Bhagirathi vie nuove per Prezelj, Blagus e Lindic
Autunno proficuo per Rok Blagus, Luka Lindic e Marko Prezelj: i tre Sloveni a settembre si sono recati nel gruppo del Bhagirathi dove hanno salito tre vie nuove. In realtà il loro progetto iniziale aveva una meta diversa, ma a causa dei problemi con i permessi hanno ripiegato su questa zona, rivelatasi, dopo una settimana di brutto tempo, una scelta davvero azzeccata, grazie ad una finestra di bel tempo di tre settimane e ad una miriade di vie da salire. Marko Prezelj ci racconta la sua ultima spedizione.
"La zona che abbiamo scelto è stata per noi un ripiego dell'ultimo momento, quindi siamo andati là senza grosse aspettative. Di conseguenza tutte le mie impressioni su questa regione e sulle esperienze vissute sono pure. La zona mi piace ed anche l'arrampicata, ci sono tante possibilità di vie da realizzare, in armonia con le condizioni e le preferenze personali. Come prima abbiamo salito il Bhagirathi IV (6,193m), lungo un couloir di neve e un tratto corto e ripido di misto, prima di traversare la cresta nord che ci ha portato alla cima stretta. La via di 1000m è gradata D+ e siamo scesi in arrampicata lungo la via (incluso quattro corde doppie).
Una settimana più tardi abbiamo salito una linea di 1300m. Si tratta di una via di misto sulla parete sud ovest del Bhagirathi III (6,454m), tra il Pilastro degli Scozzesi del 1982 e la via degli Cecoslovacchi del 1993. Siamo saliti con un bivacco, superando difficoltà di 6b, M5 e WI 5. Due doppie in diagonale sono state necessarie per la salita, che ha un grado complessivo di ED. Una volta in cima, siamo scesi lungo la via originale per il versante Sud/Est della montagna.
Dopo un paio di giorni di riposo abbiamo salito la parete Sud-sud-ovest del Bhagirathi II (6,512m). La via di 1300m ci ha impegnato per 3 giorni e l'abbiamo conclusa il 1 Ottobre. La ripida parete di roccia che porta alla parte superiore della cresta sud-ovest è stata superata in arrampicata mista, con tiri di 6b+, M8 e WI 6+ (e un grado complessivo di ED+/ABO-). Dopo il nostro secondo bivacco, alla fine della parete abbiamo percorso terreno misto per arrivare alla cresta, che poi abbiamo seguito fino in cima. Abbiamo attraversato la montagna in stile alpino e siamo scesi lungo la via classica degli austriaci del 1938, giù per la parete est.
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