52° Film Festival di Trento
Dall'1 al 9/05 si svolgerà a Trento il Film Festival Internazionale della Montagna, dell’Esplorazione e dell’Avventura.
Dall'1 al 9 maggio sarà di scena a Trento il Film Festival Internazionale della Montagna, dell’Esplorazione e dell’Avventura. Una rassegna 2004 che, nel 50° della salita, non poteva che essere all'insegna del K2. Dunque, 52esima edizione che avrà come centro e asse la "montagna degli italiani", a cui si affiancherà parallelamente la retrospettiva “Viaggio attraverso l’impossibile - Dalla Terra alla Luna passando per Marte”. Ovvero: un viaggio nel cosmo e nella fantasia - che non a caso si sposa con l'avventura di esplorare altri mondi e alte vette - che avrà come focus una speciale sezione dedicata a Julies Verne, il fantastico scrittore che viaggiava con la mente aldilà dei confini conosciuti, per vedere (e pre-vedere) l'impossibile. E qui il parallelo con la spedizione italiana del 1954 potrebbe essere interessante: Quali confini "impossibili" sognavano e cercavano Desio e i suoi? Comunque sia, in questa sezione "fantascienza" è da non perdere la proiezione della copia appena restaurata del capolavoro di Tarkovskij “Solaris”... "Giubileo" K2, dicevamo… Il FilmFestival dedica all'evento tre iniziative. Prima fra tutte: “Chogori-K2: Sogno, Conquista, Realtà”, una retrospettiva veramente completa delle pellicole dedicate all'epopea, non solo italiana, sulla seconda vetta della terra. Dalla "Spedizione di SAR il Duca degli Abruzzi al K2", di Vittorio Sella (1909), alla copia restaurata di "Italia K2", lo storico film di Marcello Baldi sulla prima salita del 1954, passando per molti altri titoli interessanti, come "Le parois de la Memoire: K2" di Carlo A. Rossi e Jerome Equer in cui Erich Abram, uno dei membri della storica spedizione italiana, ritorna sulle tracce della memoria in Pakistan, oppure "Mountain men: the gost of K2" del britannico Mick Conefrey sui tentativi falliti degli americani, guidati da Charles Houston e Fritz Wiessner. Oltre alla retrospettiva cinematografica, sarà possibile visitare una mostra storica interamente dedicata a tutto quanto fa K2. E nel consueto appuntamento clou della serata speciale del Filmfestival, di venerdì 7 maggio, ancora una volta Reinhold Messner condurrà gli spettatori nel mondo dell'alpinismo, naturalmente del K2. Ospiti (attesi) della serata: alcuni protagonisti assoluti di quello straordinario 1954 Lino Lacedelli e Achille Compagnoni (i primi salitori) e Erich Abram, ed inoltre il regista Marcello Baldi, e ancora Charles Houston, che guidò le spedizioni americane al K2 del 1938 e 1953. Per l'altro Festival, quello del concorso cinematografico, le opere in cartellone, tra documentari e fiction, sono 58 e provengono da 21 paesi diversi (mentre altri 17 documentari figurano nelle sei sezioni speciali della rassegna cinematografica). Tra i film che corrono per le varie "Genziane" sono da segnalare “Touching the void”, tratto dal best sellers “La Morte sospesa” di Joe Simpson, e “Deep blu” il film sulla vita nelle profondità del mare presentato dalla Luky Red (la grande casa di produzione che a Trento ha già portato “Himalaya” e “Le peuple migrateur”. Per quanto riguarda l'alpinismo (& affini) da segnalare, tra gli altri titoli, "The race" del tedesco Uli Wiesmaier con protagonisti Stefan Glowacz (climber che non ha bisogno di presentazioni) e il campione del mondo di parapendio Rob Whittal. E ancora "Hook or book" del francese Robert Nicod su El Capitan (con Scott Burk, Leo Houlding Jim Bridwell, Jean Marc Troussier, Valerio Folco), e "2177 s.l.m." di Ruggero Melis sulla storia alpinistica delle Grigne e con protagonista l'alpinista-lecchese DOC Marco Anghileri. In programma anche un omaggio a Jean Rouch, mentre nella serata finale di sabato 8 maggio sarà consegnata la “Genziana alla carriera“ al regista Vittorio De Seta, vincitore nel 1961 del Filmfestival di Trento con “Banditi ad Orgosolo”. Tra le altre iniziative, come sempre è in programma la 18esima edizione di "Montagnalibri", la Mostra mercato internazionale delle librerie antiquarie di montagna, l'assegnazione di premi e riconoscimenti ad artisti ed alpinisti di livello internazionale (tra cui il Premio SOSAT) e, infine, ma non per ultimo, il 33° Premio ITAS del Libro di Montagna 2004 la cui giuria è presieduta da Mario Rigoni Stern. Allora, non resta che darsi appuntamento a Trento, per un ennesimo Festival che sarà un'occasione per ri-trovarsi: appassionati di montagna, cinefili e (a parte quelli già in spedizione) alpinisti "grandi" e non. Perchè, si sa, per molti è l'unica occasione di rivedersi, magari per ripetersi l'un l'altro che l'alpinismo non c'è più! Così è... da sempre. Buon Festival!
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