| Grande gara di arrampicata su ghiaccio in Valle di Daone per questo turno di semifinale della seconda prova dell'Ice World Cup. Un esordio stagionale, in grande stile, per la specialità del boulder che ha visto, in questo secondo giorno di gara, confrontarsi i primi 18 atleti e le prime 18 atlete classificatisi negli open di venerdì. Per tutti due i 'problemi' da risolvere, ciascuno in 6 minuti di tempo. Naturalmente si arrampica con la corda dall'alto. Daniel Dulac durante la gara - foto ice-time.com Gara maschile Diciamo subito che gli italiani sono andati molto bene, con Mauro 'Bubu' Bole e Diego Mabboni passati in finale rispettivamente con il 2° e l'8° posto della classifica provvisoria. Una classifica provvisoria che vede al comando il francese Stephane Husson, unico a chiudere al top entrambe le vie. Lo seguono al 2° posto appunto il nostro Bubu Bole, parimerito con il nazionale russo Dimitri Bytchkov. Quindi la lista dei finalisti prosegue con nell'ordine il francese Anthony Lamiche e l'inglese Tim Emmett. Quindi, in 6a posizione, è la volta di Daniel Dulac, il francese recente vincitore della prima tappa di Coppa a Pitztal è stato 'tradito' dal primo blocco, dove è apparso per la verità un po' titubante. Chiudono le fila dei qualificati per l'ultimo turno l'ucraino Evgeny Krivosheitsev e Diego Mabboni, bravissimo e caparbio nel primo blocco che è riuscito a chiudere al secondo tentativo, senza lasciarsi abbattere da una partenza sfortunata. Va ancora rimarcata la prestazione Stephane Husson oggi al di là dei due top è apparso il più in 'palla'. Come del resto è sembrato in gran spolvero Bubu Bole che si è permesso (ma chiaramente è più forte di lui) di salutare sorridente il pubblico prima di chiudere alla grande la prima via. La struttura d'arrampicata di Valle di Daone - foto ice-time.com Gara femminile Se ha impressionato la facilità con cui Liv Sansoz ha raggiunto il top di entrambi i problemi riservati alle donne certo Nadia Dimai non è stata da meno. Liv, campionessa dell'arrampicata sportiva e capofila dello squadrone francese, è sembrata addirittura passeggiare sul primo boulder, e anche su ghiaccio è sicuramente una leader. Nadia, cortinese, guida alpina, più alpinista che atleta, ha impressionato per la facilità con cui ha superato la seconda via (la più difficile) e per, sul primo boulder, come ha recuperato una partenza forse un po' deconcentrata. Insieme a loro in testa alla classifica provvisoria si sono qualificate per la finale l'austriaca Sandra Wielebnowski e l'ungherese Ildi Pellissier. Staccano inoltre il biglietto per la finale nell'ordine: Ines Papert (GER), Olga Epiphanova(RUS), Margarita Kolodkina (RUS) ed, infine, Anna Torretta dell'Ice Team Italy che, dopo il 4° posto di Pitztal, conferma di essere nel top delle migliori in questa Coppa. Non resta che aspettare la finale di domani, senza grandi sicurezze: queste gare sono sempre dall'esito incerto, forse più di quelle di arrampicata sportiva perché, si sa, con il ghiaccio bisogna stare attenti: è materia viva. Di certo ci sarà grande spettacolo, complice anche la bella struttura di gara, che sposa ghiaccio e grandi pannelli in legno per il dry tooling, e consente un'arrampicata su ghiaccio perfetto e, 'a secco', tra legno e grandi prese per gli incastri di becca, veramente notevoli. Intanto gli atleti limano i loro 'ferri' in attesa dell'ultimo atto, e di piccozze, ramponi ed anche scarponi avvenieristici e sempre più importanti se ne sono visti anche qui in Valle di Daone. Ma avremo modo di parlarne |