Climbing in Thailand con François Legrand, intervista al regista Michele Radici
Il regista ci parla della sua Phraa-Nang:
Com’è nata l’idea del film?
Quell’angolo della Tailandia m'incuriosiva, prima Van Damme, poi Di Caprio. A novembre ho avuto l’occasione di fare dei sopralluoghi per uno spot pubblicitario e ho trovato dei posti davvero incredibili. Così ho deciso che avrei voluto girare un film di arrampicata a Phraa-Nang.
Poi il cerchio si è chiuso quando mia figlia Lorenza, che produce una trasmissione su Eurosport, ha saputo che François Legrand sarebbe passato da Phra Nang per qualche giorno di relax sulla strada del Giappone, per andare al matrimonio di Yuji Hirayama. Ho colto al balzo l’occasione: ci ha messo in contatto, gli ho proposto di girare un documentario con me sul più bel posto per arrampicare in inverno e così è partita questa possibilità straordinaria.
In questo caso avrei potuto girare con un budget modesto perché avevo la sua presenza (offertami dai suoi sponsor), l’indispensabile aiuto di Nicola Noè e della moglie, due climbers già in luogo per lo stesso spot e tanto tempo per girare in un luogo abbastanza facile, dove ci si muove con una certa tranquillità….anche da soli.
Il risultato è “Climbing in Thailand”, una videocassetta di 60’ in cui Legrand sale a vista i più bei tiri di Phra Nang e spiega i segreti dei suoi allenamenti. Questa è una parte che ho filmato a casa sua, nel Sud della Francia, in un incredibile bunker con più di 3000 prese… Ma la cosa forse più interessante è la parte della cassetta dedicata alle informazioni utili per chi vuole recarsi laggiù. Una specie di guida video al viaggio e a tutte le cose che è utile sapere prima di partire, la meteo, il periodo migliore, la guida, gli hotel, i siti internet etc.
Cosa c’è in questo film e cosa non hai messo?
Vorrei premettere che secondo me non è il posto per andare a fare l’exploit e perciò questo non l'ho messo, quindi niente esaltazione del monodito in primo piano, della grinta.. L’essenza vera di Phraa Nang è nei 7b su incredibili stalattiti e grandi spaccate, non solo negli 8a e 8b. Lì sei al limite della natura assoluta: nudo, il mare, l'ambiente incontaminato, camminare sul sentiero per arrivare alla falesia, vie da urlo, a 100 m sopra l’acqua e il vento, con un panorama straordinario.
Ecco che l’eleganza dell’ambiente deve coniugarsi con l’eleganza dell’arrampicatore e chi allora meglio di François? Lui interpreta questa filosofia in modo perfetto, perché non fa nulla di eccezionale, ma esalta il movimento.
- Arrampicare in Tailandia
- Intervista a Francois Legrand
Michele Radici
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