Paul Helbronner e il Monte Bianco
Con i suoi 3462 metri, Punta Helbronner è famosa soprattutto per essere la porta d’ingresso verso il magico mondo del Monte Bianco e il suo alpinismo che non ha confini. È qui che è situata la stazione d’arrivo della funivia Skyway Monte Bianco che in pochi minuti porta turisti ed alpinisti dai 1300 metri di Courmayeur fino all’aria più rarefatta in quota. La Punta prende il suo nome da Paul Helbronner, alpinista, ingegnere, geodeta, fotografo e raffinato pittore nato nel 1871 a Compiègne nel nord della Francia, autore della prima descrizione geodedica delle Alpi francesi e delle montagne della Corsica, la "Description Géométrique Détaillée des Alpes Françaises”. Nell’impresa ciclopica Helbronner aveva calcolato 8.500 punti geodetici su una superficie di 18.500 chilometri quadrati, utilizzando 1.818 stazioni, di cui 151 sopra i 3.000 metri di altitudine.
Nel 1938, stesso anno della sua morte, il suo nome fu dato a Pointe Helbronner per riconoscere il valore del suo immenso lavoro. Ora la funivia Skyway Monte Bianco celebra questo incredibile personaggio con una mostra curata da Gioachino Gobbi, figlio del fortissimo alpinista Toni Gobbi e per decenni insieme a sua moglie “Betta" il Deus ex machina della Grivel che proprio ai piedi del Monte Bianco ha la sua sede. La mostra è allestita al Pavillon, ovvero la stazione intermedia della funivia, ed espone dai sistemi di rilevazione all’attrezzatura alpinistica di Helbronner, nonché un gran numero di documenti, fotografie e stampe. La mostra è aperta al pubblico per tutta l’estate al primo piano della stazione Pavillon.