Alpinismo: leggere è importante. Di Ivo Ferrari
Mi capita spesso di “farmi fregare” dall’apparenza! Ha nevicato poco, dal basso tutto sembra pulito, e poi…
Buttiamo l’attrezzatura in macchina, oggi saliremo vie “facili” con gli scarponi ai piedi, ho appena finito di leggere un libro sull’alpinismo “Polacco”, quindi credo e penso di potere salire ovunque ma… gli appigli sono talmente ricoperti di neve inconsistente che avrei dovuto leggere più libri sulla dura scalata “dita congelate”. Dopo un paio di tentativi capisco che il terzo lo eviterò! Sono demoralizzato, semplici quarti gradi, roba quasi fuori moda e io, rigido come un baccalà!
La fortuna è dalla mia parte, la scarsa fiducia in me stesso mi viene in aiuto con un “alternativa” salva giornata. Perché non proviamo a salire le linee che solitamente percorriamo in discesa?
Quante volte sono passato di qua, quante volte ho creduto di conoscere a memoria appigli e appoggi, ora mi devo impegnare parecchio per salire verso la fine della “discesa”. Il bianco ha nascosto tutto, appoggi e orizzonte, siamo gli unici, persi a poca distanza da casa. Forse è questo che mi fa amare questo andare per monti.
Nuoto e mi “tiro” su goffamente, Federica ride e, visto che le avevo raccontato delle mie bellicose idee, prendendomi in giro mi chiede di imprestale il libro “Polacco”. Le mie dita sono insensibili, le punte dei ramponi grattano sulla roccia sporca, tutto è bianco e nero, solo noi abbiamo il colore dei vestiti.
Apri la porta, esci e trovi quello che vuoi trovare, l’avventura…
Una volta scesi, in macchina alzo al massimo il riscaldamento. Il colore della mia faccia non nasconde il freddo che ho preso, ma come mai non mi riesce di diventare “Polacco”? Forse perché sono io, un mediocre alpinista Italiano, e va bene così! Continuerò a leggere.
di Ivo Ferrari
Link: FB Ivo Ferrari