Cervino CineMountain, a Breuil-Cervinia e Valtournenche la XIX edizione
Una settimana di proiezioni al Cervino CineMountain, il Festival Internazionale del Cinema di Montagna più alto d’Europa, giunto quest’anno alla sua XIX edizione, e in corso ai piedi del Cervino, a Cervinia e Valtournenche in Valle d’Aosta, fino a domenica 7 agosto.
Quest’anno sono 29 i film in concorso al Festival: (storie di montagna, esplorazione dei limiti, avventure in luoghi non convenzionali) provenienti dai principali festival internazionali di cinema. Un’accurata scelta di sguardi sui grandi orizzonti, immersa nei luoghi che hanno celebrato lo scorso anno i 150 della prima salita alpinistica sul Cervino. A ricordare la sete, senza epoca e senza età, dell’uomo di esplorare e confrontarsi instancabilmente con i propri limiti e raccontarli.
L’immagine dell’edizione 2016 del Festival è la migliore sintesi di questa visione: la sagoma del Cervino che si fa sguardo sul cinema, sui racconti della montagna e dei suoi uomini, sulle sfide e le contraddizioni, sulla natura con la sua infinita bellezza, le sue fragilità e la sua potenza devastante. Uno sguardo restituito dalle molteplici visioni e narrazioni degli autori.
La Giuria assegnerà, sabato 6 agosto, durante un evento speciale, 7 Premi: Grand Prix des Festivals – Conseil de la Vallée d’Aoste; Montagne d’Italia per il miglior film italiano; Premio C.A.I. per il miglior film d’alpinismo, arrampicata, esplorazione; Premio Montagne tout Court per il miglior cortometraggio; Premio SONY per la miglior fotografia; Premio Film Commission Vallée d’Aoste per il miglior film valdostano; Premio del Pubblico.
Ma ecco un breve excursus su alcuni dei film che vedremo al Cervino CineMountain: nella categoria Grand Prix, che seleziona i film vincitori nel circuito IAMF (International Alliance for Mountain Film), vedremo i pluripremiati "Jurek" di Paweł Wysoczański, sulla vita del grande alpinista Jerzy Kukuczka e "K2 – Touching the sky" di Eliza Kubarska, film che pone domande brucianti sul prezzo della passione che muove gli alpinisti. Riaperta quest’anno la sezione "Montagne Tout Court" per il miglior cortometraggio, che presenta alcune tra le più originali opere uscite nell’ultimo anno, tra cui il Grand Prix "The Place" di Julia Poplawska, il francese "Suspendu à la nuit" di Eva Tourrent e il corto di animazione "Limites" dell’italiana Giulia Landi. Tra i film italiani: "Solo di Cordata" di Davide Riva, ricorda l’indimenticato Renato Casarotto, a trent’anni dalla sua scomparsa e dal Festival Biografilm di Bologna arriva "Segantini – ritorno alla natura" di Francesco Fei, docu-fiction sul grande pittore trentino, con la partecipazione di Filippo Timi. Focus sugli autori valdostani, con la prima internazionale de "Il Gabbiano" di Joseph Péaquin e di "Bhagirati IV Game on" di Arianna Colliard; con il pluripremiato "Mare Carbone" di Gian Luca Rossi e "cAPEnorth" di Francesca Casagrande e Michel Dalle presentato al Festival di Trento.
I prossimi eventi speciali
Giovedì 4 agosto, dalle 16.00 a tarda sera, "SGUARDI SUL NEPAL": una giornata e una serata interamente dedicate al post-terremoto. Ospiti i registI nepalesi Ganesh Panday e Rajan Kathet (vincitore con "Serdhak - The Golden Hill" del Gran Premio al Festival di Kathmandu); in compagnia di Adriano Favre e Lara Dulicchio (dell’Associazione Sanonani). Cinque film per uno sguardo lungo un giorno sul Nepal e sul cambiamento: drammatico, come quello causato dal sisma ("Bhagayale Bachekaharu" di Ganesh Panday; "Himalayan Last Day" di Mario Vielmo; "Langtang" di Sébastien Montaz-Rosset), personale e culturale ("Serdhak" di Rajan Kathet), o un cambiamento fatto di scelte nei confronti dell’emergenza ecologica, meno nota ma altrettanto devastante, che affligge un Paese alle prese con problemi ambientali di enorme portata ("Waste Mandala" di Paolo Ceretto e Alessandro Bernard). E poi uno sguardo sul Nepal della solidarietà, delle organizzazioni umanitarie e dei volontari, dando voce a chi c’era e a chi sta vivendo questa ricostruzione che stenta a ripartire.
Sabato 6 agosto, alle ore 21.00 nella Piazzetta delle Guide di Valtournenche, Gran finale con la Premiazione dei film vincitori e l’incontro "I CHOSE TO CLIMB" con un’ospite d’eccezione: Sir Chris Bonington, Piolet d'Or alla carriera nel 2015 e uno dei più importanti alpinisti viventi, scrittore e fotografo, intervistato dal giornalista della Gazzetta dello Sport Luca Castaldini. Letture a cura dell’attore Andrea Damarco di Replicante Teatro.
"Guardo all’arrampicata non tanto quanto al raggiungere la cima, quanto piuttosto allo scrutare dall’altra parte. Ci sono sempre nuovi orizzonti di fronte a te, altri orizzonti per andare oltre ed è questo che mi piace dell’arrampicare". Chris Bonington
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Il Cervino CineMountain è una manifestazione voluta e promossa dal Comune di Valtournenche e organizzata dall’Associazione Culturale Monte Cervino, con il sostegno di: Consiglio Regionale della Valle d’Aosta, Assessorato al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti della Regione Valle d’Aosta, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Fondazione CRT, Club Alpino Italiano, CVA Trading, Banca Sella, Grivel e Sony Italia. Con la collaborazione di: RAI Valle d’Aosta, Consorzio Cervino Tourism Management, Effedì Edizioni, Fischio d’Inizio Produzioni, Film Commission Valle d’Aosta. Cervino Cinemountain è socio fondatore e membro dell’International Alliance for Mountain Film.