Amici e Poesia al Doss di Dalun nelle Dolomiti di Brenta
Questa via è dedicata agli Amici e alla Poesia che nasce quando si affrontano scalate difficili insieme. In questo caso abbiamo avuto l’onore di lasciare un segno del nostro passaggio a ricordo che l’amicizia, l’intesa, il feeling possono dar fondo a grandi cose.
Era il 2010 quando ho iniziato a guardare con occhi romantici la parete Nord del Doss di Dalun (Dolomiti di Brenta), questa grande montagna di calcare norico contornata dalla V. di San Lorenzo, V. Mazzadora, V. Noghera e V. di Dalun.
La sua cresta Est collega il piccolo Doss di Dalun al Torrione Dallago e infine al Doss di Dalun mentre la cresta Nord-Ovest funge da via normale (I°) per la salita dalla forcolotta di Noghera. Le pareti Sud/Ovest sono placche compatte alternate da grosse cenge o ghiaioni mentre a Nord c’è una lunga parete alta fino a 600 metri. A sud del Doss di Dalun la selvaggia parete Nord della Cima Ghez con i suoi 700 metri mentre a Nord abbiamo la Val d’Ambiez e la Val di Ceda.
Fino al 2010 le pareti del Doss di Dalun non avevano mai suscitato in me interesse perché troppo difficili e poco attraenti, invece poi, proprio questi aspetti hanno generato un forte legame con questo ambiente. Sulla parete Nord, essendoci poche vie, ho deciso di cimentarmi con l’apertura di Genau insieme a Roberto Pedrotti nel 2011.
La roccia particolarmente compatta e difficile da chiodare mi ha stregato e quindi rieccomi nel 2014 per tentare il sogno di salire il pilastro nord ricercando una linea per i chiodi e per le protezioni veloci fin dove possibile, altrimenti via libera agli spit…
Detto fatto, si accende il motore di questa scalata dato dall’amore per l’alpinismo e l’arrampicata libera. Infatti la mia massima aspirazione è quella di raggiungere una cima il più direttamente possibile, per una prima assoluta e senza uso di artificiale.
Iniziai a salire senza studiare i punti deboli del pilastro roccioso attaccandolo nel punto centrale, dove l’arrampicata sembrava più bella, così fino a L5 sono arrivato in 3 giornate nel 2014, arrampicando un po’ “a naso”. Ma purtroppo i primi 4 metri di L5 erano durissimi da scalare, anzi, per me impossibili. Ero affranto, anche aggirare quei 4 metri si è rivelato è complesso. Non trovavo soluzioni. Così negli anni ho deciso di rimescolare le carte e rimettermi in gioco con l’idea che se avessi trovato un altro passaggio non scalabile, per me, avrei abbandonato quel sogno. Per fortuna è andato tutto bene e tiro dopo tiro sono uscito da questo sogno contento e carico per un altro progetto.
In tutti questi anni il Doss di Dalun è diventata una delle mie mete preferite che mi hanno fatto percorrere vie di altri tempi, ricche di avventura come l’intera cresta Est percorsa nel 1942 da Ettore Castiglioni, Guido Leonardi e Gino Pisoni, e il diedro Castiglioni – Detassis del 1933. Di recente ho iniziato anche ad aprire una falesia con monotiri e vie multipitch aperte dal basso sulle placche del versante Ovest.
SCHEDA: Amici e Poesia, Dos di Dalun, Dolomiti di Brenta
Via Amici e Poesia
6 anni e 4 amici
Paolo, Jean, Emanuele e Roberto
che essendo il meno esperto
alla mia balzana idea si è offerto.
Con il trapano ero alle prime armi
e quando arrivai ai gialli non potei non spaventarmi
fino al punto che
fui costretto a ritirarmi,
con un sogno nel cassetto da tenere stretto stretto.
Dopo 5 anni Emanuele si è incuriosito,
io l’ho subito rapito
e per il 6° e 7° tiro sono partito.
Ma proprio nel 2020 non sapevo cosa fare,
Continuare a sognare o coraggiosamente abbandonare ???
Per fortuna l’amico Gianluca la vuole provare
e dopo aver fatto 7 tiri mi dice:
< a me piace come via da scalare !! >
Grazie amico mio !
adesso con Paolo mi devo organizzare.
Ecco fatto il 9 Agosto 2020 il progetto è tra le dita
Usciamo fuori da questo sogno,
incubo,
ragione di vita!
di Luca Cornella
PS: Per eventuali ripetitori è presente il libro delle vie al Rifugio Cacciatore.