Eiger parete nord per Laura Tiefenthaler e Jana Möhrer

L’otto marzo 2022 l’austriaca Laura Tiefenthaler e la tedesca Jana Möhrer hanno salito in giornata la via Heckmair sulla parete nord dell’Eiger. Il report di Tiefenthaler.
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Laura Tiefenthaler e Jana Möhrer in cima all'Eiger il 08/03/2022 dopo aver salito la via Heckmair in giornata
Laura Tiefenthaler

L'8 marzo Jana Möhrer ed io abbiamo salito in giornata la via Heckmair sulla parete nord dell’Eiger. Due settimane prima stavo cercando un compagno di cordata per tornare sulla via Heckmair, che avevo provato un anno fa con Raphaela Haug. Inizialmente Jana ha risposto che doveva studiare per un esame importante alla facoltà di medicina, ma un'ora dopo ha inviato un altro messaggio dicendo: "A volte devi fare ciò che ami. Sono davvero motivata ad andare".

Sapevo esattamente come si sentiva, perché ero stata al suo posto non molto tempo fa, destreggiandomi tra la scuola di medicina, l’arrampicata ed i corsi di guida alpina tutti insieme. Ero davvero felice che avesse cambiato idea. Ci sono delle regole che ci diamo, ma a volte vale la pena buttarle fuori dalla finestra...

Negli ultimi anni avevo arrampicato parecchio con Jana e sapevo che saremmo state una buona squadra. Le previsioni del tempo sembravano promettenti per diversi giorni, quindi abbiamo deciso di lasciare che altre squadre facessero il duro lavoro di battere la traccia e abbiamo programmato di iniziare una settimana più tardi. Siccome sappiamo che studiare non aiuta a salire particolarmente veloci, l'idea nostra era di salire la via con un bivacco a mezza via. Eravamo abbastanza sicure che avremmo avuto bisogno del nostro tempo per salire una parete così grande.

L'8 marzo siamo partite all'una e mezza da Eigergletscher. Siamo salite in modo efficiente, facendo lunghi tiri e aiutandoci tirando su tutto ciò che riuscivamo a trovare. Quando ci siamo avvicinate al "traverso degli dei" ho osato guardare l'orologio e il mio clown interiore ha iniziato a ridacchiare e fare salti di gioia. Era appena mezzogiorno. Avevamo programmato di bivaccare lì, ma ho detto a Jana: "Penso che dobbiamo salire, altrimenti passeremo un bel po' di tempo qui…" "Sì, certo. Non c'è scelta" ha risposto sorridendo, prima di bere un sorso di tè ed iniziare il traverso. A volte le cose vanno meglio del previsto e si può semplicemente godere del fatto che tutto fila liscio.

Nella parte alta la stanchezza e l'altitudine hanno iniziato a rallentarci, quindi erano le 18 quando siamo arrivate ​​in cima. Non era affatto il posto peggiore dove stare per il tramonto. Ci siamo immerse nei panorami e ci siamo rallegrate della bellezza che l'alpinismo a volte può offrire.

Senza troppe pause abbiamo iniziato la discesa, attente e prendendoci il nostro tempo, raggiungendo l'Eigergletscher alle nove e mezza.

Ci siamo rese conto che era la Giornata internazionale della donna e abbiamo convenuto che il nostro giorno di grazia e "flow" era stato un buon modo per celebrarla: in un luogo dove non ci sono pregiudizi, perché all'Eiger non importa del tuo genere.

di Laura Tiefenthaler

Eiger parete nord - via classica del 1938
Prima salita luglio 1938, Heinrich Harrer, Anderl Heckmair, Fritz Kasparek e Wiggerl Vörg. 
Sulla parete nord si sviluppano diverse vie di diversa difficoltà. La meno difficile è ancora la via classica aperta dai primi salitori nel 1938. Si tratta di un itinerario che supera 1800 m di dislivello, con una difficoltà complessiva valutata in ED+: passaggi su roccia fino al V-, tratti di artificiale (A0), pendii ghiacciati fino a 60°. La salita richiede mediamente da 1 a 3 giorni, a seconda delle capacità dei salitori e delle condizioni della parete; in alcuni casi, può anche richiedere più tempo. La via è considerata estremamente pericolosa per via delle cadute di sassi, delle valanghe e del possibile distacco di lastre di ghiaccio.




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