Jof di Montasio, prima discesa con gli sci dalla parete sud per Vuerich
Luca Vuerich ha realizzato la prima discesa con gli sci della parete sud dello Jof di Montasio 2753 m (Alpi Giulie).
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La linea di discesa con gli di Luca Vuerich sulla sud del Jof di Montasio.
Luca Vuerich
3 ore e 45' di salita da Sella Nevea per raggiungere i 2753m della cima del Jof di Montasio, la seconda montagna per altezza delle Alpi Giulie. Ma soprattutto 40' per scendere con gli sci dalla vetta percorrendo la parete sud lungo quella bianca magic line regalata da questo inverno fin troppo generoso. E' una prima assoluta. Ma anche una discesa che Luca Vuerich (guida alpina, himalaysta, ice climber e in una parola un alpinista a tutto tondo), inseguiva da tempo. Una bella picchiata con pendenza continua a 45° intervallata da tratti a 55°. Come ci racconta lo stesso Vuerich tutto si è risolto con “Un respiro e via!” o quasi...
Jof di Montasio discesa da sud
di Luca Vuerich
Quest’anno le abbondanti nevicate hanno riempito per bene tutti i canali e le pareti delle Alpi Giulie compresi quelli dello Jof di Montasio che è la cima più alta delle Alpi Giulie Italiane. La zona sud dell’altopiano del Montasio è un paradiso per lo sci alpinismo, non a caso di solito scelgo questa zona per portare i miei clienti a sciare, l’esposizione a sud, le pendenze adatte ad ogni livello e le condizioni spesso sicure della neve ne fanno una meta veramente molto frequentata.
Ho salito molte volte in inverno questa vetta ma non sono mai riuscito a scenderla dalla cima perché il passaggio obbligato della scala Pipan, posta lungo la via normale, non è percorribile con gli sci. L’unica soluzione direttamente dalla cima l’aveva trovata Mauro Rumez che era sceso con gli sci lungo il canale Findenegg per il versante Ovest. Ma dal versante Sud nessuno era mai sceso in piena parete, e da anni era uno dei miei sogni invernali.
Sono partito da Sella Nevea con l’idea di fare solo un giro di ricognizione e vedere il percorso, quindi materiale da sci alpinismo picca e ramponi, non ho portato volutamente corda e materiale per essere più veloce. Psicologicamente molto tranquillo arrivo alla base della parete, indosso i ramponi, picca in mano sci sulla schiena e salgo direttamente la prima parte rocciosa attraverso canali e pareti, studio bene il percorso che nella parte bassa è molto ripido e di difficile individuazione.
A 2400 metri entro nel canale che avevo individuato da sotto, la neve è molto buona, non ancora trasformata ma molto lavorata, faccio un po’ di fatica da solo a battere traccia ma sono curioso di vedere se il canale è percorribile. Negli ultimi metri si stringe sempre di più e diventa molto ripido ma vedo la cima ed ormai sono sicuro che è possibile scendere. Arrivo in cresta e raggiungo la croce, sono un po’ teso per la discesa, mi preparo velocemente scatto qualche foto al panorama che è spettacolare e poi via..
Appena chiudo gli attacchi e parto, svanisce anche la paura. Ho cominciato prima a sciare che a camminare e vado tranquillo ma la prima curva è sempre quella che mi impegna di più a livello psicologico, ed in questo caso è anche la più complicata perché dà l’accesso al canale di discesa, l’unica soluzione è prendere coraggio e saltare dentro dalla cornice...
Un respiro e via.. il primo tratto lo risolvo con un paio di curve saltate, mentre il tratto più stretto lo derapo per 10 metri circa, riesco a passare a filo con gli sci poi dove si apre e diventa più largo riesco a fare delle belle curve grazie al fatto che conosco perfettamente le condizioni della neve. Adesso la parete si apre e devo rimanere molto concentrato e ricordare bene i passaggi della parte bassa, è quasi fatta, affronto tranquillamente le ultime curve e dopo neanche 20 minuti sono alla base del Montasio.
Ora il pendio non presenta problemi e lascio correre gli sci, cerco di fermare nella mente questi momenti splendidi, il vento sulla faccia il sole che mi scalda, allargo le braccia, mi sembra quasi di volare rivivendo i momenti appena trascorsi da solo sulla parete sud del Montasio.
Luca Vuerich
Jof di Montasio 2753m
Dislivello da Sella Nevea: Circa 1600 m
Cartografia: Tabacco foglio 19
Esposizione: Sud
Difficoltà: 45° continuo e tratti a 55°
tempi impiegati da Luca Vuerich da Sella Nevea: salita: 3h 15’ / discesa: 40 min.
Salita per la via normale:
Da Sella Nevea seguire la strada che porta ai piani del Montasio 1h, da qui seguire il sentiero estivo in direzione Forca Disteis e salire da sinistra a destra verso la Forca Verde 2h 30’, salire la scala Pipan e arrivati in cresta seguirla a sinistra fino alla cima 1h.
Jof di Montasio discesa da sud
di Luca Vuerich
Quest’anno le abbondanti nevicate hanno riempito per bene tutti i canali e le pareti delle Alpi Giulie compresi quelli dello Jof di Montasio che è la cima più alta delle Alpi Giulie Italiane. La zona sud dell’altopiano del Montasio è un paradiso per lo sci alpinismo, non a caso di solito scelgo questa zona per portare i miei clienti a sciare, l’esposizione a sud, le pendenze adatte ad ogni livello e le condizioni spesso sicure della neve ne fanno una meta veramente molto frequentata.
Ho salito molte volte in inverno questa vetta ma non sono mai riuscito a scenderla dalla cima perché il passaggio obbligato della scala Pipan, posta lungo la via normale, non è percorribile con gli sci. L’unica soluzione direttamente dalla cima l’aveva trovata Mauro Rumez che era sceso con gli sci lungo il canale Findenegg per il versante Ovest. Ma dal versante Sud nessuno era mai sceso in piena parete, e da anni era uno dei miei sogni invernali.
Sono partito da Sella Nevea con l’idea di fare solo un giro di ricognizione e vedere il percorso, quindi materiale da sci alpinismo picca e ramponi, non ho portato volutamente corda e materiale per essere più veloce. Psicologicamente molto tranquillo arrivo alla base della parete, indosso i ramponi, picca in mano sci sulla schiena e salgo direttamente la prima parte rocciosa attraverso canali e pareti, studio bene il percorso che nella parte bassa è molto ripido e di difficile individuazione.
A 2400 metri entro nel canale che avevo individuato da sotto, la neve è molto buona, non ancora trasformata ma molto lavorata, faccio un po’ di fatica da solo a battere traccia ma sono curioso di vedere se il canale è percorribile. Negli ultimi metri si stringe sempre di più e diventa molto ripido ma vedo la cima ed ormai sono sicuro che è possibile scendere. Arrivo in cresta e raggiungo la croce, sono un po’ teso per la discesa, mi preparo velocemente scatto qualche foto al panorama che è spettacolare e poi via..
Appena chiudo gli attacchi e parto, svanisce anche la paura. Ho cominciato prima a sciare che a camminare e vado tranquillo ma la prima curva è sempre quella che mi impegna di più a livello psicologico, ed in questo caso è anche la più complicata perché dà l’accesso al canale di discesa, l’unica soluzione è prendere coraggio e saltare dentro dalla cornice...
Un respiro e via.. il primo tratto lo risolvo con un paio di curve saltate, mentre il tratto più stretto lo derapo per 10 metri circa, riesco a passare a filo con gli sci poi dove si apre e diventa più largo riesco a fare delle belle curve grazie al fatto che conosco perfettamente le condizioni della neve. Adesso la parete si apre e devo rimanere molto concentrato e ricordare bene i passaggi della parte bassa, è quasi fatta, affronto tranquillamente le ultime curve e dopo neanche 20 minuti sono alla base del Montasio.
Ora il pendio non presenta problemi e lascio correre gli sci, cerco di fermare nella mente questi momenti splendidi, il vento sulla faccia il sole che mi scalda, allargo le braccia, mi sembra quasi di volare rivivendo i momenti appena trascorsi da solo sulla parete sud del Montasio.
Luca Vuerich
Jof di Montasio 2753m
Dislivello da Sella Nevea: Circa 1600 m
Cartografia: Tabacco foglio 19
Esposizione: Sud
Difficoltà: 45° continuo e tratti a 55°
tempi impiegati da Luca Vuerich da Sella Nevea: salita: 3h 15’ / discesa: 40 min.
Salita per la via normale:
Da Sella Nevea seguire la strada che porta ai piani del Montasio 1h, da qui seguire il sentiero estivo in direzione Forca Disteis e salire da sinistra a destra verso la Forca Verde 2h 30’, salire la scala Pipan e arrivati in cresta seguirla a sinistra fino alla cima 1h.
Note:
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