Coppa del Mondo Lead 2012: vittoria di Mina Markovic e Sachi Amma
La tappa finale della Coppa del Mondo si è tenuta questa domenica 18 Novembre a Kranj, in Slovenia. Dopo le semifinali di sabato, la situazione per il titolo di vincitore della Coppa del Mondo di arrampicata lead del 2012 era ancora apertissima e solo una vittoria in quest'ultima tappa avrebbe assicurato il titoli, sia maschile che femminile.
Gli uomini sono stati i primi a competere, con una via gradata 8b+/8c e ricca di sequenze di blocco. Tutti gli occhi erano puntati su Sachi Amma e Ramon Julian Puigblanque, ma è stato l'austriaco Jakob Schubert (terz'ultimo a gareggiare) a catturare l'attenzione con un'inarrestabile salita che l'ha propulso a pochissime prese dal top, in una prestazione degna della sua vittoria ai Campionati del Mondo di quest'anno. Sachi Amma, nonostante un'indecisione iniziale, è riuscito a bissare il punto raggiunto dal norvegese Magnus Midtbø per poi tenere meglio la presa successiva prima dell'inesorabile volo che gli ha dato un provvisorio secondo posto.
L'ultimo ad uscire, Ramon Julian Puigblanque, ha rivisitato la via molto attentamente prima di cominciare, ben conscio di cosa fosse in palio. Dopo aver superato un primo movimento lungo con uno spettacolare dinamico sulla sedicesima presa (che aveva visto cadere il coreano Hyunbin Min), Ramon ha proseguito per poi retrocedere, indeciso sul da farsi. Ma proprio come a Parigi quest'anno, l'indecisione, e forse il nervosismo, si riveleranno fatali e il campione catalano cadrà di lì a poco, consegnando il titolo a Sachi Amma che diventa per la prima volta vincitore della Coppa del Mondo lead.
Siamo riusciti a parlare con Magnus Midtbø, che oggi è arrivato terzo.
Magnus, come ti è sembrata la via? Nessuno l'ha chiusa?
Sì, era veramente piena di blocchi. Personalmente trovo questo tipo di vie molto più divertenti da salire in una finale, non puoi risparmiarti, penso sia anche più interessante per il pubblico.
Sei soddisfatto della tua prestazione? Pensi che avresti potuto dare qualcosa di più?
Col senno di poi, è facile pensare che sarebbe potuta andare meglio, ma succede sempre. Mi sono fermato un attimo su quella presa verde, avrei dovuto prenderla e tirarmi su immediatamente. Avrei potuto fare di meglio ma avrei anche potuto fare di peggio.
Cosa puoi dirci del 2013? Hai programmi particolari per la prossima stagione?
Al momento sono veramente motivato, avevo cominciato bene a inizio stagione, le cose erano peggiorate poco prima di Parigi, ma ultimamente sono migliorate di nuovo, vorrei quasi che ci fossero un altro paio di tappe. Comincerò ad allenarmi di nuovo verso fine aprile o inizio maggio.
Cosa pensi sia successo a Ramon?
Penso fosse molto nervoso, perché sapeva che c'era in ballo il titolo e che era primo in classifica. È stato un po' come a Parigi, quando si era un po' perso lungo la via, trovo strano che non abbia imparato da quell'errore. È successa un po' la stessa cosa, è andato su, poi giù. Quando la finale è così difficile, non puoi fare errori devi darci dentro e basta.
Immagino che sia necessario rischiare, che non si possa essere sempre prudenti...
Esattamente, proprio così.
Per le ragazze, diverse atlete sono capitolate alla ventottesima presa, un'uscita da un tetto che richiedeva avambracci ancora in buono stato e un appoggio sinistro non troppo ovvio. Maja Vidmar, ormai al suo decimo anno nel circuito, ha superato quella sezione senza problemi, arrivando ad un difficile allungo laterale verso uno svaso. La giovanissima giapponese Momoka Oda raggiungerà lo stesso punto e così farà Mina Markovic, terz'ultima ad uscire, piazzandosi in testa in virtù del risultato della semifinale. Dinara Fakhritdinova, una delle due atlete a chiudere la semifinale, cadrà invece abbastanza in basso per un errore, sprecando un'ottima occasione per un secondo podio in questa stagione. L'ultima ad uscire è stata Jain Kim. Arrampicando con eleganza e controllo, la coreana è arrivata all'enorme volume che rappresentava il secondo passaggio chiave della via. Ma proprio quando si è trovata ad una sola presa dall'eguagliare il risultato di Mina Markovic Jain è caduta durante il fatidico allungo, finendo quarta dietro Mina, Momoka Oda e Maja Vidmar.
Molto gentilmente, Mina si è seduta con noi per scambiare due parole.
Mina, cosa puoi dirci riguardo alla gara di oggi?
Oggi mi sentivo molto preparata, e durante la gara ne ero conscia. Ma sapevo bene che anche Jain era in ottima forma. A dire il vero, non ho pensato molto al fatto di vincere o meno, ma volevo solo concentrarmi su ciò che dipendeva da me, ovvero la mia prestazione. Sapevo che se non avessi fatto del mio meglio, le cose non sarebbero andate bene perché siamo tutte molto preparate. Ed è stata dura, c'era molta tensione, immagino si sia visto anche con Maja oltre che con Jain.
Come è stato tornare non solo in Europa, ma proprio nel tuo paese, dopo le tappe in America e in Asia?
Mi sono trovata molto bene in Asia, durante tutto il periodo. Ma tornare a casa è sempre bello, puoi rivedere gli amici, allenarti nella tua palestra abituale, rilassarti, avere più tempo per allenarsi.
Il fatto di essere la campionessa in carica dal 2011 ha reso le gare di questa stagione più facili o più difficili da punto di vista psicologico?
Non saprei, non so dire se sia stato più o meno difficile ma è stato sicuramente diverso. Quest'anno Jain ed io eravamo presenti a tutte le gare. Credo di essere stata più costante, ma fino ad oggi lei aveva un primo posto in più. Ma la maggior difficoltà era forse l'infortunio che ho avuto al dito, il sapere che per un po' di gare non ero più allo stesso livello di inizio stagione.
Oggi hai vinto proprio tutto: la tappa, la classifica generale di lead e della combinata. Come ti senti alla fine della stagione?
È stato davvero un finale perfetto per la mia stagione. La combinata, a dire il vero, l'avevo già vinta prima della tappa di Kranj, ma non le altre. La gara è stata molto dura ma sono molto felice di come sia finita.
(nei prossimi giorni pubblicheremo il resto dell'intervista con Mina)
Per Mina Markovic, il 2012 ha significato infatti un en plein straordinario dato che la vediamo portarsi a casa la terza vittoria di tappa della stagione, il primo posto nella classifica lead e anche primo nella classifica combinata (grazie ad un quarto posto nella Coppa del Mondo di boulder). Non meno impressionante è il palmarès di Jain Kim, che pure vanta tre vittorie di tappa ed un secondo posto sia per lead che per la combinata, proprio dietro a Mina, oltre che un secondo posto per lead e primo in combinata ai Campionati del Mondo. A parte questo, il 2012 ha visto un buon ritorno da parte di Johanna Ernst (terza in classifica lead e ai Campionati), due nuove atlete guadagnarsi una vittoria di tappa (Momoka Oda e Hélène Janicot) ed un ottimo finale di stagione per la veterana Maja Vidmar che aveva sofferto alcuni infortuni.
Per gli uomini, come abbiamo già visto il nuovo vincitore della Coppa del Mondo è Sachi Amma, mentre il titolo combinato di tutte le specialità va a Jakob Schubert.
Classifica nona e ultima tappa di Coppa del Mondo Lead, Kranj, Slovenia – Uomini
1. Jakob Schubert (AUT) 43+
2. Sachi Amma (JPN) 34
3. Magnus Midtbø (NOR) 33+
Classifica nona e ultima tappa di Coppa del Mondo Lead, Kranj, Slovenia – Donne
1. Mina Markovic (SLO) 37+ (39+ in semifinale)
2. Momoka Oda (JPN) 37+ (38+ in semifinale)
3. Maja Vidmar (SLO) 33+ (37 in semifinale)
Classifica generale di Coppa del Mondo Lead 2012 – Uomini
1. Sachi Amma (JPN) 600
2. Ramon Julian Puigblanque (ESP) 568
3. Jakob Schuber (AUT) 538
Classifica generale di Coppa del Mondo Lead 2012 – Donne
1. Mina Markovic (SLO) 675
2. Jain Kim (KOR) 617
3. Johanna Ernst (AUT) 522
Classifica generale multidisciplina 2012 – Uomini
1. Jakob Schubert (AUT) 737
2. Sean McColl (CAN) 681
3. Sachi Amma (JPN) 499
Classifica generale multidisciplina 2012 – Donne
1. Mina Markovic (SLO) 764
2. Jain Kim (KOR) 631
3. Akiyo Noguchi (JPN) 590