Francesco Cassardo evacuato dal Gasherbrum VII
Si è fortunatamente concluso il dramma che si stava svolgendo sui pendii del Gasherbrum VII in Pakistan, dove sabato scorso il 30 enne alpinista e medico Francesco Cassardo, compagno di spedizione di Carlalberto Cimenti, è caduto in discesa, procurandosi ferite ritenute molte serie. Cala Cimenti, che poco prima era riuscito nell’intento di sciare dalla vetta, ha subito allertato i soccorsi e ha raggiunto Cassardo per passare una prima notte a 6300 metri.
Purtroppo per diversi motivi l’elicottero di soccorso non è arrivato e così gli alpinisti Denis Urubko, Don Bowie, Jaroslaw Zdanowich e Janusz Adamski sono saliti e insieme a Cimenti hanno trasportato Cassadro al Campo 1 a 5900 metri dove ha passato la notte con l’ossigeno portato da Urubko. Dopo questo intervento provvidenziale, l’elicottero è finalmente riuscito a prelevare Cassardo all’alba questa mattina, portandolo al Combined Military Hospital di Skardu. Stando alle prime notizie diffuse dall’ANSA, le sue condizioni appaiono migliori di quanto inizialmente temuto. Gli alpinisti sono scesi a Campo Base dove Cala Cimenti ha inviato questo report
"Denis Urubko, Don Bowie e i due polacchi Jaroslaw Zdanowich e Janusz Adamski sono stati degli angeli, senza di loro non ce l'avremmo mai fatta e Francesco non sarebbe riuscito a passare un'altra notte a 6300mt.
I ragazzi si sono resi immediatamente disponibili al recupero, hanno fatto tutto ciò che potevano per aiutarci. Avevano appena terminato di scalare un 8000 e sono corsi da noi. Don ha rinunciato alla sua spedizione per salvare Francesco, doveva infatti partire per il suo tentativo alla cima.
L'elicottero non sarebbe mai riuscito a venirci a prelevare sul luogo dell'incidente, c'erano troppi seracchi, i soccorsi via terra sono stati fondamentali come fondamentale per Fra è stato l'ossigeno messo a disposizione da Denis.
Ora preghiamo per Fra. Quando è stato caricato sull'elicottero era lucido, parlava e ragionava. Siamo fiduciosi, il ragazzo non molla!!"
Un grazie anche a Marco Confortola - Mountain Guide & Alpinista & Formatore che ha coordinato dal campo base il soccorso con l'elicottero. Marco scrive "ho parlato con il pilota, gli ho detto che era inutile portare il mio peso fin lassù, avrebbe trovato all'imbarco altre persone. Gli ho spiegato esattamente dove andare, un posto sicuro dove atterrare. Noi l'abbiamo salvato, Francesco ora tocca a te non mollare. Ti vogliamo bene. I tuoi amici"
Ringraziamo Agostino da Polenza, tutta l'Ambasciata Italiana con il Console Stefano Pontecorvo , Guido Bilancini, la Farnesina, il Ministro degli Affari Esteri Enzo Moavero Milanesi, Gian Gasca, i piloti, tutti gli alpinisti presenti, i giornalisti e tutti coloro che hanno partecipato al recupero di Francesco.
Un grazie anche a tutti gli amici, a chi ci ha seguito e ci ha inviato un messaggio di incoraggiamento.
E' stato bello sentirsi circondati da così tanto affetto.
Nella foto Cala, Don, Marco e Denis.
GRAZIE DI CUORE. CALA E ERIKA"