Amici e Poesia al Doss di Dalun nelle Dolomiti di Brenta

Il report della guida alpina Luca Cornella che alla parete nord del Doss di Dalun nelle Dolomiti di Brenta ha aperto la via d’arrampicata Amici e Poesia insieme a Roberto Rigotti, Emanuele Andreozzi, Paolo Baroldi e Gianluca Paoli.
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Il Doss di Dalun nelle Dolomiti di Brenta e le vie d'arrampicata Battistata - Costazza - Detassis (Rita Battistata, Rizieri Costazza, Bruno Detassis 1938), Genau (Luca Cornella, Roberto Pedrotti 2011), Amici e Poesia (Emanuele Andreozzi, Paolo Baroldi, Luca Cornella, Gianluca Paoli, Roberto Rigotti 2020), Via Castiglioni - Detassis (Ettore Castiglioni, Bruno Detassis 1933)
Luca Cornella

Questa via è dedicata agli Amici e alla Poesia che nasce quando si affrontano scalate difficili insieme. In questo caso abbiamo avuto l’onore di lasciare un segno del nostro passaggio a ricordo che l’amicizia, l’intesa, il feeling possono dar fondo a grandi cose.

Era il 2010 quando ho iniziato a guardare con occhi romantici la parete Nord del Doss di Dalun (Dolomiti di Brenta), questa grande montagna di calcare norico contornata dalla V. di San Lorenzo, V. Mazzadora, V. Noghera e V. di Dalun.

La sua cresta Est collega il piccolo Doss di Dalun al Torrione Dallago e infine al Doss di Dalun mentre la cresta Nord-Ovest funge da via normale (I°) per la salita dalla forcolotta di Noghera. Le pareti Sud/Ovest sono placche compatte alternate da grosse cenge o ghiaioni mentre a Nord c’è una lunga parete alta fino a 600 metri. A sud del Doss di Dalun la selvaggia parete Nord della Cima Ghez con i suoi 700 metri mentre a Nord abbiamo la Val d’Ambiez e la Val di Ceda.

Fino al 2010 le pareti del Doss di Dalun non avevano mai suscitato in me interesse perché troppo difficili e poco attraenti, invece poi, proprio questi aspetti hanno generato un forte legame con questo ambiente. Sulla parete Nord, essendoci poche vie, ho deciso di cimentarmi con l’apertura di Genau insieme a Roberto Pedrotti nel 2011.

La roccia particolarmente compatta e difficile da chiodare mi ha stregato e quindi rieccomi nel 2014 per tentare il sogno di salire il pilastro nord ricercando una linea per i chiodi e per le protezioni veloci fin dove possibile, altrimenti via libera agli spit…

Detto fatto, si accende il motore di questa scalata dato dall’amore per l’alpinismo e l’arrampicata libera. Infatti la mia massima aspirazione è quella di raggiungere una cima il più direttamente possibile, per una prima assoluta e senza uso di artificiale.

Iniziai a salire senza studiare i punti deboli del pilastro roccioso attaccandolo nel punto centrale, dove l’arrampicata sembrava più bella, così fino a L5 sono arrivato in 3 giornate nel 2014, arrampicando un po’ “a naso”. Ma purtroppo i primi 4 metri di L5 erano durissimi da scalare, anzi, per me impossibili. Ero affranto, anche aggirare quei 4 metri si è rivelato è complesso. Non trovavo soluzioni. Così negli anni ho deciso di rimescolare le carte e rimettermi in gioco con l’idea che se avessi trovato un altro passaggio non scalabile, per me, avrei abbandonato quel sogno. Per fortuna è andato tutto bene e tiro dopo tiro sono uscito da questo sogno contento e carico per un altro progetto.

In tutti questi anni il Doss di Dalun è diventata una delle mie mete preferite che mi hanno fatto percorrere vie di altri tempi, ricche di avventura come l’intera cresta Est percorsa nel 1942 da Ettore Castiglioni, Guido Leonardi e Gino Pisoni, e il diedro Castiglioni – Detassis del 1933. Di recente ho iniziato anche ad aprire una falesia con monotiri e vie multipitch aperte dal basso sulle placche del versante Ovest.

SCHEDA: Amici e Poesia, Dos di Dalun, Dolomiti di Brenta

Via Amici e Poesia
6 anni e 4 amici
Paolo, Jean, Emanuele e Roberto
che essendo il meno esperto
alla mia balzana idea si è offerto.
Con il trapano ero alle prime armi
e quando arrivai ai gialli non potei non spaventarmi
fino al punto che
fui costretto a ritirarmi,
con un sogno nel cassetto da tenere stretto stretto.
Dopo 5 anni Emanuele si è incuriosito,
io l’ho subito rapito
e per il 6° e 7° tiro sono partito.
Ma proprio nel 2020 non sapevo cosa fare,
Continuare a sognare o coraggiosamente abbandonare ???
Per fortuna l’amico Gianluca la vuole provare
e dopo aver fatto 7 tiri mi dice:
< a me piace come via da scalare !! >
Grazie amico mio !
adesso con Paolo mi devo organizzare.
Ecco fatto il 9 Agosto 2020 il progetto è tra le dita
Usciamo fuori da questo sogno,
incubo,
ragione di vita!

di Luca Cornella
PS: Per eventuali ripetitori è presente il libro delle vie al Rifugio Cacciatore.




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