Due nuove vie d'arrampicata sulla Tranga Tower nell' Ala Daglar in Turchia
Penso che il termine giusto di questo nostro viaggio verticale possa essere senza dubbio "spedizione", una parola che racchiude molti significati e pienamente azzeccata per il nostro agosto in Turchia. La catena montuosa dell'Ala Daglar è situata nella metà meridionale della Turchia, con cime che vanno dai 2500 ai 3600m, luogo ideale per l’arrampicata d’estate e lo sci alpinismo d’inverno.
Dopo le preziose informazioni e consigli dateci dagli abitué e promotori di questo paradiso turco (Rolando Larcher, Maurizio Oviglia, Marco Sterni e Nicola Sartori), organizzato il materiale e pieni d'entusiasmo, decidiamo di partire il sei agosto per questa avventura!
Arrivati alla dogana di Istanbul il nostro inglese viene subito messo alla prova, infatti abbiamo dovuto spiegare che trapani, spit, corde, chiodi, friend, cliff ecc, ecc, non servono a fare nessun attacco terroristico, ma solamente ad arrampicare! Messo piede in suolo turco, il primo incontro con le persone locali è stato a dir poco traumatico: per quattro birre “proibite” finiamo in un mini market che fa da copertura a una bisca clandestina; viste le prime pistole e i personaggi inquietanti, alla prima occasione saltiamo in macchina in fuga verso la tranquillità delle montagne!
Nessuno di noi conosceva la zona, quindi i primi due giorni abbiamo girovagato per il parco in cerca di pareti, fino a quando siamo rimasti incantati dalla maestosa Lower Guvercinlik o meglio Tranga Tower per i locali . La Tranga Tower è una torre imponente che si slancia per 600m di strano calcare: le tacche sono cosa rara! Per arrivare alla base occorrono 2 ore e mezza circa di camminata, così decidiamo di organizzare un piccolo campo base sotto la parete, il “Tranga Tower Hotel". Recuperiamo viveri, acqua, bombola del gas e tutta la nostra attrezzatura d'arrampicata; sotto il peso dei nostri sacconi, la grande motivazione e il desiderio di affrontare qualche parete ignota non ci fa sentire la fatica e lo scricchiolio delle ginocchia.
Enrico e Nicolò scelgono una linea tra la via di Larcher - Oviglia "Come to Derwish" e l'incombente tetto che c'è nella metà bassa della parete, mentre io e Carlo vediamo la nostra salita a destra di questo strapiombone. I fratelli Geremia adottano un'etica di chiodatura mista con spit, chiodi e friend per creare “Atomic Folder”: 600m bellissimi con difficoltà fino al 7b+/c sul quinto tiro, che a mio avviso è un capolavoro, e un passo in A1 sul sesto (nl-non liberato a causa delle alte difficoltà), per poi proseguire nella metà superiore per gradi via via più facili (6c, 7a ma carenti di spit) fino ad uscire sugli ultimi 200m di 5a/5c completamente trad. Una super via dove l’ingaggio è assicurato: saper mettere bene i friend e muoversi su placche iper tecniche con le protezioni non proprio vicine è il pensiero primario fino in cima.
Io e Carlo siamo stati una cinquantina di metri a destra e abbiamo dato forma al nostro "Mostro Turco", decidiamo ad usare solamente spit a causa della compattezza della roccia che non accetta nessuna protezione mobile. Dopo il primo tiro facile, il secondo fa da filtro, anche se solo 7a+ causa gli spit “kilometrici”. Il terzo tiro lo abbiamo aperto il nove agosto, (giorno del mio ennesimo compleanno in parete!): un 8a spettacolare di 35m su micro appigli, dove è stato Super-Carletto a superare il passo chiave.
Poi la via inizia piano piano a puntare a sinistra per fessurine, placche, rampette, e muri inarrampicabili, che impogono passaggi di A1 anche dopo estenuanti ore di battaglia. Con grande rammarico per la libera proseguiamo cambiando e ricambiando di volta in volta la linea della via, fino a collegarci al settimo tiro di Atomic Folder tramite un lungo traverso sul vuoto sommitale dello strabiombone. Vabbè sarà un bel progetto liberarla tutta per una prossima volta o per qualche Top-Climber! Due vie spettacolari, una parete altrettanto bella, giorni passati in un ambiente fantastico fuori dal nulla e in completa autonomia è il risultato della nostra vacanza di apertura di nuove vie. Una vacanza che ha affiatato ancora di più la nostra amicizia e chissà dove andare la prossima volta...magari ancora in Turchia?!?
Dopo il nostro soggiorno settimanale al "TrangaTower Hotel" passiamo da Recep a dargli a lui per primo le nostre relazioni per poi comprare un pò di birre e farci, finalmente, una cenetta con i fiocchi: prezzemolo, zucchine, cetrioli, pomodori e ‘piegora’! I giorni seguenti li trascorriamo a perlustrare e scalare posti nuovi facendo la prima ripetizione "a vista" di Radio Eksen (7c max di Larcher-Giupponi-Sartori) nella Cimbar Valley, Orient sulla bellissima Parmakkaya, Come to Derwish (7b max di Larcher-Oviglia) sulla Guvercinlik e varie uscite in falesia sempre per aprire.
Un grazie di cuore a Recep e Zeynep per l'aiuto logistico e per il soggiorno dato nel loro bellissimo Ala Daglar Camping, Mussà del Market-B&B Apinakaya a Camardi e a tutta la meravigliosa gente turca.
di Andrea Simonini
Si ringrazia: Patagonia, Wild Climb, +Watt, RiskProtect , Zable Sport, Linea Verticale, in particolar modo Biomagen Plus e la "Farmacia alla Madonna (VI)"che hanno permesso l’acquisto di spit e chiodi.
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