Aiguille Verte e il Couloir de l'Aiguille Carrée
Il racconto di Davide Capozzi. della recente discesa, in sci e snowboard, del Couloir de l'Aiguille Carrée su Aiguille Verte, Monte Bianco, ripetuto il 21 febbraio 2013 assieme a Julien Herry e Luca Rolli.
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Davide Capozzi, Couloir de l'Aiguille Carrée, Aiguille Verte, Monte Bianco
Luca Rolli
Il Couloir nord de l'Aiguille Carré a l'Aiguille Verte è poco conosciuto e poco visitato per diversi motivi: primo perché questo canale vive un po' nell'ombra del più famoso Couloir Couturier, secondo perché è difficile trovare un'innevamento ottimale lungo tutto l'itinerario e terzo perché la parte bassa del canale è esposta ai seracchi del Cordier.
Con Julien Herry e Luca Rolli abbiamo deciso di andarci perchè è una linea interessante, difficile e soprattutto ci avrebbe permesso di capire che neve c'era nei versanti nord in questo periodo dell'anno. Siamo saliti attaccando dalla via Ravanel-Frendo, linea che si trova appena a destra per poi attraversare verso sinistra, raggiungendo il canale qualche centinaio di metri sopra la terminale. Tutto questo per cercare di rimanere esposti il meno possibile sotto ai seracchi del Cordier. Purtroppo questa scelta non ci ha permesso di vedere le condizioni della prima parte di canale ed infatti in discesa siamo stati obbligati a scendere in corda doppia per un breve tratto per superare un risalto ghiacciato. Il resto del Couloir si è presentato con alternanza di neve invernale, profonda, bella da sciare, e neve dura ventata.
Il canale è lungo 600 metri, ripido e stretto ed in discesa si è visto come con lo snowboard sia stato più facile rispetto che con gli sci superare i tratti chiave, quelli meno innevati. Come quasi sempre capita sono le condizioni che determinano la difficoltà di una discesa: un tratto in ghiaccio, un traverso esposto con neve inconsistente su placche rocciose possono complicare una discesa già difficile di suo.
Questo canale è stato sceso per la prima volta dallo sciatore svizzero Neuenschwander nel 1985, in snowboard è stato sceso nel 2003 da Laurent Dupré, prima di lui chissà...forse Marco Siffredi autore insieme a Bertrand Delapierre della prima discesa in snowboard dal Couloir Cordier all'Aiguille Verte.
Davide Capozzi, Courmayeur, il 21/02/2013
Con Julien Herry e Luca Rolli abbiamo deciso di andarci perchè è una linea interessante, difficile e soprattutto ci avrebbe permesso di capire che neve c'era nei versanti nord in questo periodo dell'anno. Siamo saliti attaccando dalla via Ravanel-Frendo, linea che si trova appena a destra per poi attraversare verso sinistra, raggiungendo il canale qualche centinaio di metri sopra la terminale. Tutto questo per cercare di rimanere esposti il meno possibile sotto ai seracchi del Cordier. Purtroppo questa scelta non ci ha permesso di vedere le condizioni della prima parte di canale ed infatti in discesa siamo stati obbligati a scendere in corda doppia per un breve tratto per superare un risalto ghiacciato. Il resto del Couloir si è presentato con alternanza di neve invernale, profonda, bella da sciare, e neve dura ventata.
Il canale è lungo 600 metri, ripido e stretto ed in discesa si è visto come con lo snowboard sia stato più facile rispetto che con gli sci superare i tratti chiave, quelli meno innevati. Come quasi sempre capita sono le condizioni che determinano la difficoltà di una discesa: un tratto in ghiaccio, un traverso esposto con neve inconsistente su placche rocciose possono complicare una discesa già difficile di suo.
Questo canale è stato sceso per la prima volta dallo sciatore svizzero Neuenschwander nel 1985, in snowboard è stato sceso nel 2003 da Laurent Dupré, prima di lui chissà...forse Marco Siffredi autore insieme a Bertrand Delapierre della prima discesa in snowboard dal Couloir Cordier all'Aiguille Verte.
Davide Capozzi, Courmayeur, il 21/02/2013
Note:
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