Via Detassis - Stenico - Cima Brenta
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Via Detassis - Stenico: Cima Brenta, Dolomiti di Brenta
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Bruno Detassis, Marino Stenico, Carlo Sebastiani, Marco Franceschini, 27/07/1947. Prima ripetizione & prima invernale: Giorgio Giovannini, Michele Cestari, 1990
Autore scheda
Francesco Cappellari / Idea Montagna
Versante
Est
Lunghezza dislivello
450m (600m fino in vetta)
Quota
3150m
Difficoltà
V VI
Bellissima via classica che percorre il pilastro a sinistra dell’imponente parete rossa di Cima Brenta. La parte bassa ha subìto un recente crollo per cui è necessario un aggiramento a destra. Sulla parte alta si scala un bel diedro che ben si presta all’uso di nut e friend.
Accesso
Dal Rif. Pedrotti si segue lungamente il Sentiero Orsi (o della Sega Alta, n. 303) fino a scorgere la grandiosa parete. Abbandonare il sentiero e per un pendio detritico raggiungere la base del pilastro (2 h).
Dal Rif. Tuckett salire alla Bocca di Tuckett. Scendere il ripido ghiaione dalla parte opposta e percorrere il Sentiero Orsi verso sud. Abbandonare il sentiero e per un pendio detritico raggiungere la base del pilastro (1.30 h). Itinerario
Si attacca lungo una placca biancastra (IV), quindi si sale in parete per 30 m fino a un terrazzino (ometto). Salire ancora 20 m a una terrazza continuando poi in una fessura obliqua a destra (IV). Dopo pochi metri si gira lo spigolo per portarsi sotto un piccolo tetto spaccato. Superarlo direttamente (V IV), poi per fessure e facili rocce si raggiunge la grande cengia che taglia tutta la parete (III). Per brevi salti di roccia portarsi sotto il tratto superiore dello spigolo, che diventa verticale. Girando a destra si arriva alla base di una parete nera che termina in un piccolo diedro, lo si supera direttamente per arrivare a un terrazzino (IV, ometto). Spostarsi alcuni metri a sinistra su rocce facili e attaccare un diedro solcato da una fessura (V) che porta a un terrazzino. Spostarsi alcuni metri a destra e superare un diedro con tecnica Dülfer (8 m, VI). Da un buon posto di fermata salire direttamente sotto uno strapiombo giallo, poi piegare a destra e salire fino all’attacco di un camino liscio. Si obliqua ora a destra e, per una serie di fessure, si giunge a un terrazzo (IV+). L’ultimo risalto si supera direttamente per la parete a destra approdando alla Cengia Garbari da dove si può uscire. Per la cima, per salti di roccia, si mira a un caratteristico campanile, raggiungendo la cresta sommitale. Discesa
Per la Cengia Garbari proseguire verso sud se si vuole andare al Rif. Alimonta (2 h) o verso nord per raggiungere invece il Rif. Tuckett (1.30 h). Materiale
N.d.a., nut e friend fino al 4BD. Note
Chiodatura: pochi ch. in via, soste parzialmente attrezzate Cartografia
Dolomiti di Brenta vol. 4 – Massiccio Centrale. 200 vie di roccia classiche e moderne. Francesco Cappellari. Idea Montagna (2019).
Dal Rif. Pedrotti si segue lungamente il Sentiero Orsi (o della Sega Alta, n. 303) fino a scorgere la grandiosa parete. Abbandonare il sentiero e per un pendio detritico raggiungere la base del pilastro (2 h).
Dal Rif. Tuckett salire alla Bocca di Tuckett. Scendere il ripido ghiaione dalla parte opposta e percorrere il Sentiero Orsi verso sud. Abbandonare il sentiero e per un pendio detritico raggiungere la base del pilastro (1.30 h). Itinerario
Si attacca lungo una placca biancastra (IV), quindi si sale in parete per 30 m fino a un terrazzino (ometto). Salire ancora 20 m a una terrazza continuando poi in una fessura obliqua a destra (IV). Dopo pochi metri si gira lo spigolo per portarsi sotto un piccolo tetto spaccato. Superarlo direttamente (V IV), poi per fessure e facili rocce si raggiunge la grande cengia che taglia tutta la parete (III). Per brevi salti di roccia portarsi sotto il tratto superiore dello spigolo, che diventa verticale. Girando a destra si arriva alla base di una parete nera che termina in un piccolo diedro, lo si supera direttamente per arrivare a un terrazzino (IV, ometto). Spostarsi alcuni metri a sinistra su rocce facili e attaccare un diedro solcato da una fessura (V) che porta a un terrazzino. Spostarsi alcuni metri a destra e superare un diedro con tecnica Dülfer (8 m, VI). Da un buon posto di fermata salire direttamente sotto uno strapiombo giallo, poi piegare a destra e salire fino all’attacco di un camino liscio. Si obliqua ora a destra e, per una serie di fessure, si giunge a un terrazzo (IV+). L’ultimo risalto si supera direttamente per la parete a destra approdando alla Cengia Garbari da dove si può uscire. Per la cima, per salti di roccia, si mira a un caratteristico campanile, raggiungendo la cresta sommitale. Discesa
Per la Cengia Garbari proseguire verso sud se si vuole andare al Rif. Alimonta (2 h) o verso nord per raggiungere invece il Rif. Tuckett (1.30 h). Materiale
N.d.a., nut e friend fino al 4BD. Note
Chiodatura: pochi ch. in via, soste parzialmente attrezzate Cartografia
Dolomiti di Brenta vol. 4 – Massiccio Centrale. 200 vie di roccia classiche e moderne. Francesco Cappellari. Idea Montagna (2019).
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Bellezza
Primi salitori
Bruno Detassis, Marino Stenico, Carlo Sebastiani, Marco Franceschini, 27/07/1947. Prima ripetizione & prima invernale: Giorgio Giovannini, Michele Cestari, 1990
Autore scheda
Francesco Cappellari / Idea Montagna
Versante
Est
Lunghezza dislivello
450m (600m fino in vetta)
Quota
3150m
Difficoltà
V VI
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