Rovereto 2006: risultati qualificazione maschile
Qualificazioni maschili Fischhuber davanti a Julien, Meyer e a dei grandi Calibani e Ghidini.
Una grande Italia (6 semifinalisti), la solita corazzata francese (7 al secondo turno) e un perfetto Kilian Fischhuber in una giornata a ‘tutto boulder’. E’ stata un’autentica maratona quella delle qualificazioni maschili della Bouldeirng Worl Cup di Rovereto. 7 ore non stop dove non sono certo mancate emozioni, colpi di scena ma anche tanto, vero e spettacolare boulder. Sì, perché 58 concorrenti in 7 ore ne macinano davvero tante di storie. Così tante che i 6 boulder delle qualificazioni hanno visto sia piccoli e grandi exploit sia delle prove sottotono quanto inattese. Ma, ed è quasi inutile ripeterlo, questa è l’anima (e il bello) del boulder: nulla è scontato e tutto (o quasi) è possibile. Così, per la conquista dei 20 posti per il passaggio del turno, si sono viste molte prodezze sui boulder belli e vari della struttura colorata di Rovereto che agli strapiombi e ai lanci alternava due super placche… anche questo ha contribuito a smuovere un po’ le acque... Certo i sei top su sei problemi (in 8 tentativi) dell’attuale leader della classifica Kilian Fischhuber non sono stati una sorpresa, anche se vedere scalare l’austriaco è sempre sorprendente per l’assoluta pulizia e precisione del suo “gesto arrampicatorio”. Come era già praticamente scontato che il francese Jerome Meyer, il suo più pericoloso rivale per la vittoria finale del circuito, gli sia subito dietro, anche lui con il pieno di top ma in 10 tentativi. Certamente meno scontato, invece, è che a condividere con Meyer il secondo posto di questa classifica provvisoria ci sia uno straordinario Stephane Julien. Era davvero molto tempo che non si vedeva il transalpino a questi livelli… sorprendenti. Mauro Calibani, dal canto suo invece, non calcava i campi di gioco da tempi quasi remoti, ma sembra (e la cosa non ci sorprende) che tutto ciò non abbia influito per nulla sull’ex campione del mondo. Partito per 8°, il Calibba nazionale ha inanellato una serie di 5 top in 7 tentativi, davvero impressionanti per grinta e forza. Poi, sul 6° blocco, l’azzurro ha preferito non spingersi oltre il bonus della zona: le sue dita (quelle sì) risentivano del lungo digiuno dalla plastica ed erano già a rischio “foratura”. Un bel 4° posto provvisorio, e un rientro da gran campione, potevano bastare. Ma se questo è l’inizio domani ne vedremo ancora delle belle. Ma non è finita qui con le belle “sorprese” azzurre. Subito alle spalle di Calibani, con 5 top in 8 tentativi, si è qualificato (e presentato) Stefano Ghidini che, smentendo il luogo comune che “nessuno è profeta in patria”, nella sua Rovereto è stato ancora una volta protagonista di una grandissima prestazione, in particolare per una magistrale interpretazione del blocco 5 (ovvero la bellissima placca-diedro con “sbandieramento” oltre l’angolo). Al suo pari, 5° delle qualificazioni, è stato il francese Gerome Pouvreau. Mentre il fortissimo e giovanissimo statunitense Daniel Woods, il francese Guillaum Glaironmondet, lo svizzero Matthias Müller passano il turno con 5 boulder chiusi rispettivamente in 9, 10 e 12 tentativi. Tutti gli altri (ben 11) semifinalisti hanno conquistato la semifinale con 4 boulder risolti e la “conta” dei tentativi o delle zone per lo spareggio. Così troviamo il terzo italiano delle semifinali il bravissimo Lucas Preti (10° con 4 top in 4 tentativi) che precede per il numero delle zone il francese Loïc Gaidioz e l’olandese Jorg Verhoeven (11° parimerito) e quindi il francese Nicolas Badia (12°). Seguono, nell’ordine, sempre con 4 boulder risolti ma in 5 tentativi e diverse zone raggiunte: Michele Caminati (altro giovane talento italiano da tenere d’occhio); il britannico Gareth Parry (15°); il francese Matthieu Thomassin (16°) e il ceco Tomás Mrázek - proprio lui, il campione del mondo di difficoltà – al 17° posto delle qualifiche. Quindi, è la volta di Christian Core che con 4 top in 6 tentativi è il 5° italiano a passare il turno: il suo è il 18° posto delle qualificazioni che non ti aspetteresti da un campionissimo come lui, se non si sapesse che questo è il boulder e che Core le “placche” di Rovereto (e non solo) non le ha proprio mai digerite. Chiudono la fila dei semifinalisti il polacco Tomasz Oleksy e Paolo Leoncini (4 top in 7 tentativi) che ha caparbiamente inseguito l’ultimo posto disponibile ed ha regalato all’Italia lo storico sestetto in semifinale. Naturalmente tutte queste novità hanno lasciato fuori dal gioco molti nomi illustri come l’ucraino Kazbekov, primo degli esclusi con 4 top in 8 tentativi. Ma anche i britannici Earl e Croxal, lo sloveno Cehovin e un Gabriele Moroni proprio in giornata no come del resto lo è stata quella di Alberta Gnerro. Fuori anche il russo Salavat Rakmethov che, a dire il vero, non è mai entrato in gioco visto che si è “perso” per Rovereto ed è arrivato in isolamento fuori tempo massimo. Stranezze anche queste del boulder… Peccato! Ma domani è un altro giorno, e tutto si rimette in gioco e tutto è ancora possibile. Dalle 14,00 al Palazzetto dello Sport di Rovereto cominciano le semifinali femminili e maschili… Poi dalle 21,00 le finali a sei. Mah… chissà come andrà a finire? Si accettano scommesse: sarà ancora grande e incerto boulder! Classifica qualificati per la semifinale 1 Fischhuber Kilian AUT 2 Julien Stephane FRA 2 Meyer Jérôme FRA 4 Calibani Mauro ITA 5 Pouvreau Gérome FRA 5 Ghidini Stefano ITA 7 Woods Daniel USA 8 Glaironmondet Guillaum FRA 9 Müller Matthias SUI 10 Preti Lucas ITA 11 Verhoeven Jorg NED 11 Gaidioz Loïc FRA 13 Badia Nicolas FRA 14 Caminati Michele ITA 15 Parry Gareth GBR 16 Thomassin Matthieu 17 Mrázek Tomás CZE 18 Core Christian ITA 19 Oleksy Tomasz POL 20 Leoncini Paolo ITA click per la classifica completa
SPONSOR |
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultime news
Expo / News
Expo / Prodotti
Ferrino X-Dry 15+3 è uno zaino da trail running. Grazie alla membrana HDry, lo zaino è completamente impermeabile.
Una piccozza per cascate di ghiaccio con l’anima.
Zaino da freeride e skitouring, equipaggiato con 2 device di sicurezza in caso di valanga: Sistema Airbag Alpride E2 e Riflettore RECCO
Scarpone per alpinismo in alta quota e arrampicata su ghiaccio.
Ispirato al mondo della montagna, studiato in ogni dettaglio per fornire il massimo comfort in viaggio e nel tempo libero
Scarpone low-cut estremamente leggero e performante sviluppato per alpinismo tecnico.