Coppa Europa Speed: oro per Gian Luca Zodda in Polonia, argento per Luca Robbiati e Beatrice Colli

Si è disputata il 6 e 7 marzo a Lublin in Polonia la prima tappa della Coppa Europa Speed, vinta da Gian Luca Zodda e la tedesca Frankiska Ritter. Argento per Luca Robbiati e Beatrice Colli, bronzo per i polacchi Marcin Dzienski e Aleksandra Miroslaw.
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2. Luca Robbiati 1. Gian Luca Zodda 3. Marcin Dzienski, Coppa Europa Speed 2024, Lublin, Polonia
IFSC

Parte col botto per l’Italia la stagione agonistica della specialità Speed! All’Arena Widowiskowo di Lublin in Polonia i podi si tingono di tricolore: Gian Luca Zodda conquista un bellissimo oro e condivide il podio col compagno di squadra Luca Robbiati, caduto nello scontro con lui nella run finale e che merita a pieno titolo la medaglia d’argento. Bronzo per il velocista di casa Marcin Dzienski.

I due azzurri hanno saputo dimostrare in tutte le run la loro velocità e costanza, con tempi ottimi: Zodda agli ottavi con 5”26 supera il tedesco Linus Bader, ai quarti supera l’altro tedesco Leander Carmanns che cade, in semifinale supera l’austriaco Kevin Amon con 5”51 e in finale incontra Robbiati. Quest’ultimo a sua volta agli ottavi supera l’austriaco Knapp con 5”40, ai quarti supera di 3 centesimi (con 5”36) Erik Noya Cardona con una sfida al cardiopalma, in semifinale supera il polacco Dzienski con 5”21. Ludovico Fossali purtroppo si ferma agli ottavi, dove è costretto a cedere il passo all’austriaco Kevin Amon. L’altro azzurro Alessandro Boulos rimane invece fuori dalla fase finale, piazzandosi al 23° posto. Da sottolineare che Zodda ha stabilito per ben tre volte il suo personal best scendendo sotto i 5"30, mentre con soli 5”21 Robbiati ha stabilito il miglior tempo della gara.

Nella compagine femminile Beatrice Colli, che già dalle qualifiche aveva fatto registrare tempi notevoli, ha conquistato un preziosissimo argento dietro la tedesca Frankiska Ritter, precedendo la detentrice del record del mondo Aleksandra Miroslaw.

Una gara, quella di Colli, costellata di tempi fantastici: 6”92 (nei quarti contro la polacca Brozek), 6”91 (in semifinale contro la spagnola Martinez Vidal) e nella run finale 7”03, superato purtroppo dal 6”84 della tedesca. Giulia Randi si ferma agli ottavi, superata dall’agguerrita Martinez Vidal, nonostante un validissimo 7”37. Erica Piscopo agli ottavi precede di un centesimo l’ucraina Daria Tkachova e accede ai quarti, dove si trova ad affrontare la campionessa Miroslaw e viene superata. Rimane purtroppo fuori dalle 16 finaliste Agnese Fiorio, arrivata diciannovesima. Da segnalare non soltanto che Colli ha sfiorato ben due volte il suo record italiano, con 6"91 e 6"92, ma anche che la barriera dei 7 secondi è stata anche infranta due volte dalla tedesca Ritter e dalla spagnola Vidal. Diventano così 12 le atlete al mondo capaci di scendere sotto i 7": Miroslaw oltre 30 volte in gare ufficiali, le gemelle Kalucka, tre Indonesiane, due cinesi, l'americana Hunt. Beatrice Colli ci è riuscita 4 volte, ed altre 6 atlete nel mondo ci sono molto vicine con tempi fra 7" e 7"10. È possibile quindi che quest'anno serva il 7"10 femminile e il 5"15 maschile per una gara mondiale.

In ogni caso, si tratta di una partenza davvero fantastica per i velocisti azzurri, che fa ben sperare per le prossime tappe europee, ma anche per gli appuntamenti mondiali, nonché per le qualifiche olimpiche, dove i membri del team Elite proveranno il tutto per tutto per staccare altri biglietti per Parigi 2024, per condividere con Matteo Zurloni l’avventura a cinque cerchi.




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