L’Alta Valtellina Ski Race si presenta
Presentata a Milano la 2a edizione dell'Alta Valtellina Ski Race gara valevole come ultima prova della 2a Coppa Italia di scialpinismo.
Milano Martedì 29 gennaio, nella sala stampa del Credito Valtellinese, a Palazzo Stelline, è stata presentata lAlta Valtellina Ski Race. E cosa diavolo è? È una gara di sci alpinismo che parte da Bormio 2000 e arriva a Santa Caterina Valfurva. Nel suo cassetto, per ora, ha solo i numeri (più che apprezzabili) della prima edizione (17 marzo 2000): 380 atleti provenienti da 7 Nazioni europee. Con la seconda edizione, che si disputerà il prossimo 24 marzo, la manifestazione intende alzare il tiro. LAlta Valtellina Ski Race sarà la gara finale della 2° Coppa Italia di sci alpinismo. Ma non solo. Gli atleti si contenderanno anche la vittoria del "Trophée des Alpes": circuito internazionale che - per la prima volta - ha riunito tre delle più tecniche gare sci alpinistiche dEuropa. La prima prova si disputerà in Svizzera, a Gastlosen il 17 febbraio; in Francia si svolgerà la seconda, la Pierra Menta (due parole che valgono 4 giorni di gara, consecutivi: dal 7 al 10 marzo); in alta Valtellina si correrà la terza. Ma perché gli organizzatori dellAlta Valtellina Ski Race sono calati sino a Milano per presentarla? Questa volta la risposta è meno diretta e serve una premessa. Lo sci alpino, dopo decenni di espansione, è in piena recessione. Forse una certa noia ha ammantato le salite e le discese lungo gli impianti, tutte sempre uguali. Forse mancano i simboli (Tomba non ha trovato eredi) e le novità (il carving per esempio) si bruciano in fretta. Di fatto i praticanti diminuiscono; per il settore giovanile si parla di emorragia. Certo anche la televisione non aiuta. Questanno la Rai ha trasmesso la diretta delle più belle discese (Wengen e Kitzbuehel) di Coppa del Mondo - alla faccia degli appassionati di sci che hanno pagato il canone, ma non hanno comprato la parabola - solo su RaiSport Sat. Mentre sullo sci di pista tira aria grama, sullo sci alpinismo spira una brezza di novità. La scorsa settimana, in Francia, a Serre Chevalier, si sono svolti i primi Campionati del Mondo di sci alpinismo. Manifestazione - ignorata dai media nazionali - a cui hanno aderito 25 Nazioni. Se era prevedibile la partecipazione delle squadre di quasi tutti i Paesi europei, meno scontata era la presenza di Argentina e Cile o di Marocco e Mongolia. Eccellente la prestazione dellItalia, giunta seconda alle spalle dei transalpini. Quattro le medaglie doro: Graziano Bosacci & Ivan Murada (davvero incontenibili) hanno trionfato nella gara a squadre, mentre Guido Giacomelli e Davide Spini hanno vinto il titolo individuale rispettivamente nella categoria "espoir" e nella categoria "junior". Doveroso quindi iniziare la conferenza stampa presentando i quattro campioni del mondo, tutti valtellinesi. "Siamo qui dice Luca Salini, presidente del comitato organizzatore perché siamo convinti che Milano può benissimo vivere senza sapere cosa è lo scialpinismo, ma lo scialpinismo, se vuole emergere dalla sua nicchia e diffondersi, non può ignorare Milano". Con questa prospettiva il Consorzio Turistico Alta Valtellina ha programmato una settimana (17-24 marzo) di introduzione allo sci alpinismo; "la più bella disciplina che la montagna ci offre" suggerisce Camillo Onesti, vicepresidente della Fisi. "Il primo pensiero di un direttore di gara - spiega Luca Martinelli, guida alpina e responsabile della sicurezza - è disegnare un percorso bello per gli atleti ma soprattutto fruibile per il pubblico. Per questo motivo il tracciato dellAlta Valtellina Ski Race sfiorerà le piste di sci di Bormio e di Santa Caterina". E le società degli impianti di risalita consentiranno a sportivi ed appassionati di salire in quota utilizzando gratuitamente, nel primo mattino, gli impianti. Noi non mancheremo, speriamo che anche la neve non manchi. di Luca Ferrario |
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