Arco Rock Legends 2016: premiati Daniel Andrada, Mina Markovič e l'IFSC
Si respirava un'atmosfera olimpica e felice ieri sera al Casinò di Arco. Un misto di soddisfazione e anche di giusto orgoglio per i primi 30 anni del Rock Master - un unicum nel mondo dell'arrampicata - che si univa all'immensa gioia per lo storico traguardo olimpico di Tokyo 2020. Sì, c'era da festeggiare un sogno a lungo inseguito e ora raggiunto in questa 11esima edizione degli Arco Rock Legends, l'ormai classico appuntamento con gli oscar dell'arrampicata sportiva che apre la settimana del Rock Master Festival. E, insieme, c'era la consapevolezza che lo Sport Climbing è ormai grande!
Prima della festa però c’è stato un momento solenne nel quale gli Arco Rock Legends hanno voluto ricordare le popolazioni colpiti del recente terremoto in Centro Italia, per il quale oggi è stato dichiarato un giorno di lutto nazionale. Ovviamente c’è stato il ricordo anche di John Ellison e Susi Knabl, due figure centrali per l’arrampicata sportiva e due grandi amici di Arco. L’applauso è stato lungo e sentito, segno di quanto l’inglese e l’austriaca abbiano toccato il mondo di tutti i climbers.
Un mondo del verticale sempre in crescita esponenziale. Non è un caso quindi che l'organizzazione del Rock Master abbia assegnato il Climbing Ambassador by Dryarn® di Aquafil alla International Federation of Sport Climbing IFSC che riunisce 87 paesi diversi dei 5 continenti "per il lavoro, la passione e la dedizione con cui in tutti questi anni ha saputo valorizzare lo Sport Climbing e i suoi grandi valori umani e sportivi facendolo entrare a pieno diritto alle Olimpiadi e nel grande mondo dello sport mondiale." Una motivazione che condensa tutta la storia appassionante che questo sport ha saputo percorrere nei sui trent'anni di vita, come ha ribadito sul palco Marco Maria Scolaris dal 2001 presidente dell'IFSC. Ora, ha detto il presidente, ci attendono quattro anni importanti. Si dovrà lavorare. Si dovranno prendere decisioni. Si dovrà fare in modo di farsi trovare pronti all'appuntamento. Ma, aggiungiamo noi, è indubbio che le basi ci sono, le prospettive anche e la passione resta grandissima, come la felicità (non solo del presidente).
A proposito di passione. Quest'anno il Wild Country Rock Award – il riconoscimento per l'arrampicata su roccia in falesia e nel boulder - è andato a Daniel Andrada 41enne climber spagnolo a cui il pubblico ha dedicato una grande ovazione. Il premio gli è stato assegnato dalla Giuria formata da 11 riviste internazionali per: "La sua leggendaria dedizione totale e il suo interpretare l’arrampicata sportiva come un modo di essere e di espressione è una ricchezza e un esempio. Questo suo vivere la roccia ad altissimo livello, sempre unito alla ricerca di nuove emozioni e nuove vie, ha regalato un inestimabile patrimonio per tutti i climber."
Lui, Andrada, è sembrato stupitissimo (e felice) del premio. D'altra parte, poco prima, alla domanda di Kay Rush su quanto del suo tempo spendesse per l'arrampicata aveva dato la sua semplicissima ricetta: "Se ho fame mangio, se sono stanco dormo. E se ho voglia di arrampicare, arrampico." Giusto per dire... deve aver una gran voglia di arrampicare e un'altrettanto enorme passione considerando le sue 3000 vie nuove aperte. Una passione e voglia di arrampicare che sicuramente condivide con gli altri due candidati in nomination. L'austriaco Jakob Schubert, campione delle gare che l'anno scorso sulla roccia ha lasciato un segno indelebile con una serie impressionante di salite. E la romana Laura Rogora che, con i suoi 15 anni e il primo 9a femminile italiano, è la proiezione futura di quello che potrà essere l'arrampicata del futuro.
Di certo il circuito delle competizioni di arrampicata continuerà ad avere come protagonista la slovena Mina Markovič, per la seconda volta vincitrice del La Sportiva Competition Award. Anche nel caso della tre volte vincitrice della Coppa del Mondo Lead la motivazione della giuria ha voluto andare oltre ai suoi grandi risultati di gara. Infatti il Premio le è stato assegnato perché "Con il suo stile e il suo impegno è un riferimento per tutti gli atleti e le atlete del circuito delle competizioni di arrampicata. La sua capacità di lottare su ogni presa, la sua voglia di vincere, la sua lealtà e sportività ne fanno un perfetto esempio di atleta olimpico". Come olimpici sono sicuramente gli altri due nominati, la 17enne, anch'essa slovena, Janja Garnbret il vero fenomeno di questa stagione e il campionissimo Adam Ondra. Per loro e per tutti l'augurio è un arrivederci per il prossimo Arco Rock Legends, sempre pensando al viaggio verso Tokyo 2020.
GIURIA INTERNAZIONALE 2016
Presidente: Giorgio Balducci (regista RAI)
Riviste internazionali: Montana (CZE), Desnivel (ESP), Klettern (GER), UP Climbing (ITA), Montagne 360° (ITA), Meridiani Montagne (ITA), Gazzetta dello Sport – PlayAlpinismo (ITA), Il Manifesto – In Movimento (ITA), Man and Mountain (KOR), Gory (POL), Risk (RUS)
ALBO D’ORO VINCITORI ARCO ROCK LEGENDS
Salewa Rock Award (dal 2006 al 2015), Wild Country Rock Award dal 2016: Josune Bereziartu (2006), Patxi Usobiaga (2007), Adam Ondra (2008), Chris Sharma (2009), Adam Ondra (2010), Adam Ondra (2011), Sasha DiGiulian (2012), Adam Ondra (2013), Muriel Sarkany (2014), Alexander Megos (2015),
Daniel Andrada (2016)
La Sportiva Competition Award: Angela Eiter (2006), David Lama (2007), Maja Vidmar (2008), Kilian Fischhuber (2009), Akiyo Noguchi (2010), Ramon Julien Puigblanque (2011), Anna Stöhr (2012), Mina Markovic (2013), Urko Carmona Barandiaran (2014), Adam Ondra (2015), Mina Markovic (2016)
>> INFO, FOTO & VIDEO: www.rockmasterfestival.com