David Lama e Conrad Anker camminano sul filo del Lunag Ri
Nel novembre del 2015 l’austriaco David Lama e lo statunitense Conrad Anker hanno tentato invano di salire il Lunag Ri, splendida montagna sul confine tra Nepal e Tibet, con una cima inferiore di 6,812m raggiunta da un team francese composto da Max Belleville, Mathieu Detrie, Mathieu Maynadier e Seb Ratel nel 2010, ma di cui la cima principale di 6907m era ancora inviolata. Dopo tre giorni di arrampicata lungo la complessa cresta ovest i due sono stati costretti a scendere a 300 metri dalla cima.
Il novembre successivo i due sono tornati nel Khumbu per completare l’opera, ma inaspettatamente a 5800 metri il 54enne Anker ha avuto un infarto. È seguito l’immediato soccorso in elicottero, che in due ore l’ha portato a Kathmandu dove è stato operato, fortunatamente con successo. Prima del soccorso Anker aveva detto a Lama che non avrebbe mai più tentato quella montagna, lasciandogli la possibilità di tentarla da solo.
Dopo tre giorni di ripensamenti, Lama è partito per il suo tentativo in solitaria, salendo una linea più diretta e raggiungendo dopo due bivacchi un punto a circa 250 metri dalla cima. "Sapevo che andare oltre avrebbe richiesto troppe dalle mie riserve necessarie a scendere in sicurezza. Dopo una seconda notte sulla montagna, ho dovuto raccogliere tutte le mie forze rimanenti per iniziare la discesa…." E così, dopo calate nel buio è arrivata una snervante attesa mentre il sole rendeva la parete impraticabile. Poi l’arrivo della notte e del freddo quando Lama è sceso dalla montagna. E così, dopo calate nel buio, una snervante attesa mentre il sole rendeva la parete impraticabile e finalmente il ritorno della notte e del freddo, e il faticoso rientro a campo base.
"Ricordo questa come una delle mie più intense esperienze in montagna, non solo per la salita ma anche per tutto il resto. Fortunatamente, Conrad ha recuperato bene. Mi ha detto che pensa che Lunag Ri sia stata la sua ultima spedizione di questo tipo, ma sta arrampicando di nuovo e facendo ciò che entrambi amiamo, vivere la montagna"ha concluso Lama.