Via Ruchin - Torrione Ruchin
Via di notevole importanza storica sulla SE del Torrione Ruchin in Val Realba. Breve ma tecnicamente molto impegnativa, supera forti difficoltà dovute alla complessità della chiodatura, soprattutto in rapporto ai mezzi dell'epoca.
Da Lecco raggiungere il parcheggio dove si parte per l'avvicinamento al Torrione di Val Realba.
AccessoPassare sotto il ponte della ferrovia, proseguire verticalmente fino ad intersecare il sentiero del Viandante, seguirlo verso est per qualche decina di metri; prima di giungere alla condotta forzata della centralina Guzzi lo si abbandona prendendo una ripida traccia in direzione del Torrione Ruchin. Presenti bolli bianchi sbiaditi lungo il sentiero. 25 minuti dall'auto.
ItinerarioL1: Salire diritti per facile e divertente paretina di roccia corallina molto lavorata, quindi traversare gradualmente verso sx passando sotto un grande lastrone staccato, evitarlo a sx proseguendo diritti per breve placchetta friabile fino alla sosta. La sosta originale si trovava sopra il lastrone staccato, noi per prudenza abbiamo evitato tale soluzione. 20mt, V+. fix di sosta.
L2: Tiro chiave. Salire sopra il lastrone, andare diritti per placca compatta in direzione di un fico, dove poco sotto si trova un chiodo originale Ruchin, quindi obliquare leggermente verso dx ad un altro fico e, prima di giungere ad esso, si traversa orizzontalmente verso dx per placca compatta e liscia in direzione di una fessura (alla fine del traverso poco in basso si trova un chiodo originale Ruchin che non conviene rinviare. Probabilmente il passaggio della placca è stato effettuato con un pendolo. Una volta messo il chiodo, Ruchin ne ha posizionato uno sopra per poi staccarsi da quello sotto). Proseguire quindi per fessura aggettante verso sx (quì è fuoriuscito un chiodo Ruchin), alla fine di essa proseguire verticalmente in leggero obliquo verso dx per alcuni metri per poi traversare orizzontalmente sempre verso dx fino alla sosta. 25mt, VIII-, in posto 2 chiodi Ruchin originali. Fix di sosta.
L3: Dalla sosta traversare a dx fino a raggiungere un diedro fessura strapiombante, (la via originale invece saliva diritta sopra la sosta per alcuni metri fino ad un chiodo Ruchin ancora presente, per poi attraversare verso dx fino al diedro. Da notare che lo stesso "modus operandi", ovvero quello di "tagliare", cercare la via più breve, lo si riscontra sulla via di Ruchin alla Lancia nel gruppo del Fungo in Grignetta, dove nel tiro chiave, il secondo tiro, Ercole Esposito invece che traversare, come da logica, e raggiungere una fessura strapiombante sulla dx., tira diritto sopra la sosta, in piena placca compatta). Risalire l'atletico diedro con bella arrampicata fino ad una zona più abbattuta, proseguire nel diedro superando un tratto verticale fino ad un fico, dove poco sotto si trova un fix 12mm di sosta, se la corda non fa attrito è consigliabile proseguire per altri 10mt verso dx fino ad un albero di sosta, posto sotto una placca compatta fessurata (non andare nel camino che si trova più a dx). 40mt, VII-. 1 chiodo Ruchin fuorivia.
L4: Seguire la fessura fino ad una piccola nicchia dove si biforca, continuare per la diramazione di dx fino ad terrazzino adiacente al camino dove si sosta. 20mt, VII-. 1 chiodo lasciato. Fix di sosta.
L5: Entrare nel camino e con passo difficile raggiungerne il bordo sx (qui, a nostro avviso, gli apritori hanno fatto uso di piramide umana), proseguire diritti stando più meno sulla sx del bordo del camino, fino a raggiungere un colatoio erboso che conduce ad una sella poco discosta dalla cima del Torrione. 45mt, VII-. Sosta su albero.
DiscesaDalla cima del Torrione seguire una traccia verso nord, quando questa comincia marcatamente a tendere verso ovest tagliare nel bosco in direzione nord fino ad intercettare un sentiero che verso est ci riporterà in Val Realba e alla condotta forzata. Oltrepassare la condotta e tenendosi molto a sx (faccia a valle) di essa, scendere per la pietraia(presenti ometti), fino a quando si è quasi all'altezza della base del Torrione. A questo punto oltrepassando la condotta in direzione di esso in pochi minuti si ritorna all'attacco della via, e da lì al parcheggio. 40 minuti.
MaterialePer la ripetizione sono stati utilizzati 71 chiodi, un set di friend e nut più alcune clessidre. In parete sono stati trovati 4 chiodi originali di Ruchin (uno è fuoriuscito). Dopo le ripetizioni la via è stata completamente schiodata eccetto i 3 chiodi Ruchin, un nostro chiodo lasciato nel quarto tiro e le soste fix da noi installate.
NoteRoccia: un breve tratto friabile nel primo tiro poi da buona a ottima. Conglomerato che ricorda la Pietra di Finale.
Prima ripetizione conosciuta: Saverio De Toffol e Jorge Palacios. Terminata il 7 aprile 2024 dopo diversi tentativi.
Prima libera e a vista: Giovanni Rivolta il 18 aprile 2024, assicurato da De Toffol e Palacios.
Prima solitaria: Jorge Palacios in autoassicurazione, il 25 aprile 2024
Pubblicata il 07/06/2024