Un appello per la collana Guida dei Monti d’Italiana del CAI-TCI

Il 10/4 è stata inviato un appello al presidente del CAI Annibale Salsa per salvare la collana Guida dei Monti d’Italiana edita congiuntamente dal CAI-TCI. L'appello è firmato da 33 fra autori della collana, scrittori, giornalisti, alpinisti e storici dell’alpinismo.
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Pale di San Martino Ovest - Lucio De Franceschi
Planetmountain.com
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera-appello inviata al presidente del Club Alpino Italiano Annibale Salsa per scongiurare la "morte" di quell'autentico patrimonio della storia dell'alpinismo e della cultura delle nostre montagne rappresentato dalle celeberrime "Guide grigie", dal 1934 edite dal Club Alpino Italiano e dal Touring Club Italiano.

Ecco il testo dell''appello, promosso da Fabio Favaretto e Andrea Zannini, a cui hanno aderito 33 fra autori della collana, scrittori, giornalisti e storici dell’alpinismo e a cui naturalmente ci associamo:

Il testo dell'appello e i firmatari
Le guide della collana Guida dei monti d’Italia, edita congiuntamente dal Club Alpino Italiano e dal Touring Club, rappresentano il più completo e metodico repertorio di conoscenza del territorio d’alta montagna del nostro Paese.
Per una scelta editoriale incomprensibile, la collana è destinata entro breve a chiudere. Dopo la scomparsa di Gino Buscaini che ne ha coordinato la pubblicazione per decenni, e dopo le dimissioni di Silvia Metzeltin dal medesimo incarico, è infatti prevista solo la pubblicazione di qualche volume mancante. Dopodiché, questo patrimonio culturale che ha accompagnato generazioni di alpinisti e amanti della montagna diventerà un affare da collezionisti e bibliofili.
I sottoscritti, autori della collana, alpinisti, giornalisti e scrittori di montagna, rivolgono un appello urgente al Presidente del Club Alpino Italiano Annibale Salsa perché scongiuri tale ipotesi, affinché si assumano al più presto le iniziative più idonee ai fini di un concreto rilancio della Collana, prime fra tutte un rinnovato accordo editoriale con il Touring Club e la nomina di un coordinatore della collana capace e competente.

Fabio Favaretto, Andrea Zannini, Claudio Ambrosi, Fabrizio Antonioli, Roberto Aruga, Fausto Camerini, Fabio Cammelli, Daniele Canossini, Mario Corradini, Linda Cottino, Pietro Crivellaro, Spiro Dalla Porta Xidias, Franco De Battaglia, Lucio De Franceschi, Pietro Giglio, Alessandro Gogna, Ugo Manera, Roberto Mantovani, Luciano Marisaldi, Giuseppe Maurici, Lorenzo Meciani, Maurizio Oviglia, Andrea Parodi, Alessandro Pastore, Alberto Peruffo, Ivo Rabanser, Alessandra Ravelli, Angelo Recalcati, Luciano Santin, Armando Scandellari, Fulvio Scotto, Mirella Tenderini, Luca Visentini, Filippo Zolezzi.


Il futuro delle Guide dei Monti d'Italia
Tutto è nato - come ci spiega Andrea Zannini, promotore con Fabio Favaretto dell'appello, nonché autore con lo stesso Favaretto del volume Gruppo di Sella - dalla necessità di dare voce alle molte perplessità che avvolgono il futuro della collana. Attualmente, infatti, non c'è alcun piano editoriale che garantisca la sopravvivenza della monumentale e fondamentale opera nata 72 anni fa per iniziativa del CAI, che si assumeva l'onere della cura dei contenuti, e la collaborazione del TCI, che metteva a disposizione la sua struttura editoriale e distributiva. Per ora l'unica certezza sono i 4 volumi che mancano al completamento dei 67 previsti. Ma a quel che è dato sapere, dopo questi ultimi 4 capitoli dedicati a Civetta, Appennino meridionale, Pale di San Martino est, Prealpi Biellesi e Val Sesiane, c'è il vuoto più assoluto. Null'altro è in programma: né riedizioni (basti dire che l'introvabile volume della Marmolada è ancora quello del 1937 a firma Ettore Castiglioni!) né altre iniziative. A ciò si aggiunga che dopo la scomparsa di Gino Buscaini e le dimissioni nell'autunno del 2005 di Silvia Metzeltin che ne ha continuato l'insostituibile opera, non si è ancora provveduto a colmare il vuoto dei curatori della collana. Quello che si rischia, insomma, è la cristallizzazione, e quindi la fattiva morte per "esaurimento", di quelle Guide dei Monti d'Italia che più di tutte hanno rappresentato il "sapere" e la "storia" del nostro alpinismo. E' un altro pezzo della nostra storia che se ne va insieme al nostro futuro: una perdita da scongiurare.



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