Red Bull X-Alps 2011: Andreas Frötscher, la grande gara e la storia di un'amicizia
Andreas Frötscher racconta le emozioni del suo Red Bull X-Alps 2011. La gara, con il parapendio e a piedi, che nel luglio scorso, per 864 km, ha attraversato tutte le Alpi da Salisburgo al Principato di Monaco.
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Andreas Frötscher durante il Red Bull X-Alps 2011
Robert Mur & Andreas Frötscher
Le aquile dello Sciliar ormai lo conoscono. Da loro ha imparato a scoprire le "termiche". Quelle correnti che gli permettono di volare tra le sue montagne, le Dolomiti, e in tutte le Alpi. Lui, l'amico delle aquile, è Andreas "Andy" Frötscher. Ha 42 anni, vive a Klobenstein, in Sudtirolo. Insegna nel laboratorio di elettronica dell’Istituto tecnico industriale di Merano, e ha una grande passione: il volo, il parapendio. "Il volo è libertà. Lì, in aria, mi sento libero" ci ha detto Andy "Ti senti immerso nella natura. E godi di panorami straordinari". Lui è un atleta. Uno degli atleti più rapresentativi del Red Bull X-Alps. La speciale gara, o meglio l'avventura, che da 5 edizioni (con cadenza biennale) partendo da Salisburgo arriva nel Principato di Monaco attraversando tutte le Alpi. 864 chilometri da percorrere solo con il parapendio e a piedi. Una prova massacrante che richiede un allenamento fisico e mentale assoluti insieme a doti eccezionali di volo e di strategia. Basti dire che ogni giorno, per 14 giorni, richiede ai partecipanti una media di 14-16 di azione. In pratica si "dorme" camminando o volando... E' chiaro che solo una selezionata cerchia di atleti, provenienti da tutto il mondo, può partecipare a questa maratona tra cielo e terra. E Andy è uno dei pochi che ha corso tutte le 5 edizioni! Così era sulla linea di partenza di Salisburgo anche lo scorso 18 luglio, nell'ultima edizione vinta il 28 luglio dallo svizzero Christian Maurer che per primo è atterrato davanti al porto di Monaco. Per Andy invece la gara si è conclusa esattamente due giorni dopo sul Cervino - Matterhorn. Alla fine è arrivato 14°. Ma, come ci ha raccontato lui stesso, l'esperienza è stata indimenticabile... perché, a distanza di tanti giorni da quell'avventura, la "pazza corsa" gli ha lasciato un ricordo indelebile e un sogno. Il ricordo di un'amicizia che l'ha "salvato". Il sogno di riprovarci al prossimo Red Bull X-Alps del 2013.
RED BULL X-ALPS 2011 - STORIA DI UN'AMICIZIA TRA CIELO E TERRA di Andy Frötscher
Scrivevo sul mio diario il 20 luglio: Ancora 733 chilometri in linea d’aria! Ancora circa 10 giorni di volo e cammino! Ancora oltre 25.000 metri di salita sulle montagne, a piedi! Ma come posso conquistarli se già 3 giorni dopo la partenza da Salisburgo il mio corpo non vuole più saperne? Sono 25° in classifica, sono uno degli ultimi…
Il 17 luglio sono partito da Salisburgo insieme ad altri 29 atleti, tutti appassionati di volo in parapendio, per raggiungere il traguardo nel Principiante di Monaco. Questo è il Red Bull X-Alps, una delle ultime vere avventure che si giocano sulle Alpi. Due settimane solo per volare o camminare, senza usare macchina, funivia, treno o altro mezzo di trasporto. Per me significa uscire dalla mia vita normale. Avere un obiettivo per allenare il mio corpo, ma anche la mente. Trovare il mio limite, sia in aria sia a terra! E avere un sogno per la mia vita sportiva: raggiungere il traguardo, la piattaforma nel mare davanti a Monaco!
Ma ritorniamo a quella mattina del 20 luglio. Sto seduto nella baita, il padrone di casa cerca di discutere con me sui suoi problemi con il team della televisione che è passato ieri con un Quad, non rispettando il divieto sui sentieri. Penso solo “perché non è contento che venga fatta un po’ di pubblicità per questa zona?”. Poi mi addormento davanti alla stufa calda. Fuori piove, fa freddo, in quota nevica. Solo dopo qualche minuto, è Robert, il mio accompagnatore durante la gara, a svegliarmi. “Andy, fuori c’è Max (Max Fanderl – Team Canada) che ti aspetta. Vuoi camminare con lui? Come stai? Non devi mica farlo per forza…”.
No, né lui né io vogliamo pensare al ritiro! Oltre 2.000 chilometri di allenamento a piedi negli ultimi 10 mesi, tantissime ore in volo, e poi la delusione degli sponsor, e quella dei miei tifosi! Devo cercare di trovare ancora delle forze nel mio corpo, anche se è difficile. Ho la febbre, una leggera tosse e un’infiammazione alla caviglia sinistra... Entra Max, e mi dice: “Andy, come on! Andiamo insieme sul Grossglockner, così facciamo una chiacchierata che ci passa il tempo!”. Mi preparo, saluto Robert e cammino con Max, dimenticando pian piano tutti i miei problemi!
Poi, con il passaggio del confine tra Austria e Italia, in Val Cassies, sono cambiate diverse cose. Le temperature sono aumentate, e questo ha fatto molto bene alla mia salute! Purtroppo la meteo non è variata molto, ma almeno riesco a volare per diversi tratti del percorso. Per il resto cammino, abbastanza veloce, recuperando posizione su posizione in classifica. Si è formato un gruppetto che gareggia per le posizioni tra il 14° e 25°. E finalmente mi viene anche la voglia di giocare con i miei avversari prendendo delle decisioni tattiche e scegliendo dei percorsi diversi. È divertente e mi motiva, anche se è faticoso farlo. Cammino tra i 50 e 70 km al giorno. L’obiettivo: alla fine della gara essere il primo classificato di questo gruppetto, cioè il 14° in classifica!
Dopo il passaggio delle Tre Cime in compagnia di Max, decidiamo di proseguire su percorsi differenti. Fino a Merano sono io in testa, ma Max recupera bene. Prima del Passo dello Stelvio è Max a passarmi davanti, in volo. Riesce a guadagnare oltre 20 km. Diventa difficile raggiungerlo, ma proprio la mattina dell’ultimo giorno di gara riesco a prenderlo. Decidiamo di non combatterci più, ma di camminare nuovamente insieme fino alla nostra boa del Matterhorn. Così la nostra gara, la nostra avventura, finisce davanti a una delle montagne più spettacolari. Purtroppo non in volo, ma così almeno possiamo goderci una birra fredda dopo tutti questi sforzi! Ed è bello dividere il 14° posto con un atleta come Max dopo questa lunga battaglia!
Ora, un mese dopo la fine dei Red Bull X-Alps 2011, i ricordi sono ancora tanti. Ma la gioia di essere stato in gara fino alla fine, di aver superato quel maledetto 4° giorno, è molto grande. Ed è bello sapere che tra il mio concorrente in gara, Max Fanderl, e me sia nata un’amicizia che vogliamo tenere viva, anche se abitiamo lontani. Del resto sto già pensando alle cose che sarebbero da cambiare nel 2013 per poter rivivere nuovamente il mio sogno: quella piattaforma del traguardo davanti al porto di Monaco!
Andy Frötscher
Andreas Frötscher nato il 14/04/1969 , è sposato e vive a Klobenstein, in Sudtirolo. Insegnante nel laboratorio di elettronica dell’Istituto tecnico industriale di Merano, nel tempo libero fa la guida di parapendio. Ha cominciato a volare nel 1993 e da allora ha già realizzato i suoi sogni. Oggi non potrebbe vivere senza il parapendio. Le sue mete preferite per praticare la disciplina sono le Dolomiti e le Alpi in generale, adora la vista sulle montagne. Già campione regionale di parapendio, ha partecipato a tutte e cinque le edizioni del Red Bull X-alps del quale si dichiara “dipendente”.
Risultati conseguiti:
Campione regionale di parapendio
1° posto al Trofeo Montegrappa Bassano nel 2008 (FAI2)
2° posto nel Raimund Wieser Cup (FAI2)
RED BULL X-ALPS 2011 - STORIA DI UN'AMICIZIA TRA CIELO E TERRA di Andy Frötscher
Scrivevo sul mio diario il 20 luglio: Ancora 733 chilometri in linea d’aria! Ancora circa 10 giorni di volo e cammino! Ancora oltre 25.000 metri di salita sulle montagne, a piedi! Ma come posso conquistarli se già 3 giorni dopo la partenza da Salisburgo il mio corpo non vuole più saperne? Sono 25° in classifica, sono uno degli ultimi…
Il 17 luglio sono partito da Salisburgo insieme ad altri 29 atleti, tutti appassionati di volo in parapendio, per raggiungere il traguardo nel Principiante di Monaco. Questo è il Red Bull X-Alps, una delle ultime vere avventure che si giocano sulle Alpi. Due settimane solo per volare o camminare, senza usare macchina, funivia, treno o altro mezzo di trasporto. Per me significa uscire dalla mia vita normale. Avere un obiettivo per allenare il mio corpo, ma anche la mente. Trovare il mio limite, sia in aria sia a terra! E avere un sogno per la mia vita sportiva: raggiungere il traguardo, la piattaforma nel mare davanti a Monaco!
Ma ritorniamo a quella mattina del 20 luglio. Sto seduto nella baita, il padrone di casa cerca di discutere con me sui suoi problemi con il team della televisione che è passato ieri con un Quad, non rispettando il divieto sui sentieri. Penso solo “perché non è contento che venga fatta un po’ di pubblicità per questa zona?”. Poi mi addormento davanti alla stufa calda. Fuori piove, fa freddo, in quota nevica. Solo dopo qualche minuto, è Robert, il mio accompagnatore durante la gara, a svegliarmi. “Andy, fuori c’è Max (Max Fanderl – Team Canada) che ti aspetta. Vuoi camminare con lui? Come stai? Non devi mica farlo per forza…”.
No, né lui né io vogliamo pensare al ritiro! Oltre 2.000 chilometri di allenamento a piedi negli ultimi 10 mesi, tantissime ore in volo, e poi la delusione degli sponsor, e quella dei miei tifosi! Devo cercare di trovare ancora delle forze nel mio corpo, anche se è difficile. Ho la febbre, una leggera tosse e un’infiammazione alla caviglia sinistra... Entra Max, e mi dice: “Andy, come on! Andiamo insieme sul Grossglockner, così facciamo una chiacchierata che ci passa il tempo!”. Mi preparo, saluto Robert e cammino con Max, dimenticando pian piano tutti i miei problemi!
Poi, con il passaggio del confine tra Austria e Italia, in Val Cassies, sono cambiate diverse cose. Le temperature sono aumentate, e questo ha fatto molto bene alla mia salute! Purtroppo la meteo non è variata molto, ma almeno riesco a volare per diversi tratti del percorso. Per il resto cammino, abbastanza veloce, recuperando posizione su posizione in classifica. Si è formato un gruppetto che gareggia per le posizioni tra il 14° e 25°. E finalmente mi viene anche la voglia di giocare con i miei avversari prendendo delle decisioni tattiche e scegliendo dei percorsi diversi. È divertente e mi motiva, anche se è faticoso farlo. Cammino tra i 50 e 70 km al giorno. L’obiettivo: alla fine della gara essere il primo classificato di questo gruppetto, cioè il 14° in classifica!
Dopo il passaggio delle Tre Cime in compagnia di Max, decidiamo di proseguire su percorsi differenti. Fino a Merano sono io in testa, ma Max recupera bene. Prima del Passo dello Stelvio è Max a passarmi davanti, in volo. Riesce a guadagnare oltre 20 km. Diventa difficile raggiungerlo, ma proprio la mattina dell’ultimo giorno di gara riesco a prenderlo. Decidiamo di non combatterci più, ma di camminare nuovamente insieme fino alla nostra boa del Matterhorn. Così la nostra gara, la nostra avventura, finisce davanti a una delle montagne più spettacolari. Purtroppo non in volo, ma così almeno possiamo goderci una birra fredda dopo tutti questi sforzi! Ed è bello dividere il 14° posto con un atleta come Max dopo questa lunga battaglia!
Ora, un mese dopo la fine dei Red Bull X-Alps 2011, i ricordi sono ancora tanti. Ma la gioia di essere stato in gara fino alla fine, di aver superato quel maledetto 4° giorno, è molto grande. Ed è bello sapere che tra il mio concorrente in gara, Max Fanderl, e me sia nata un’amicizia che vogliamo tenere viva, anche se abitiamo lontani. Del resto sto già pensando alle cose che sarebbero da cambiare nel 2013 per poter rivivere nuovamente il mio sogno: quella piattaforma del traguardo davanti al porto di Monaco!
Andy Frötscher
Andreas Frötscher nato il 14/04/1969 , è sposato e vive a Klobenstein, in Sudtirolo. Insegnante nel laboratorio di elettronica dell’Istituto tecnico industriale di Merano, nel tempo libero fa la guida di parapendio. Ha cominciato a volare nel 1993 e da allora ha già realizzato i suoi sogni. Oggi non potrebbe vivere senza il parapendio. Le sue mete preferite per praticare la disciplina sono le Dolomiti e le Alpi in generale, adora la vista sulle montagne. Già campione regionale di parapendio, ha partecipato a tutte e cinque le edizioni del Red Bull X-alps del quale si dichiara “dipendente”.
Risultati conseguiti:
Campione regionale di parapendio
1° posto al Trofeo Montegrappa Bassano nel 2008 (FAI2)
2° posto nel Raimund Wieser Cup (FAI2)
Note:
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