Francesco Cappellari / Idea Montagna
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Diedro Aste: Crozzon di Brenta, Dolomiti di Brenta
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Armando Aste, Milo Navasa, 25-27/08/1959. Prima solitaria: Pier Luigi Bini, estate 1979. Prima invernale: Sergio Martini, Mariano Frizzera, Donatello Ferrari, 13-17/02/1971
Autore scheda
Francesco Cappellari / Idea Montagna
Versante
NNE
Lunghezza dislivello
900 m fino allo Spigolo Nord, altri 200m alla vetta
Quota
3135m
Difficoltà
VI A1

Percorso



Impegnativo itinerario dalla esemplare direttiva. Punta e raggiunge il grande ed evidente diedro che incide la parete nella sua porzione più a destra, spuntando su una spalla dello Spigolo Nord ormai quasi in cima la Crozzon. Le prime lunghezze possono essere evitate salendo per l’attacco del Pilastro dei Francesi. La via è stata dedicata alla memoria di Giulio Gabrielli.
Accesso
Dal Rif. Brentei imboccare il sent. 327 (Sentiero Martinazzi) che inizialmente perde quota fino a un avvallamento. Quando torna a salire abbandonarlo e risalire lungo il ghiaione sino a raggiungere la base della parete. Si sale per il ghiaione fino a due caratteristici massi, subito a sinistra del nevaietto triangolare a centro parete. Itinerario
L1-5. Si attacca a destra di due massi caratteristici. Si sale per 5 lunghezze di corda su caminetti e placche fessurate, obliquando leggermente verso destra fino a una cengetta su roccia nera e compatta (III e IV, 1 tratto di V).
L6. Traversare orizzontalmente a sinistra per una lunghezza (V+, 2 ch.) per raggiungere un evidente camino-diedro.
L7. Salirlo fino a una cengia (55 m, IV+ V, 5 ch.).
L8. Traversare ancora a sinistra su cengia (1 pass. IV).
L9. Seguire un facile canale che porta alla zona delle terrazze. Questo punto si può raggiungere più facilmente percorrendo le prime lunghezze del Pilastro dei Francesi.
L10. Salire facili roccette fino a una zona concava (40 m, III).
L11. Salirla facilmente tenendosi sulla destra, puntando a un evidente diedro-camino e sostando alla sua base (50 m, IV+ IV III, sosta su cless.).
L12. Salire il diedro-camino, o tenendosi sulle facili placche di sinistra (numerose cless.) fino a una grande cengia (45 m, IV, sosta da attrezzare).
L13. Salire il diedro a sinistra della sosta, obliquando a destra. Seguire la successiva fessura e traversare a sinistra su cengetta fino in prossimità di una lama staccata dove si sosta su 2 ch. (25 m, IV V).
L14. Traversare in leggera ascesa verso sinistra in direzione dell’evidente tetto che sbarra l’accesso al diedro soprastante, su roccia friabile e difficilmente proteggibile, fino al suo margine sinistro in prossimità dell’unica fessura che lo taglia (ch.). Superare il tetto e i 4 metri di fessura sovrastante (1 cuneo, 1 cordone su masso incastrato) fino a un terrazzino. Attenzione ad allungare bene le protezioni sotto il tetto per evitare incastri di corda (20 m, V+ A0/A1, sosta su 2 ch.).
L15. Proseguire per un vago diedrino sulla sinistra (2 ch.) fino a un terrazzino. Non proseguire lungo la friabile fessura sovrastante la sosta (30 m, V+, sosta su 2 ch.).
L16. Dritto su placchette fessurate (2 ch.) fino a una cornice orizzontale presso la quale si traversa a destra fino alla sosta (35 m, V, sosta su 2 ch.).
L17. Non seguire il fondo del diedro, visibilmente marcio, ma risalire la placchetta sulla destra (ch. visibile dalla sosta) fino a una zona più abbattuta (ch.). Superare nel diedro un saltino verticale per poi tornare ancora a destra sostando su un terrazzino (40 m, V V-, sosta su 2 ch.).
L18. Proseguire dritti in placca su roccia friabile sul lato destro del diedro (un ch. nascosto leggermente a sinistra, poi numerosi chiodi) fino a una fessura (nut incastrato), salire dritti un paio di metri su roccia ancora friabile fin sotto uno strapiombino (2 ch.), traversare a destra (2 ch.) e risalire la fessura sovrastante fino a un bel terrazzo con sasso appoggiato (50 m, V+ A0, sosta su 3 ch. e spuntone, eventuali due soste intermedie).
L19. Risalire il diedro sopra la sosta (3 ch.) e uscirne sulla destra in una nicchia (2 ch.), proseguire lungo la seguente fessura (3 ch. e 2 cunei) fin sotto a un tetto. Traversare a destra fino a una scomoda sosta appesa (25 m, V+ A0, sosta su 4 ch.).
L20. Tornare a sinistra fino all’ultimo chiodo e superare il tettino sulla sinistra (ch.) entrando in un diedro. Proseguire fino al suo termine (possibile sosta su 2 ch. a pressione e cuneo) e uscire a destra (ch.) per fessure fino a un terrazzino (30 m, V+, sosta su 3 ch.).
L21. Superare la placchetta sovrastante la sosta (4 ch.) che sbarra l’accesso al camino terminale fino a una zona di terrazzi (sosta eventuale). Proseguire lungo la fessura di destra e il seguente diedro-camino (50 m, V+, 1 pass. A0, sosta su cless.).
L22. Proseguire per il camino piegando a destra per cengia verso il suo termine fino alla cresta sommitale (60 m, IV III, sosta su spuntone). Discesa
Per lo Spigolo Nord o per la Via Normale, salendo l’ultimo tratto di spigolo. Materiale
N.d.a., serie di nut e friend, chiodi. Note
Roccia: discreta, alcuni punti friabili, ottima nel diedroz
Chiodatura: ben chiodata nella parte alta, nella parte bassa (fino a sopra il tetto) si incontrano solo sporadici chiodi e nessuna sosta Cartografia
Dolomiti di Brenta vol. 5. Massiccio di Cima Tosa, Fracingli, Vallon. Francesco Cappellari (Idea Montagna 2023)





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Primi salitori
Armando Aste, Milo Navasa, 25-27/08/1959. Prima solitaria: Pier Luigi Bini, estate 1979. Prima invernale: Sergio Martini, Mariano Frizzera, Donatello Ferrari, 13-17/02/1971
Autore scheda
Francesco Cappellari / Idea Montagna
Versante
NNE
Lunghezza dislivello
900 m fino allo Spigolo Nord, altri 200m alla vetta
Quota
3135m
Difficoltà
VI A1

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