Mina Markovic, l' intervista dopo la vittoria del Rock Master

Intervista con l'atleta slovena Mina Markovic che l'8 settembre 2013 ha vinto il suo primo Rock Master ad Arco.
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La slovena Mina Markovic a Chamonix
Stanko Gruden
Vincere il Rock Master non capita tutti i giorni. Anzi, è un punto d'arrivo per molti atleti. Due settimane fa Mina Markovič c'è riuscita. Ma per la 26enne slovena quel weekend si è rivelato magico anche per un altro motivo: la giuria internazionale di Arco Rock Legends le ha assegnato il La Sportiva Competition Award. Un premio che riconosce i suoi indiscussi risultati agonistici, ma anche la sua passione per l'arrampicata.


Mina, puoi raccontarci dei tuoi Rock Master...

Ho gareggiato al Rock Master già 4 volte, escludendo quindi il pre-mondiale del 2010 e il Campionato del Mondo del 2011. L'unico anno che ho saltato è stato il 2012 per un infortunio, mi ero fratturata un pollice. Ogni anno sono riuscita a migliorare il miei risultati: nel 2007 sono arrivata quarta, nel 2008 terza e nel 2009 seconda.

E ora hai vinto! Sulla on-sight e sulla via lavorata sei caduta subito sotto la catena. Cosa ci puoi dire delle vie?
Si, in realtà sono caduta poco prima del top su entrambe le vie, la semifinale a vista e la finale lavorata. Entrambe erano belle da salire, con alcuni tratti tecnici o più intensi seguiti da alcune prese migliori dove era possibile riprendersi o semplicemente calmarsi un po' prima di continuare. Personalmente mi piace molto Arco e il suo stile – vie lunghe, strapiombanti, una parete interessante, con vie tracciate che richiedono molta resistenza. Le linee sono un po' diverse da quelle nella Coppa del Mondo, sono più lunghe e richiedono una preparazione fisica davvero eccellente. E questo, per me, le rende una sfida ancora più grande.

Come mai?
In passato ero 'nota' soprattuto per la mia potenza, forse mi mancava questo tipo di resistenza. Ma negli ultimi due anni penso di aver fatto un grande passo in avanti ;-)

Raccontaci cos'è rappresenta Arco per te
Per me Arco è qualcosa di molto speciale. Ai miei occhi è una specie di 'magia', la città dove è nata l'arrampicata sportiva, le competizioni - è una piccola cittadina con una grande tradizione... Poi qui è nato il Rock Master proprio nello stesso anno in cui sono nata, il 1987 :-)

Quest'anno è stato davvero speciale, avevi anche ricevuto una nomination per il premio Arco Rock Legends. Ti ha sorpresa? E come ti sei sentita quando l'hai vinto?
Ammetto che ero già enormemente soddisfatta quando sono stata informata di essere una dei 3 candidati per il La Sportiva Competition Award. Vincere il premio? Anche in questo caso è davvero stata una piacevole sorpresa! Non voglio certamente sottovalutare i miei risultati e dire che non sono nulla di speciale ma gli altri due atleti, Angela Eiter e Jakob Schubert, avevano ottenuto dei risultati impressionanti ed entrambi lo scorso anno hanno vinto il Campionato del Mondo a Parigi (io purtroppo non ho partecipato e questo titolo mi manca ancora). Ricevere questo premio significa molto per me, è difficile trasmettere esattamente quanto! Dal mio punto di vista è un'importante conferma internazionale per i miei risultati in gara e per tutto quello che ho fatto fino ad ora. So bene che cerco sempre di dare il mio meglio, con passione, ma ricevere una conferma esterna come questa è sempre una cosa molto gradita e importante.

Sei sempre piena di impegni... ma ad Arco viene sempre e comunque
Sì, il mio programma è molto intenso quest'anno. Dall'inizio delle gare Lead il 13 luglio a Chamonix ho avuto solo 2 weekend liberi (Campionato Europeo Lead a Chamonix, Coppa del Mondo a Briançon, World Games a Cali, Coppa del Mondo a Imst, Coppa del Mondo a Monaco di Baviera, Campionato Europeo Boulder a Eindhoeven), e ci sono altre competizioni ancora! Ma l'arrampicata, le gare, l'allenamento e il viaggiare sono la mia vita, qualcosa che ho scelto e sicuramente sceglierei di nuovo! Per quanto riguarda Arco, venirci non è mai stato messo in dubbio. Il Master è una grande sfida, essere qui mi riempie sempre di energia, motivazione e bei ricordi!

Prima hai citato la tua mancanza di resistenza. Parlaci dei tuoi punti forti e deboli.
I miei punti di forza sono sicuramente la mia buona preparazione fisica, la potenza e la resistenza. La mia tecnica non è forse la più brillante, ma sto cercando di lavorare su questo aspetto e penso che ogni anno sto migliorando. Ma ci sono ancora un sacco di altre cose dove posso ancora migliorare. E questa è la bellezza di arrampicata, si può sempre progredire, migliorare e alzare il livello.

E la preparazione psicologica?
Sì, la preparazione mentale e l'approccio psicologico all'arrampicata sono cose in cui credo di poter fare dei grossi miglioramenti. In particolare l'inizio di una gara è un momento critico per me, occorre restare calmi e concentrati per poter salire la via senza fare errori

Ci sono i climbers che in qualche maniera ti hanno ispirato?
Mi sono sempre ispirato a persone che hanno qualcosa di speciale, quelli che fanno le cose con passione e cuore. In questo Rock Master sono rimasta impressionata da Ramon Julian Puiblanque. Quello che ha dimostrato è stato incredibile! Il risultato della sua dedizione totale per l'arrampicata e l'allenamento. Altri climbers? Adam Ondra mi ispira con tutte le sue vie difficili, i suoi progetti e anche i suoi tentativi a-vista. Sasha DiGulian è un'altra che mi ha impressionata, quest'anno ha fatto numerose vie dure, ha liberato alcune vie nuove, esplorato alcuni vie di più tiri e così via... Questi climbers sono tutti diversi, ma sicuramente eccezionale atleti con una cosa in comune – la dedizione e la passione per l'arrampicata!

Mina Markovič, Finale Lead, Rock Master di Arco / video Planetmountain.com


La Sportiva Competition Award / video Planetmountain.com


Note:
Expo.Planetmountain
Expo La Sportiva
www
minamarkovic.blogspot.com



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