Insonne d’attesa - Antimedale

La via sale la parete superiore dell’Antimedale correndo a sinistra della via In ricordo di Marco Anghileri. Arrampicata variegata tra placca, fessura e diedro, interamente da proteggere. Roccia delicata su L1 ed L2, da non sottovalutare il carattere alpinistico della via.
Insonne d’attesa è dedicata all'amico Marco Gallo.
Raggiungere il parcheggio: https://maps.app.goo.gl/QKbVnQuUbJJ8b2ND9
Coordinate GPS parcheggio: 45.872251, 9.396708
Come per le vie della parete bassa dell’Antimedale, per esempio Via frecce perdute oppure Via Chiappa. Anziché attaccare la parete, rimanere sul sentiero e risalire fin sopra le catene. Si supera uno spigolo esposto protetto da una catena ritrovandosi su un tratto di sentiero che attraversa un canalino detritico e tempestato di arbusti e alberi. Prima di attraversarlo, risalire risalti di roccia rotta sulla sinistra fino ad una placchetta, qui si incontra il nome della via in blu sulla parete. La via attacca a sx della grande placca grigia bombata al centro della parete.
Possibile concatenare con vie della parete bassa. L'attacco si trova sopra il settore dei monotiri, circa a metà tra l'uscita della via Frecce perdute e della via Chiappa.
ItinerarioL1: 35m, V, VI. Risalire il pilastro su buchi e lame. Affrontare un passo in placca di VI proteggendosi con un ottimo friend (n°3 BD) sotto una radice secca e risalire con passo atletico. Evitare di caricare eccessivamente il grosso masso a forma di naso sulla sx in quanto potenzialmente instabile. Proseguire puntando ad un piccolo tetto sotto al quale si trova S1 (1 spit e 1 chiodo).
L2: 30m, IV, V. Seguire fessura a sx di S1, prestando estrema attenzione alle numerose rocce instabili. Proseguire a dx fino ad uno spigolino e poi verso uno spigolo netto tutto a sx. Si incontra quindi una cengia dove si sosta alla base di un diedrino S2 (1 spit e 1 chiodo), da non confondere con la sosta di due spit della via accanto, che si trova 5 m a dx.
L3: 35m, VI, VII-, 1 chiodo. Affrontare con decisione il diedrino sopra la sosta (chiodo), sfruttando spigolo e placca sulla sinistra. Allungare il rinvio nel chiodo per evitare incastri. Continuare sulla verticale del diedrino su ottime fessure, lasciando a sx alcuni massi instabili. Obliquare decisamente a sx per rigole fino a una cengia da cui parte una breve ma bellissima fessura. Affrontarla proteggendosi a friend (passo chiave VII-) per poi giungere a S3 (1 spit)
L4: 30m, V+, 1 chiodo. Superare risalti rocciosi fino ad una cengia detritica. Dirigersi a sx attaccando un evidente diedro giallo. Uscire sul terrazzo dove si trova S4 (1 spit, sosta in comune con l'uscita di Via in ricordo di Marco Anghileri)
DiscesaProseguire su rocce rotte fino a raggiungere il sentiero che scende dalla sommità del Medale in direzione San Martino. Abbandonare poi il sentiero al primo bivio a sx seguendo indicazioni per il Rancio/Laorca.
Soluzione scomoda, ma necessaria, se si lasciano gli zaini alla base della via: scendere per tracce di sentiero il ripido canalone dell’Antimedale fino alle catene. Risalire quindi per trovarsi dopo pochi metri all’attacco.
MaterialeNecessaria serie completa di friend fino al 3BD, raddoppio sulle misure intermedie.
NoteData pubblicazione: 08/04/2025
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