Elogio alle Dolomiti di Brenta: Moondance, la nuova via d'arrampicata alla Cima Uomo

Elogio ad un luogo e una nuova via d'arrampicata: MoonDance alla Cima Uomo nelle Dolomiti di Brenta, aperta da Dimitri Bellomi e Michele Lucchini. Il report di Michele Lucchini
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Moondance alla Cima Uomo, Dolomiti di Brenta: il diedro-camino dell'ultimo tiro. Aperta da Dimitri Bellomi e Michele Lucchini, è probabilmente la più abbordabile via d'arrampicata di tutta la zona sopra il Lago di Tovel e la Malga Tuena.
Dimitri Bellomi, Michele Lucchini

Chi arrampica e fa vie spesso tende a legarsi ad alcuni luoghi. Di luoghi stupendi dove arrampicare sono piene le Alpi quindi la scelta ricade in modo completamente soggettivo. Nel nostro caso ci siamo infatuati delle Dolomiti che si ergono sopra al Lago di Tovel. Fanno parte del gruppo del Brenta ma differiscono sotto molti aspetti dal resto del gruppo. È questo infatti il lembo settentrionale e come ambiente è molto solare e assai meno severo rispetto al cuore del gruppo. Lo abbiamo conosciuto abbastanza recentemente, grazie alla fantastica nuova collana di guide delle Dolomiti di Brenta realizzata da Francesco Cappellari (segnalo peraltro la recente uscita dell’attesissimo quarto volume!).

Dalla prima visita è stato un colpo di fulmine. Non solo per il suddetto ambiente bucolico, ma per la strepitosa qualità della roccia che non è la dolomia stratificata del Brenta, bensì un compatto calcare che ricorda quello della Carnia, del Gran Sasso, della Presolana, o sopra a tutti, della Regina! Per quanto riguarda l’arrampicata l’offerta è vastissima, ma le vie effettivamente frequentate sono tre: lo Spigolo di Cima Uomo (max V, splendido e ben attrezzato), lo Spigolo di Cima Omet (un pò più dura della precedente) e l’Occhio che Vide Rosso (una delle vie a spit più abbordabili di Rolando Larcher, ma comunque molto ingaggiosa dal punto di vista psicologico. Si veda a riguardo il bellissimo filmato di Alessandro Beber della serie DoloMitiche). Oltre a quelle relazionate sulla guida di Cappellari segnaliamo una serie di novità: la via Giuseppe Antonelli e la via Estate Uggiosa su Cima Omet; la via Caldo Autunno su Cima Scrania; la via Cameltoe, la via Aspettando il Kilimangiaro e la via Stella Alpina su Cima Uomo (quest’ultima, Stella Alpina, ci è stata letteralmente soffiata sotto al naso! Toccherà ripeterla...).

Ora si aggiunge una nuova via alla lista: MoonDance. Si tratterà probabilmente della via a spit più abbordabile della zona. L’abbiamo aperta dal basso con i cliff; la difficoltà è di 6c/S2 e per ripeterla bastano 16 rinvii e una corda da 80m (non un metro di meno, perché se si sceglie di calarsi, 3 doppie sono da 40m secchi). La via è ben chiodata, ma le difficoltà sono obbligatorie. La roccia è da urlo con rigole, intrusioni ferrose e gocce. L’arrampicata è molto varia: spalmi, buchi, Dülfer e un lavoratissimo ma non banale diedro-camino finale.

Per l’apertura abbiamo utilizzato uno stile alquanto deprecabile: spit 10mm, corde fisse (tanti giorni di piedi in fiamme ed immani fatiche per una via dallo sviluppo abbastanza modesto, sui 200m), utilizzo indiscriminato di portatori non retribuiti (rimborso spese alcolico). Con loro, due cari amici, abbiamo passato un paio di notti in una gigantesca grotta nei pressi dell’attacco. Notti di vino, grappa, carne salà e pochissimo sonno.

In quest’apertura, che mentalmente è durata un anno intero, è stato tutto bello: è stato bello aprirla tra Amici, e tra "no big", con la certezza di non poter sbolognare una sezione dura al compare; è stato bello alzare la mano e trovare sempre un appiglio e, dove non c’era, ecco un appoggio; è stato bello guardare la foto tante ore e poi vedere che le prese ci conducevano esattamente e magicamente dove speravamo; è stato bello tornare ogni volta giù a Malga Tuena. Su questo posto ci sentiamo in dovere di spendere due parole: la malga è gestita da un paio d’anni da ragazzi giovani che hanno creato un ristoro dove veramente vale la pena fermarsi: fanno tutto in casa, e lo fanno da Dio! Porzioni mega e una vasta scelta di birre artigianali. Insomma: bel posto e bella via! Esposta ad ovest, è adatta ad un pomeriggio d’autunno senza - troppi - patemi, in un luogo fantastico!

Ringraziamo di cuore il GASV per gli spit, Erik e Giachi per averci aiutato con quegli zaini punitivi e Igor Turrin per la pregevole scatola del libro di via.

SCHEDA: Moondance, Cima Uomo, Dolomiti di Brenta




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