire “Azione indecente”.
Esposizione: Ovest.
Discesa: in moulitnette.
Note:
La grande presenza di ghiaccio rende il sito particolarmente interessante. Da evitare dopo abbondanti nevicate per il pericolo valanghe.
La sosta di “Analfabeta” e “Azione indecente” è la n.2, la sosta di “Saltimbanco”, “Mosca cieca” e “Per iniziare” è la numero 3. Non tutti i tiri sono smontabili dal primo di cordata. Non si può mettere la corda dall'alto.
I gradi su ghiaccio (WI) sono indicativi in quanto spesso i passaggi sono protetti da spit. I gradi in generale sono indicativi in quanto possono variare a seconda della quantità di ghiaccio presente.
Tutti i tiri sono stati rigorosamente saliti ed attrezzati dal basso. Ad oggi, “Mosca cieca” è ancora da liberare.
La sosta di L1 di “A' la memoire des bouquetins” è stata riattrezzata a spit sulla destra orografica (vedi foto). Il posizionamento della sosta è stato scelto per preservare una logica di salita e sicurezza con l'ottica di proseguire la cascata fino al suo termine.
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