David Lama e Juliette Danion nuovi campioni europei del boulder

Il 18/03 a Birmingham, nell’esordio stagionale del boulder mondiale, l’austriaco David Lama e la francese Juliette Danion hanno vinto il campionati europei del boulder. Per il giovane austriaco questo titolo continentale fa il bis con il campionato europeo della difficoltà vinto nel 2006. Gabriele Moroni, miglior italiano, è 7°.
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Juliette Danion (Fra)
Alex Messenger / BMC

Che David Lama fosse un fenomeno non è certo una novità. Il sedicenne austro-nepalese s’è presentato nelle competizioni mondiali solo l’anno scorso, e subito è stata rivoluzione. Nel 2006, infatti, Lama ha sconvolto tutti i parametri e i riferimenti della difficoltà vincendo 3 gare di Coppa del Mondo e conquistando il 2° posto nel circuito di Coppa, nonché il titolo europeo della specialità. Non contento, sempre nella scorsa stagione, s’è tolto lo sfizio di vincere anche l’unica tappa della World Cup Boulder a cui si è presentato. Ora è la volta di questo bis del titolo continentale anche nel boulder: un’accoppiata (meglio un’anomalia) quasi impensabile fino a due anni fa.

C’erano una volta le specialità del boulder e della difficoltà, verrebbe da dire. E c’era soprattutto la convinzione che il primato nel breve e intenso gioco del boulder non fosse compatibile con la vittoria nella corsa di lunga durata della difficoltà. C’era una volta, appunto. Perché, dallo scorso weekend, con la vittoria di David Lama nel campionato europeo del boulder a Birmingham, ormai sembra non esserci più regola fissa. Merito della straordinaria classe del giovanissimo austriaco o segno di un cambiamento più generale? Lasciamo perdere per ora questa domanda, e vediamo i fatti di Birmingham.

Lama ha vinto con un ruolino di marcia quasi da primato. Dopo le qualificazioni – superate al 3° posto con 4 top in 7 tentativi alle spalle di Daniel Dulac e Nalle Hukkataival e chiudendo, unico fra tutti i 57 atleti in gara, il problema n° 4 - già in semifinale l’austriaco ha preso la testa della corsa chiudendo tutti i problemi in 6 tentativi. Lo seguivano per l’ultimo turno, nell’ordine: la ventenne sorpresa russa Dmitry Sharafutdinov, l’eterno (39 anni!) e ormai leggendario russo Salavat Rakhmetov, il ceco (campione del mondo di difficoltà) Tomás Mrázek, il trentenne specialista francese Stephane Julien e il finlandese Nalle Hukkataival (già vincitore del boulder al Rock Master 2006). Al 7° posto, e fuori per un soffio dalla finale, ovvero per un tentativo in più su un top, troviamo invece il miglior azzurro: Gabriele Moroni che davvero è stato ad un passo dal giocarsi ancora il podio europeo come già aveva fatto, nel 2004 a Lecco, conquistando il 3° posto. Certo è stato un peccato, ma è altrettanto certo che una partenza di stagione così è più che incoraggiante… Come è molto positivo il 9° posto di Lucas Preti e, a ben vedere, anche l’11° di Mauro Calibani, il 16° di Christian Core e il 23° di Michele Caminati.


Ma veniamo al round finale a sei, che è vissuto tutto sulla lotta, al cardiopalma, tra uno scatenato Lama e il talentuoso ed indomito Hukkataival. Davvero una tiratissima partita, giocata fino all’ultimo boulder e vinta solo alla fine dall’austriaco con l’en plaine di top (4 in 8 tentativi) di cui i primi tre chiusi al primo giro! Da parte sua però il finlandese non s’è mai dato per vinto tanto che ha terminato la corsa anche lui con 4 top risolti (in 10 tentativi totali, due in più del rivale), costringendo così il fenomeno austriaco ad un corpo a corpo con il 4° e ultimo boulder per conquistare quel boulder che valeva il titolo e sul quale ha avuto la meglio solo dopo 5 tentativi e proprio allo scadere del tempo. Alle loro spalle mister Tomasz Mrazek, alias il campione del mondo della difficoltà, chiudeva al 3° posto (con 2 boulder in 2 tentativi), Sharafutdinov era 4° (con 2 boulder in 5 tentativi), Rakhmetov 5° (con 1 boulder in 1 tentativo) e Julien 6° (con 1 boulder in 4 tentativi).

Certamente più altalenante, invece, la gara femminile, con Juliette Danion che partiva “lenta” quasi a voler preparare il botto finale. Così il “facile” primo turno vedeva comandare la gara, con un incredibile score di 6 top chiusi al primo tentativo, un gruppetto di ben 6 capoliste composto da Abramchuk, Ansade, Sabine Bacher, Bezhko, Gros e Tarasova. Ma già dalla semifinale il gioco era destinato a cambiare con l’austriaca Sabine Bacher che, con un rush inaspettato, chiudeva tutti e 4 i blocchi in 5 tentativi e spareggiava la testa provvisoria della corsa precedendo, per il risultato delle qualificazioni, l’ucraina Olga Shalagina. Le seguivano in finale: Bezhko, Danion, Gros e Tarasova.

Tutto questo solo per arrivare al giro finale, con Juliette Danion che è l’unica a fare quel pieno di top (4 in 12 tentativi) che le vale il titolo europeo, davanti alla campionessa del mondo di boulder, l’ucraina Olga Shalaghina, che è seconda con 3 top. Per assegnare il terzo gradino del podio, invece, è servito lo spareggio tra la ventenne ucraina Olga Bezhko e la slovena Natalija Gros. Entrambe sono (incredibilmente) uscite dalla finale con 2 top in 2 tentativi e 3 zone in 3 tentativi, così per un tentativo in meno nei tre problemi chiusi in semifinale è la Bezhko che vince il bronzo. Mentre, sul versante “azzurro”, Jenny Lavarda è 17a, Claudia Battaglia 22a, Roberta Longo 29°, la (rientrante) Giammarco Giammarco è 34a e la (debuttante) Sara Morandi 39a.

Prima della chiusura non si può fare a meno di segnalare che, dalla finale e dai primi posti di questo campionato europeo, mancano all’appello nomi come quelli di Olga Bibik (10° a Birmingham) e di Kilian Fischhuber (23°), ovvero della vincitrice della Coppa del mondo boulder 2006 e del secondo classificato in gara maschile - mentre Jerome Meyer, vincitore della World Cup 2006 era assente. Come non si può fare a meno di notare il 12° posto di super atleti e specialisti come Daniel Dulac, ma anche la classifica di miti del boulder mondiale come i nostri Mauro Calibani (11°) e Christian Core (16°). Forse è il segno che sta cambiando qualcosa nel boulder mondiale?

Prima di rispondere sarebbe bene considerare che siamo solo all’inizio dei giochi e che la stagione in pratica deve ancora partire. Ma l’impressione, riprendendo il discorso fatto all’inizio per David Lama, è che qualcosa sta davvero cambiando. E che, per dirla con le parole di Mauro Calibani: “Ora, anche nel boulder come nella difficoltà, i primi 30 della classifica mondiale possono giocarsi i primi sei posti della finale e almeno i primi 10 atleti possono vincerla”. Senza contare i fenomeni alla Lama che, sempre secondo una felice espressione del Calibba è uno che: “gioca con la scalata…”. Ecco, l’avventura e il gioco del boulder è sicuramente sempre più duro e perciò, verrebbe da dire, sempre più appassionante e “insicuro”!

Il prossimo appuntamento con il Boulder mondiale è a Erlangen (GER) il 30-31 marzo prossimi con la prima tappa della Coppa del mondo di Boulder 2007.

Classifica maschile
1 David Lama AUT
2 Nalle Hukkataival FIN
3 Tomás Mrázek CZE
4 Dmitry Sharafutdinov RUS
5 Salavat Rakhmetov RUS
6 Stephane Julien FRA
7 Gabriele Moroni ITA
8 Mykhaylo Shalagin UKR
9 Lucas Preti ITA
10 Matthias Müller SUI
11 Mauro Calibani ITA
12 Daniel Dulac FRA
13 David Barrans GBR
14 Daniel Winkler SUI
15 Nicolas Badia FRA
16 Christian Core ITA
17 Stanislav Kleshnov UKR
18 Casper TenSijthoff NED
19 Loïc Gaidioz FRA
20 Magnus Midtboe NOR
21 Sebastien Jalmain FRA
22 Tomasz Oleksy POL
23 Michele Caminati ITA
23 Kilian Fischhuber AUT
23 Markus Hoppe GER
26 Andrew Earl GBR
27 Jorg Verhoeven NED
28 Rustam Gelmanov RUS
29 Blaz Rant SLO
29 Roman Vander Werf NED
31 Rok Klancnik SLO
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Classifica femminile
1 Juliette Danion FRA
2 Olga Shalagina UKR
3 Olga Bezhko UKR
4 Natalija Gros SLO
5 Tatiana Tarasova RUS
6 Sabine Bacher AUT
7 Yana Chereshneva RUS
8 Silvie Rajfova CZE
9 Emilie Abgrall FRA
10 Olga Bibik RUS
11 Yulia Abramchuk RUS
12 Chloé Graftiaux BEL
13 Maja Vidmar SLO
14 Ludovine Harmand FRA
15 Ksenia Alexeeva RUS
16 Maud Ansade FRA
17 Jenny Lavarda ITA
18 Alexandra Eyer SUI
19 Colette Ciret FRA
20 Svitlana Tuzhylina UKR
21 Anja Hodann SWE
22 Claudia Battaglia ITA
23 Angelica Lind SWE
24 Agata Wisniewska POL
25 Barbara Bacher AUT
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