Dario Di Gabriele e l'arrampicata in Sicilia. Di Massimo Malpezzi

Intervista al forte climber e chiodatore siciliano Dario Di Gabriele. Di Massimo Malpezzi.
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Dario Di Gabriele in arrampicata nella falesia Malvaxia in Sicilia
Massimo Malpezzi

Ho conosciuto Dario Di Gabriele durante un tour insieme a Jonny Bonaventura in giro per le falesie delle Madonie. È un climber 100% made in Sicily, attenzione però a non sminuire gli arrampicatori dell'isola perché anche se si contano su due mani, sono forti e davvero determinati

Dario di Gabriele, anni 37, testimonial E9, incarna l'anti divismo, per lui ciò che conta è arrampicare possibilmente sul duro senza fare troppo baccano, magari facendolo sulle vie che chioda. Vive nella meravigliosa Modica ed è proprio in quel territorio che ha concentrato la sua azione creativa. Quando lo incontro per la prima volta mi sorride timidamente ma la stretta di mano è di quelle che ti danno la sensazione di cosa significhi avvitare e svitare bulloni senza chiave.

Finalmente usciti dal caldo torrido di questa estate Siciliana che pareva non finire mai, mi invita a conoscere le sue "chicche". Camminando nelle campagne bellissime di questo ottobre tra grandi alberi di Carruba parliamo di arrampicata e dei suoi progetti, lui non lo sa ma di fatto lo sto già intervistando. È il modo migliore per capire e farmi raccontare la sua storia.

Dario: Sono ormai 10 anni che scalo, non sono neppure tanti, eppure dopo 6 mesi già arrampicavo sul 7c, ho imparato rubando con lo sguardo di chi già scalava cercando di carpire ogni piccolo dettaglio.

Massimo: Ma in terra Siciliana, fatta di mare e sole, come ti è venuto in mente di iniziare ad arrampicare?
Guarda, credo che lo sport più frequente da queste parti sia quello di mangiare, è stato proprio un invito ad una grigliata in falesia dove conobbi alcuni scalatori, lì mi sono incuriosito, ho provato ed è scattata la "scimmia".

Ho notato che in proporzione ami chiodare i tiri sempre più duri e metterti alla prova piuttosto che scalare su itinerari già chiodati.
Chiodare per me è un po’ come dipingere su una tela intonsa, cerco linee perfette, la qualità e l'estetica vanno di pari passo, non mi accontento dei tiri degli altri anche se poi alla fine amo confrontarmi su tiri estremi di altri climber.

Scusa mi è sembrato di capire che prediligi l'arrampicata su buchetti.
Amo i mono e i biditi, mi ci trovo totalmente a mio agio, te ne sarai accorto a Collesano su quel tiro che sembrava impossibile risolto con una sequenza di 4 mono di mignolo, 8b.

E, sì ho visto, bellissimo tiro, ora hai anche un nuovo progetto che hai chiodato a Calavaturo mi sembra davvero un bastone.
Guarda in realtà ovunque vado trovo muri esteticamente belli e lì ci scappa una linea dura che non posso non chiodare, ne immagino le sequenze anche se apparentemente sembrano tutte impossibili, chiaro qualcosa da tirare ci deve sempre essere.

Ma come le trovi 'ste falesie.
Dunque a differenza delle falesie classiche del Nord dove puoi immediatamente identificarle, qui non si vedono perché sono nei canyon, così mi sono ingegnato e con Google map tridimensionale scandaglio il territorio, emblematica è stata la scoperta di Secret Garden, sarebbe stato impossibile conoscerne l’esistenza se non con una osservazione geografica del satellite.

Una curiosità, come ti alleni? In palestra indoor o sul trave?
Tienti forte… mai toccato una presa di plastica, sinceramente non saprei da dove iniziare, devi capire che il mio allenamento è il divertimento di scalare 5 giorni su 7, soprattutto sul duro e sulla roccia vera.

Raccontami un po’ la situazione dell'arrampicata Siciliana.
Il vero problema è che siamo davvero pochi a chiodare per concepire falesie top, se pensi che da solo mi sono chiodato almeno 7 o 8 grandi settori come Onda Anomala, Hollywood, Secret Garden, Malvaxia, Pandora, tutte falesie di primissimo livello con centinaia di tiri. In Sicilia c’è un potenziale pazzesco.

Obiettivamente è difficile che si affollino le tue falesie, i tiri partono tutti da livelli estremi, ci vorrebbero settori diciamo più facili per attirare.
Hai perfettamente ragione, anche se qua e là in ogni delle mie falesie 5/6 tiri facili ci sono sempre. Il problema è sempre il solito, con il materiale che ho a disposizione alla fine preferisco chiodarmi le mie vie, certo avessi più spit e catene e qualcuno che mi aiuti nel lavoro, che non è solo quello di piantare spit, ma creare sentieri e disgaggiare, qualche bel settore divertente ci scapperebbe.

Che esperienze hai al di fuori della Sicilia?
Mi vergogno un po’, pochine, ho arrampicato in Valle del Sarca, ho appena fatto un viaggio a Margalef, ma il mio sogno è il Frankenjura, prima o poi ci vado, lì sono sicuro che potrei performare con successo, ma mi attrae anche la storia e personaggi di quelle aree.

Qual è il tiro che in Sicilia ti ha impegnato di più? Insomma esiste per te una sorta di classifica legata alla linea più dura e più bella, o la falesia che ritieni imperdibile?
Decisamente la falesia di Onda Anomala con il tiro Fuck the System, una sfuriata di mono, manco a dirlo, grado 8c+, ma ultimamente sono concentrato su un paio di tiri incredibili. Il primo alla falesia di Nemesi, una prua pazzesca che ho chiamato proprio con il nome della falesia, credo che ci si avvicini molto al 8b+, poi a Pandora con Siamo casi difficili anche qui siamo su livelli vicini al mitico 9a. Un’altra falesia che si può definire "metropolitana" è Malvaxia alle porte di Modica, una vecchia cava che ricorda un po’ certe filosofie inglesi legate all’arrampicata, qui ho chiodato qualche tiro, tutto naturale, nel senso che si potrebbe pensare di scavare essendo già in un sito di roccia "artificiale" ed invece le mie linee forzano solo ed esclusivamente appigli e appoggi esistenti, assolutamente incredibile il traverso di Cccp un 8b assai aleatorio.

Ora avresti bisogno che qualcuno dei forti dal Nord ci metta mano.
Sì, per me sarebbe molto importante per due motivi, il primo è legato al riconoscimento di un lavoro fatto con passione e fatica, e poi naturalmente per confermare i gradi che credo possano essere tali.

Insomma dalle tue parti c’è davvero da divertirsi.
Direi proprio di sì, qua troverete rocce primordiali, la parola unto è bandita, l’effetto silenzio dettato dall’esclusività dei luoghi ne fanno falesie davvero selvagge e bellissime, provare per credere, non posso dirvi "soddisfatti o rimborsati" perché altrimenti mi arrivate giù in 200… eh eh eh.

di Massimo Malpezzi

AVVICINAMENTI
La conformazione dei terreni spiazza l’arrampicatore che è abituato a individuare la roccia che si erge dal terreno. Qui tutte le falesie sono dentro a dei canyon quindi gli avvicinamenti possono risultare un po’ complicati.

Secret Garden
Coordinate google maps:
36.838121,14.928988
36.839314,14.920228
Dal parcheggio a piedi proseguire per la strada bianca tra i muretti fino ad un grande albero, da qui a sinistra scavalcando il muretto e camminando sul terreno accanto al muretto fino al bordo del canyon. Andare verso destra iniziando a scendere sui terrazzamenti fino in fondo al fiume e alla base del settore. (Tracce difficili da trovare)

Malvaxia
Coordinate google maps:
36.870375,14,768891
36.870139,14768347
Da Modica bassa prendere la SP! Denominata Strada Giarratana, dopo alcune centinaia di metri dall’ultima abitazione prendere sulla destra in salita il sentiero di accesso (parcheggi difficili) primo varco dopo l’ultima casa. Entrare aprendo o scavalcando la recinzione di accesso e in breve si raggiunge la cava.

Onda Anomala
Coordinare google maps:
36.85112,14.950839
36.855,14.955917
Dal parcheggio in corrispondenza di un ulivo si scavalca il muretto andando verso sud seguendo delle tracce animali scendendo poi nell’alveo del torrente quasi sempre asciutto, proseguire in direzione sud-ovest a mezza costa su terrazzi rocciosi (la falesia è già visibile con i suoi imponenti muri bianchi) facilmente zigzagando tra cenge scendere al pianoro e in pochi minuti si raggiunge la base della falesia.

Pandora
Coordinate google maps:
36.767017,14.79887
36.767017,14.798887
Dal parcheggio attraversare la strada scavalcando poi il muretto camminare sul campo con il muretto a destra fono ad un altro muretto di fronte davanti alla cava. A sinistra per una cinquantina di metri scavalcando l’ultimo muretto scendendo per facili balze sino ad una comoda cengia poi a sinistra ed in breve si giunge al parcheggio (10 minuti)

Nemesi
Coordinate google maps:
36.823156,14.849199
36.839314,14.920228
Dal parcheggio scavalcare il muretto seguendolo fino ad una casa attraversare di fronte di un varco nel muro poi traccia a destra superando un altro varco fino a dei muretti sul bordo del canyon. Scavalcare la rete e scendere lungo il sentiero fino al fondo valle poi a sinistra e risalire la traccia fino alla base del settore (25 minuti)




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