Mélissa Le Nevé, intervista dopo la salita di Wallstreet in Frankenjura
Melissa, di tutte le vie difficile in Frankenjura, come mai hai scelto proprio Wallstreet?
Desideravo molto provare questa via per due motivi: prima di tutto perché mi piace molto la sua storia, con questa linea Wolfgang ha segnato una tappa importante nella storia dell'arrampicata sportiva. L'altro motivo è collegato al suo nome: Wallstreet mi ricorda i Pink Floyd e il loro album The Wall. Non molto tempo fa ero davvero preso da questa musica e ho dei grandi ricordi del mio periodo a Bordeaux, quando ho trascorso molto tempo assieme a Alizée Dufraisse. Due buone motivi almeno provarla!
Parlaci dell'inizio
L'ho provata la prima volta lo scorso ottobre, per soli due giorni prima di volare in Finlandia al Sisu Master. Purtroppo le condizioni erano terribili e sono tornata nel Frankenjura due settimane fa appositamente per questa via.
Come erano le sensazioni? E cosa ci dici di quel tallonaggio? Sembra una nuova sequenza...
Fin dall'inizio ho avuto delle buone sensazioni e sì, sono riuscita a trovare una "metod" pazzesca, agganciando in alto il tallone sinistro. Mi permetteva di prendere bene quel bidito strano. Pensavo quindi che l'avrei chiusa velocemente, in pochi giorni, ma mi sbagliavo e c'ho messo più tempo di quanto pensassi...
La via è un test di forza pura. Quante volte riuscivi a provarla al giorno?
Penso che avrei potuto fare circa 6 buon tentativi al giorno, ma poi il giorno dopo mi sarei sentita totalmente distrutta! Quindi ho fatto 2, 3, forse 4 tentativi al giorno a seconda delle condizioni. Volevo fare dei buoni tentativi ma anche essere in grado di arrampicare il giorno successivo!
La sezione chiave è proprio alla fine
Sono andata molto vicina a fare l'ultimo movimento, quel piccolissimo rovescio, circa 10 volte, ma sono sempre caduta. Poi un amico mi ha mostrato un'altra tacca e mi ha chiesto "perché non usi questa?" "No, è semplicemente troppo lontana e troppo piccola... " ho risposto. Ma poi ho provato tanto per vedere come andava e, tutto ad un tratto, mi sono resa conto che andava meglio così. E il giorno dopo ho chiusa la via!
L'arrampicata in Frankenjura si adatta al tuo stile d'arrampicata?
All'inizio pensavo di no, assolutamente, per via dei molti biditi. Avevo una gran paura di farmi del male. Ma sembra che ci si possa abituare ;-)
Come paragoni Wallstreet ad altre vie che hai salito, in termini di difficoltà ed emozioni?
Wallstreet è qualcosa di completamente diverso! Finora è la via, ma anche il boulder, per il quale ho dovuto investire più tempo e in realtà le sensazioni che ho avuto erano più vicine al boulder che ad una via d'arrampicata sportiva. Mi sono resa conto che avevo bisogno di arrampicare in maniera molto più precisa rispetto al solito. Ad esempio, semplicemente cambiare l'angolazione della presa chiave di 1 grado ha fatto tutta la differenza, riuscivo a tenerla bene, ma faceva anche molto male! Sapevo di essere in grado di fare tutti i movimenti, ma dovevo rimanere concentrata al 100 %, non c'era il minimo spazio per degli errori.
Quindi adesso, cosa possiamo aspettarci?
Mi piacerebbe passare più tempo fuori a provare cose più difficili, ma ritengo che l'arrampicata sia uno sport molto completo e sono sempre motivata dalle sfide, ovunque esse siano. Mi piace spingermi, fisicamente e mentalmente, su tutti i terreni. In gara, sui boulder, le vie sportive, le vie di più tiri, ovunque!
Ultima domanda: se non erriamo, Wallstreet è una delle tue prime vie in Frankenjura, giusto?
Sì, non ho passato molto tempo qui e ho ancora un sacco da scoprire in questa enorme foresta. E' magica!
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