Grigna Settentrionale parete ovest e la via Sangue Freddo

Prendendo spunto da Sangue Freddo, una nuova via aperta sulla parete ovest della Grigna Settentrionale, Valentino Cividini illustra le vie sul Grignone, simbolo dell'alpinismo lecchese.
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Durante la salita di Sangue Freddo, Parete ovest di Grignone (Valentino Cividini, Lorenzo Festorazzi 03/12/2017)
Valentino Cividini

La parete ovest della Grigna Settentrionale è ricca di storia e salite alpinistiche. Le più conosciute sono le vie di ghiaccio e misto, anche perché sono le vie che più si addicono a questa parete che morfologicamente è fatta per accogliere questo genere di scalate che salgono tra canali e canaletti incastonati fra le rocce o su effimeri nastri di ghiaccio che coprono lisce placche rocciose alternate a ripide zone erbose, attirando l'entusiasmo degli alpinisti di vecchia e nuova generazione, facendoli impazzire come tanti bambini.

La prima ascensione fu compiuta da Gavazzi, Grange e P. Balatti nell'Ottobre del 1874 attraverso il canalone ovest. Successivamente verrà salito anche il canalone di sinistra rispetto all'ovest ma non si conoscono i primi salitori. Nel 1959 Corrado Zucchi, con i suoi compagni, sale il canale adiacente il canalone ovest, a sinistra con un passaggio di misto nella parte finale di 4°. Sull'estrema destra della parete sale un canale senza nome con un bel tiro di ghiaccio fra le rocce dove sono presenti chiodi ma non si conoscono i primi salitori.

Nel 2002 viene salito il canale della Fiamma, così chiamato da Lorenzo Festorazzi per la caratteristica torre rocciosa a forma di fiamma appunto, posta nella parte finale dove c'è il tiro di ghiaccio più tipico della via. I primi salitori sono Plinio Glavan e Nando Cendali. L'anno successivo, nel dicembre 2003, Benigno Balatti e M. Poletti aprono la Magic Line, una linea entusiasmante con un tratto chiave generalmente su ghiaccio sottile. Pochi giorni dopo, il 17-18 dicembre del 2003, Benigno e compagni aprono la via Storia infinita. Sempre Benigno con Nicola Carbonelli apre Shining candles, l'8 gennaio 2015, posta a sinistra del canale della Fiamma, mentre sulla destra di quest'ultimo Benigno apre la Via del Scurbat il 12 gennaio del 2015.

Giungiamo ai giorni nostri, quando io, insieme all'amico Lorenzo Festorazzi dopo aver già effettuato un sopraluogo in Novembre, ritorniamo su questa affascinante parete. Domenica 3 dicembre 2017, in una giornata gelida e ventosa dove le temperature superano i 10°C sotto lo zero saliamo Sangue Freddo, linea caratterizzata da una lunga ed esile colata di ghiaccio che ricopre le placche rocciose del tiro chiave ma che forse anche grazie al gran freddo era ben saldata alla roccia.

Lorenzo cullava da tempo la salita di questa via, ma complici gli ultimi inverni caldi e poco nevosi, la colata non si è mai formata in modo sufficiente per poter realizzare un’ascensione logica con piccozze e ramponi. Quando finalmente si concretizza l’arrampicata, la colata di ghiaccio ha giusto lo spessore per poter essere salita con tutte le difficoltà e le precarietà del momento, addirittura siamo costretti a salire su roccia con piccozze e ramponi l’ultimo tratto aggirando sulla sinistra la colata, troppo precaria per essere scalata. Abbiamo colto l'attimo: infatti due giorni dopo l'esile nastro di ghiaccio è collassato a causa del repentino rialzo termico. La via prosegue con difficoltà decisamente più semplici ma su terreno infimo perchè lo spessore del manto nevoso sulla parete è scarso e ricopre appena le placche rocciose, fortunatamente pendii e canali o canaletti sono ricchi di ciuffi d'erba dove poter piantare le piccozze e salire più agevolmente.

Il 5 Dicembre 2017 Cristian Candiotto con Benigno Balatti salgono la via Valentina che percorre il primo tiro in comune con Sangue freddo per poi proseguire nel canale di sinistra fino in cresta lungo una linea a sè.

di Valentino Cividini

Link: FB Valentino Cividini, valentinocividini-blog.blogspot.it


Sangue Freddo

Grigna Settentrionale 2409m
TD+, M6, 400m


SCHEDA:Sangue Freddo, Grigna Settentrionale




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