Rock Junior, ad Arco la grande arrampicata dei giovanissimi
Anzi, quello che è stato subito palese è che il loro livello tecnico è di assoluto rilievo. Segno che il progetto del Rock Junior, che poi è quello di puntare sui giovanissimi per diffondere l’arrampicata e per preparare il futuro, è quello più giusto. L’unico forse che può garantire che la cultura di questo bellissimo sport possa evolversi verso traguardi sempre più grandi. Così, in questa prima giornata della Under 14 Cup, 200 ragazzi e ragazze di 17 nazioni diverse, si sono confrontati con le prove Speed, Boulder e Lead top rope. E, da subito, in tutte e 4 le categorie d’età, questi climber in erba hanno dato spettacolo.
A cominciare da una prova Boulder davvero molto bella ed intensa dove, nella categoria A (nati nel 1999-2000), hanno primeggiato la piemontese Giorgia Tesio, che ha centrato un grande percorso netto risolvendo in 16 tentativi tutti i 6 top della gara, e l’altoatesino Filip Schenk anche lui con 6 top su 6 blocchi ma in soli 7 tentativi. Da notare, giusto per fa capire il livello, che i problemi tracciati da Leonardo Di Marino e Donato Lella, non a caso gli stessi tracciatori anche degli ultimi 10 Rock Master, avevano una difficoltà fino al 7a. Inoltre c’è da sottolineare che maschi e femmine hanno gareggiato sugli stessi problemi, e che le ragazze non hanno certo sofferto per questo. Da segnalare poi che nella categoria B (anni 2001-2002) i migliori sono stati lo statunitense Mirko Caballero (con 6 top in 10 tentativi) e la romana Laura Rogora. Mentre tra i più giovani in gara, quelli della categoria C (anni 2003-2004-2005), l'hanno spuntata la giapponese Ai Mori con 4 top in 7 tentativi e il rumeno Cristian Rapa anche con 4 blocchi risolti ma in 6 tentativi.
Nella gara Speed i più veloci nelle due manche sono stati gli italiani Giacomo Ingrami (con il tempo di (6,33) e Giulia Fossali (8,05) nella categoria A. Mentre nella categoria B si sono imposti l’italiana Laura Rogora (7,96) e lo statunitense Mirko Caballero (7,24) che così (in coppia) bissano il successo del Boulder mettendo una serie ipoteca sulla vittoria finale. Nella categoria C invece lo sprint è stato vinto ancora dalla giapponese Ai Mori (13,37) anche lei al top con due gare vinte e dall'italiano Leonardo Fossali (12,28).
Domani si riprende con l’Under 14 Cup per completare la prova Lead, ovvero la grande scalata con la corda della parete più alta del Climbing Stadium. Solo allora si saprà chi saranno i vincitori di questa undicesima edizione: la classifica finale infatti terrà conto dei risultati di tutte e tre le prove. Ma domani è il grande giorno anche del Kid’s Rock e del Family Rock, una vera e propria esclusiva del Rock Junior. Così, oltre ai giovani atleti dell’Under 14, scenderanno in campo anche i piccoli e giovani climber (dai 5 ai 13 anni) che vogliono sperimentare l’arrampicata, appunto giocando al Kid’s Rock. Mentre il gran finale sarà, come tradizione, tutto riservato al Family Rock la speciale staffetta verticale tra genitori e figli che è l’emblema di questa manifestazione. Sarà un vera e pacifica invasione che porterà a 500 il numero dei giovani climber. Il tutto ancora una volta nello spirito del Rock Junior: una grande festa dell’arrampicata che guarda al futuro di questo bellissimo sport.
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