Geotecnica - Corno Orientale di Canzo
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Geotecnica: Luca Schiera su Geotecnica, Corno Orientale di Canzo, aperta insieme a Davide Pontiggia
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Davide Pontiggia e Luca Schiera, 2017 in tre giorni
Autore scheda
Luca Schiera
Versante
NE
Lunghezza dislivello
170 m
Quota
1232 m
Difficoltà
7c+/8a
È la parete più alta e compatta del gruppo dei Corni, e quella su cui sono state tracciate alcune delle vie più significative. Il panorama è unico e spazia dalla pianura verso sud, la città di Lecco e il Lario verso nord.
La via è su roccia molto bella e varia, la chiodatura (prevalentemente tradizionale) è essenziale ma sicura, bisogna sapersi proteggere. Il secondo tiro è stato raddrizzato e pulito dall’alto dopo l’apertura. Tutti i chiodi sulla via sono lunghi e affidabili.
La roccia asciuga in fretta, eccetto alcune prese nella parte bassa, la parte alta generalmente è riparata dalla pioggia. In estate va in ombra dopo le 10, nelle altre stagioni è fredda.
Sulla parete ci sono altre vie interessanti come la storica Don Arturo Pozzi (200m 7c+ o A1) o la più frequentata Stella Alpina (100m 6a+ A1).
La via è su roccia molto bella e varia, la chiodatura (prevalentemente tradizionale) è essenziale ma sicura, bisogna sapersi proteggere. Il secondo tiro è stato raddrizzato e pulito dall’alto dopo l’apertura. Tutti i chiodi sulla via sono lunghi e affidabili.
La roccia asciuga in fretta, eccetto alcune prese nella parte bassa, la parte alta generalmente è riparata dalla pioggia. In estate va in ombra dopo le 10, nelle altre stagioni è fredda.
Sulla parete ci sono altre vie interessanti come la storica Don Arturo Pozzi (200m 7c+ o A1) o la più frequentata Stella Alpina (100m 6a+ A1).
Accesso generale
Ci sono varie opzioni, calcolare almeno un’ora abbondante per tutte:
-Da Canzo (Gajum) salire a piedi a Terz’alpe proseguire per la bocchetta bocchetta di Luera, scendere nel bosco di faggi in direzione Moregallo poi sulla morena fino alla base della parete (circa 700m dislivello).
-Da Valbrona salire fino alla sbarra in via Ziniga, continuare a piedi su strada fino al Rifugio SEV e proseguire fino alla bocchetta di Luera, scendere nel bosco di faggi in direzione Moregallo poi sulla morena fino alla base della parete (circa 500m dislivello).
-Dalla località belvedere di Valmadrera, verso San Tomaso e sentiero n°7 fino alla base della parete (circa 800m dislivello). Accesso
La via parte circa venti metri a destra della grande lama della via Don Arturo Pozzi, su un muro bianco compatto. Itinerario
Vedi relazione Discesa
Dalla cima tornare in 1’ alla bocchetta di Luera, da qui prendere di nuovo il sentiero di salita. Materiale
Rinvii, friends da 0.3 a 2, martello non necessario
Ci sono varie opzioni, calcolare almeno un’ora abbondante per tutte:
-Da Canzo (Gajum) salire a piedi a Terz’alpe proseguire per la bocchetta bocchetta di Luera, scendere nel bosco di faggi in direzione Moregallo poi sulla morena fino alla base della parete (circa 700m dislivello).
-Da Valbrona salire fino alla sbarra in via Ziniga, continuare a piedi su strada fino al Rifugio SEV e proseguire fino alla bocchetta di Luera, scendere nel bosco di faggi in direzione Moregallo poi sulla morena fino alla base della parete (circa 500m dislivello).
-Dalla località belvedere di Valmadrera, verso San Tomaso e sentiero n°7 fino alla base della parete (circa 800m dislivello). Accesso
La via parte circa venti metri a destra della grande lama della via Don Arturo Pozzi, su un muro bianco compatto. Itinerario
Vedi relazione Discesa
Dalla cima tornare in 1’ alla bocchetta di Luera, da qui prendere di nuovo il sentiero di salita. Materiale
Rinvii, friends da 0.3 a 2, martello non necessario
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Bellezza
Primi salitori
Davide Pontiggia e Luca Schiera, 2017 in tre giorni
Autore scheda
Luca Schiera
Versante
NE
Lunghezza dislivello
170 m
Quota
1232 m
Difficoltà
7c+/8a
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