Freeride Challenge Punta Nera 2014, il report da Cortina
Il mondo era diverso: c'era un solo Papa, il ragazzino che inventò facebook giocava ancora con la sua borsa, lo slopestyle non era ancora materia olimpica , io dovevo ancora diventare padre ( si sarebbero poi rotte le acque all'arrivo dell'ultimo concorrente...) ed il freerider in Italia era considerato attività socialmente pericolosa, da trattare con la massima cautela nonostante al mondo il FWT era ormai una solida realtà. Eppure qualche stazione sciistica nostrana aveva già tentato di sdoganare ciò che oltralpe era un segno di qualità ma da noi era pura utopia pensare di essere freerider in massa.
Il mondo è cambiato, lo sci ha cambiato direzione! Rubo le parole di Armin Holzer, talentuoso sciatore di Sesto Pusteria vincitore delle prime 2 edizioni, che durante la presentazione del Junior contest mi ha fato capire quanto siamo coinvolti in questo cambiamento.
Cerano 100 "bocia", aspiranti freerider tutti armati di pala artva e sonda pronti ad esibirsi in un danza saltata su un pendio più simile ad un campo arato che ad una pista da sci. Ma non importa, anzi più il terreno è sconnesso più offre loro possibilità di mettersi in mostra, di giocare con evoluzioni ed equilibrismi in velocità.
Gli aspetterà poi il nutella party per recuperare un po' di energia prima della combinata: il trofeo "Scoiattolino", gara di arrampicata Ulderico in piazza a Cortina, preludio al trofeo "Marco Da Pozzo".
A differenza della scorsa edizione abbiamo deciso di estendere la gara di combinata anche ai più piccoli perché un evento del genere non può escludere il futuro. Il futuro è già qua, Cortina non è un paese per vecchi.
Abbiamo sempre vissuto di alpinismo e sci fuoripista passiamo tranquillamente al boulder e al freerider! Tra la qualificazione e la finale degli adulti si è svolta in piazza Angelo Dibona (simbolo delle Guide Ampezzane) la prova di scalata per i più piccoli, un piacere vedere come tanti non scalatori si cimentassero sui blocchi per loro tracciati dal Canon e soci.
Giovani sciatori (anche col casco da sci in testa) che son passati dai salti sulla neve ai voli sui materassi, a pensarci bene il passo è breve. Poi la finale dei grandi: uno spettacolo come solo il boulder può' regalare.
Per la verità a dare il via a questa 3 giorni di sport di montagna è stata la gara di sci alpinismo al rifugio Faloria , detta anche di skialp... ma in questo caso è il freerider che va con le pelli.
Presenti forti sci alpinisti ma anche tanti con attrezzatura tutt'altro che performante per la salita, tempi che cambiano!
A conclusione di questo weekend da ironman la gara da dove tutto ciò ha avuto inizio: il freerider! Dicevo all'inizio: è difficile essere freerider di massa. Finché sciavamo di nascosto o apparivamo in qualche rivista in maniera sporadica eravamo come dei moscerini su un parabrezza. Ora, che appariamo in stormo, non possiamo più essere ignorati, anzi...siamo tanti ed è solo l'inizio di una nuova era dello sci, finché neve vuole! La Punta Nera ci ha regalato grandi emozioni, i ragazzi che son scesi da Punta Nera ci han fatto sognare anche se uno... Tommaso... mi ha regalato un incubo per fortuna a lieto fine.
Per noi organizzatori tutto questo è un grande challege; una sfida con un sacco d'incognite ed imprevisti proprio come una salita alpinistica. Ma questa volta la cordata era composta da più di 400 persone, chi l' avrebbe mai pensato 5 anni fa?
Per le classifiche potete consultare il sito freeridepuntanera.com
Un ringraziamento agli sponsor: Carrera, Great Escape, Blizzard, S.C.A.R.P.A., Fischer, Land Rover, Birra Dolomiti
E a tutti quei bravi ragazzi che ci han dato una mano!
di Paolo Tassi
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