Coppa del Mondo Boulder Bressanone: Grossman, Gibert, Flohé e McArthur i primi dopo le Qualifiche

Coppa del Mondo Boulder Bressanone: i primi dopo le Qualifiche sono Natalia Grossman, Fanny Gibert, Yannick Flohé e Hamish McArthur. Domani la semifinale femminile alle ore 11, la finale femminile alle ore 20.
1 / 1
Coppa del Mondo Boulder Bressanone: Grossman, Gibert, Flohé e McArthur i primi dopo le Qualifiche
Newspower

Il copione, almeno in parte, era già scritto. Oggi, con la regia di AVS e FASI, prima giornata in parete al Vertikale Climbing Stadium di Bressanone per la Coppa del Mondo Boulder, con la qualifica femminile a decidere le migliori 20 del lotto che domani avranno accesso alla semifinale.

Natalia Grossman (USA) è stata la prima ad entrare in scena (Gruppo A) e ci è uscita subito. Ha centrato il top al primo tentativo con una semplicità disarmante, regalando un sorriso ai tanti applausi del pubblico, anche dei ragazzini delle scuole brissinesi accorsi in massa. 5 top al primo tentativo, ed è stata l’unica. Evidentemente soddisfatta la Grossman: “Oggi mi sono divertita molto, i boulder erano davvero ben fatti. È la mia prima volta qui a Bressanone, in Italia sono stata solo ad Arco. I boulder erano particolari ma belli, sono entrata convinta di me stessa e forte della mia forma. Vedremo come andrà domani, forse arriverà la quarta vittoria consecutiva, speriamo!” Assenti dell’ultimo momento la connazionale Brooke Raboutou, seconda in classifica di Coppa, e la francese (padre torinese) Oriane Bertone, terza.

Poi la scena se l’è presa un’altra francese, Fanny Gibert, 5 top anche per lei ma con un tentativo in più rispetto all’americana, comunque molto determinata e performante, la migliore del Gruppo B. Sorpresa, anche se parziale, per la tedesca Hannah Meul e per la cinese Zhilu Luo, seconde nei rispettivi gruppi e brave a mettersi dietro la coreana Chaehyun Seo e la nipponica Serika Okawachi.

Per le azzurre la qualifica ha confermato il buono stato di forma della ligure Camilla Moroni, autrice di 4 top e finita 15.a, e dunque domani la vedremo al via della semifinale. “Forse potevo fare meglio - ha detto la Moroni - soprattutto nel blocco 3 dove non sono riuscita a salire, l’approccio migliore sembrava quello che ho provato all’ultimo, era un po’ da capire e la méthode più congeniale a me l’ho trovata solo all’ultimo tentativo, ma era troppo tardi. Nel complesso credo sia andata abbastanza bene. Io mi sento comunque bene, un po’ nervosa questa mattina, sapevo che era un turno difficile perché ho visto le iscritte. La palestra è molto bella, le pareti hanno belle inclinazioni; anche la zona di riscaldamento è ottima per gli atleti. E poi siamo in casa, e nel 2019 qui ero riuscita ad arrivare seconda al Campionato Europeo giovanile”.

Fino a metà qualifica era nelle 20 anche la cuneese Giorgia Tesio (21.a), out dalla semifinale anche le altre azzurre, come era prevedibile visto l’alto livello delle atlete in gara: Laura Rogora (25.a), Federica Papetti (41.a), Irina Daziano (45.a), Giulia Medici (49.a), Francesca Matuella (61.a), Miriam Fogu (61.a) e Beatrice Colli (65.a).

MASCHILE
La carica dei 101 e i Flohé e McArthur che non ti aspetti! Il tedesco Yannick Flohé, nella qualifica con 101 atleti di 34 nazioni, ha “piegato” il secondo della Coppa del Mondo di boulder Kokoro Fujii. Ma al vertice anche Hamish McArthur, capace di mettersi dietro l’altro giapponese e capoclassifica di Coppa Ogata. È successo questo pomeriggio al Vertikale Climbing Stadium di Bressanone. Nel pomeriggio tribuna stracolma e grande tifo. Era molto atteso l’altoatesino delle FFOO Michael Piccolruaz, ma non tutto è andato come gli appassionati si attendevano.

Due i gruppi di qualifica, con tutti i migliori ad aggredire i boulder per primi. Giapponesi scatenati pronti a ribadire la propria superiorità in CdM; Fujii era già pronto a festeggiare il successo insieme al connazionale Yoshiyuki Ogata, leader di Coppa, finchè Flohé non ha chiuso i suoi cinque boulder con 5 top in successione, ma soprattutto sul primo “problema” ha chiuso la partita con un solo tentativo. Il giapponese invece prima di fare top ha impiegato 8 tentativi. Poi un capovolgimento della classifica rivista dai giudici, con il britannico McArthur balzato al vertice del suo gruppo. Dunque qualifiche dominate da Flohé e McArthur, con i giapponesi secondi.

“È stata una competizione molto dura - ha detto a fine gara Flohé - ogni boulder aveva la sua difficoltà, sono riuscito a raggiungere tutti i top, anche velocemente, quindi sono soddisfatto. C’è stata una grande differenza oggi: di solito iniziamo con un primo boulder molto tecnico, di tipo “slab”, questa volta no, era un boulder “steep”. Sono riuscito a “flasharlo” ed è importante iniziare bene con il primo boulder, dopodiché devi solo mantenere quel flow. Alle semifinali sarà tutto da rifare, speriamo di continuare così e di riuscire ad entrare in finale, mi farebbe molto piacere”.

Anche l’austriaco Jakob Schubert ha rischiato di compromettere la giornata con un ostico, per lui, quinto boulder dopo quattro top infilati con sicurezza. Al Vertikale Climbing Stadium ha chiuso terzo nel suo gruppo mettendosi in tasca la qualifica. Terzo anche il coreano Dohyun Lee, partito 11°.

Sostenuto a gran voce Michael Piccolruaz. È partito a razzo centrando il top al primo tentativo, un boulder difficile e ostico per molti. Poi ha sbagliato l’approccio al secondo, si è rifatto al terzo con un altro top, dopodichè tanti tentativi e solo “zone” senza top. Così il gardenese è scivolato oltre il limite dei primi venti (38°) e non lo vedremo in semifinale domenica: “Purtroppo non è andata come volevo, sono partito molto bene sul primo blocco. Al secondo ho patito il movimento, era un blocco facile e dovevo farlo. Probabilmente da lì è cambiata la gara. Il terzo era molto facile, il quarto molto fisico e non è il mio stile. E anche la placca del quinto avrei dovuto farla. È un peccato, volevo scalare di fronte al pubblico di casa anche in semifinale.” Gli altri italiani hanno lottato da leoni, ma la concorrenza era enorme. Michele Bono ha concluso al 47° posto, Marcello Bombardi al 51° e Pietro Vidi al 65°.

Domani mattina lo spettacolo riprende con le gare femminili, domenica con quelle maschili, sempre orchestrate da AVS sotto l’egida della FASI.

Qualifiche femminili
1 Grossman Natalia Usa; 1 Gibert Fanny Fra; 3 Meul Hannah Ger; 3 Luo Zhilu Chn; 5 Seo Chaehyun Kor; 5 Okawachi Serika Jpn; 7 Gejo Stasa Srb; 7 Sterrer Franziska Aut; 7 Pilz Jessica Aut; 10 Ito Futaba Jpn

Qualifiche maschili
1 Yannick Flohé GER; 1 Hamish McArthur GBR; 3 Kokoro Fujii JPN; 3 Yoshiyuki Ogata JPN; 5 Jakob Schubert AUT; 5 Dohyun Lee KOR; 7 Mathieu Ternant FRA; 7 Maximillian Milne GBR; 9 Tomoa Narasaki JPN; 9 Rei Kawamata JPN

Info: www.suedtirol-climbing.it.




News correlate
Ultime news


Expo / News


Expo / Prodotti
Scarponi alpinismo AKU Aurai DFS GTX
Scarpone per alpinismo in alta quota e arrampicata su ghiaccio.
Imbracatura leggera da alpinismo e scialpinismo Singing Rock Serac
Imbracatura estremamente leggera per scialpinismo, alpinismo e tour su ghiacciaio.
HDry - Ferrino X-Dry 15+3
Ferrino X-Dry 15+3 è uno zaino da trail running. Grazie alla membrana HDry, lo zaino è completamente impermeabile.
Petzl Rocha - mochettone a ghiera
Moschettone con ghiera a vite, ultracompatto e ultraleggero con forma a pera
Scarpone alpinismo Mountain Ribelle Tech 2.0 HD
Scarpone ultraleggero, veloce per alpinismo tecnico.
Rampone a 10 punte CAMP Ascent
Rampone a 10 punte in acciaio per alpinismo classico.
Vedi i prodotti