Ama Dablam, volo in parapendio per Stuart Holmes

Intervista all'alpinista britannico Stuart Holmes dopo il suo volo in parapendio dalla vetta di Ama Damblam, 6856m, Nepal.
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Ama Dablam, 6856m, Nepal
archive Stuart Holmes
A volte una foto dice più di mille parole. Altre volte invece stimola migliaia di domande. Questo è esattamente quello che è successo recentemente, quando abbiamo visto il video di Stuart Holmes che nel 2009 è volato dalla vetta di una delle montagne più belle del mondo, l' Ama Dablam, in Nepal. Come c'è riuscito? Come era quel volo nell'aria sottile? E, poi, cosa ha fatto con il resto della sua attrezzatura?

Un volo di queste proporzioni certamente non nasce dal nulla e abbiamo deciso quindi di capirne di più. Abbiamo scoperto che il 45enne britannico non è soltanto un parapendista estremamente abile, ma anche fotografo, giornalista è un alpinista esperto e di lungo corso. Tra le sue varie ascensioni in tutto il mondo spiccano senz'altro la cima del Monte Everest nel 2005 e la spedizione nel 2007 assieme allo scozzese Bruce Normand (per intenderci, quello che ha vinto un Piolet d'Or nel 2010) in un territorio ancora poco esplorato nel Tibet orientale, dove i due alpinisti hanno anche effettuato la prima salita della cima PK 6.008 nella catena del Nyenchentangle Oriente. Insomma, sicuramente un personaggio che di idee se n'è fatte. Godetevi il volo e la nostra intervista.


Stuart Holmes Ama Dablam volo in parapendio


Stuart, l' Ama Dablam è alto 6856m e certamente non è proprio una montagna facile da scalare. Prima dei dettagli del volo, ci racconti com'è andata la salita?
Prima di arrivare al Campo Base dell' Ama Dablam a 4500m, ho trascorso tre settimane a fare trekking. Siamo partiti da Jiri e abbiamo raggiunto Namche Bazaar, poi abbiamo esplorato la Valle di Thame e abbiamo valicato il passo Renjo La a 5200m e siamo entrati nella valle di Gokyo prima di arrivare al campo base. Questo significava che ero abbastanza ben acclimatato fino ad almeno 5.000 metri. Durante la salita ero da solo quindi sono salito abbastanza in fretta. I campi erano già piazzati, erano di un'altra spedizione gestita da un amico, Tim Mosedale, senza dubbio un'autorità sulla montagna. Sono salito dal campo base in 8 ore fino allo spettacolare Campo 2, arroccato su uno sperone roccioso a circa 6000m. Lì c'è spazio soltanto per 4 o 5 tende su una piattaforme minuscola, con un enorme vuoto su entrambi i lati. Ho lasciato il campo alle 5 del mattino successivo, ho saltato il Campo 3 e sono giunto direttamente in vetta intorno alle 11.00 del mattino.

Avevi quindi poco materiale con te
Sì, sono salito molto leggero. Avevo una piccozza, i miei ramponi, del cibo e qualche capo di abbigliamento in più, ecco tutto. Così sono riuscito a volare giù in valle con tutta la mia attrezzatura tranne il mio sacco a pelo che ho lasciato al Campo 2, come dono per uno degli Sherpa che era molto felice di portarlo giù.

Una volta in vetta ti sei subito preparato per il decollo...
Il vento era piuttosto forte in cima, ma la cosa peggiore era che cambiava costantemente direzione, faceva vortice attorno allo sperone nordovest della montagna. Essendo così piccolo il parapendio era relativamente facile da controllare ma il decollo era difficile. Ho aspettato che si calmasse per un momento il vento prima del decollo che, per fortuna, è riuscito perfettamente. La forma della montagna e della zona sommitale, ragionevolmente grande, la rende una perfetta piattaforma per il decollo.

Hai usato ossigeno supplementare? E quanto faceva freddo lì su?
Non ho usato ossigeno supplementare, ero ragionevolmente ben acclimatato e sono stato molto più alto in passato, così ero fiducioso nelle mie capacità di farcela a quella altitudine. La temperatura più bassa l'abbiamo toccato quando siamo partiti dal Campo 2, era circa -15°C gradi.

L'aria a 6000m è ovviamente molto più sottile rispetto a quella a 3000m. Com'è andato il volo?
In precedenza avevo volato con questo parapendio soltanto una volta, era un nuovo modello, uno Yak Gin 16.5. Ero nervoso soprattutto per la velocità di atterraggio al campo base siccome non sono abituato ad atterrare a 4500m. Dopo il goffo decollo il volo è stato fantastico, liscio, bello e molto spettacolare. La mia discesa di 2350m è durata esattamente 10 minuti. Il mio atterraggio è stato una cosa grande, sembrava stessi viaggiando molto velocemente in prossimità del suolo ma il parapendio è stato progettato per trasformare la velocità in spinta verso l'alto, e l'atterraggio mi è sembrato come il salto da una sedia!

In che cosa si differenzia dai parapendii solitamente usati nelle Alpi?
Questo tipo di parapendio, lo Speedwing, è una versione più piccola del parapendio che si vede volare in giro per le montagne delle Alpi. Sono progettati per essere leggeri, il mio pesava 2.3 kg compresi tutti i cordini e sono facilmente trasportabili. Questi parapendii sono utilizzati per salire in cima e scendere in valle, ma possono anche essere utilizzate in condizioni di vento più forte. Non sarei stato in grado di volare dall' Ama Dablam con un parapendio normale. C'è stato un team francese al campo base con me nel 2009 che aveva intenzione di volare dalla vetta con il parapendio ma non ci sono riusciti a causa del forte vento.

Questo era il tuo primo volo in Himalaya?
No, avevo già volato altre due volte in precedenza. Nel 2005 ho portato un parapendio con me all'Everest, e nel 1991 ho volato da circa 5000m. Ho volato tre volte dalla cima dell'Aiguille du Midi nel massiccio del Monte Bianco. Questo è un ottimo allenamento per i voli impegnativi in montagna: hai soltanto una possibilità di farlo bene. E' qualcosa che mi piacerebbe fare di più - mi piace salire in stile leggero e veloce, e avere la possibilità di scendere velocemente e facilmente: è una cosa davvero interessante.

Hai viaggiato molto. Alla fine, perché ti sei deciso per l'Ama Dablam?
Ho camminato e arrampicato molte volte nel Khumbu, nella regione dell'Everest in Nepal, e l'Ama Dablam è la montagna più sorprendente di tutti. Un amico (Tim Mosedale, con il quale ho scalato l'Everest dal versante tibetano nel 2005) organizza trekking all'Ama Dablam ogni anno, quindi dal punto di vista della logistica è stato facile da organizzare. Si tratta di una montagna impegnativa, abbastanza tecnica, sicuramente non facile, con una esposizione fantastica e viste mozzafiato tutt'intorno. Ho portato un parapendio all'Everest nel 2005 con la speranza di volare dalla cima, ma i venti sono sempre stati molto forti per cui non mi era possibile. Ho comunque alcune idee per il futuro.

Che tu sappia, l'Ama Dablam ha già la sua storia di voli dalla cima?
Ho cercato in internet e non ho trovato voli precedenti dalla cima del Ama Dablam. Gli sherpa locali però mi hanno parlato di un pilota francese che forse ha effettuato una discesa in parapendio qualche anno fa, quindi la mia è probabilmente stata la seconda, ma è certamente stata la prima con uno Speedwing.

Ultima domanda che sembra uno sciogli lingua: cosa consiglieresti ad un apprendista parapendista?
Per me, il volo dall' Ama Dablam è arrivato dopo oltre 20 anni di esperienza di parapendio e 25 anni di alpinismo. Sono stato abbastanza a mio agio durante tutte le fasi della spedizione ed ero fiducioso delle mie capacità di giudicare le condizioni. Ero ugualmente preparato, e avevo le sufficienti riserve di forza ed energia, nel caso in cui avessi dovuto scendere in maniera normale. Il consiglio ovvio, a chiunque voglia volare da una montagna, è semplicemente quello di accumulare più esperienze di volo e di arrampicata possibili nelle Alpi. <



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