Video arrampicata: Nina Caprez su To Bolt Or Not To Be a Smith Rock
Certe vie hanno segnato la storia dell’arrampicata sportiva. Una di queste è indubbiamente To Bolt Or Not To Be, il capolavoro di tecnica e resistenza a Smith Rock liberato dopo 10 giorni di tentativi dal francese Jean-Baptiste Tribout nel 1986, all’epoca la via più difficile degli USA ed una delle più difficili al mondo.
Il nome della via - un gioco di parole sulla celebre frase di Shakespeare "to be or not to be", ovvero "essere o non essere" che si potrebbe tradurre in "spittare o lasciar stare" - era una forte provocazione. In quel momento l’uso dello spit infatti era ancora molto dibattuto e, soprattutto negli USA, l’idea di spittare una via dall’alto come fece il fortissimo local Alan Watts andava contro l’etica arrampicatoria.
Bene, con il suo arrivo il 25enne francese Jean-Baptiste Tribout ha dato una scossa non indifferente all’arrampicata sportiva statunitense, anche perché la via spittata da Watts nel 1984 è rimasto un vero test, ripetuto da pochi nonostante il fatto che sia sotto gli occhi di tutti e ormai un grado che non rappresenta più il limite attuale. A riuscirci di recente è stata la svizzera Nina Caprez che, dopo dei tentativi andati a vuoto lo scorso ottobre, in un giorno di grazia è riuscita a "ballare come mi era capitato soltanto di rado su una via."
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