Via Del Risveglio sulla Parete Rossa di Catteissard, di Ivo Ferrari
Ivo Ferrari e il viaggio sulle più belle vie e parete d'arrampicata d'Italia. Questa tappa l'ha portato in Piemonte sulla via Del Risveglio (240 m, 6b max, 5c obbl.) aperta da Gian Carlo Grassi, Danilo Galante e Roberto Bonelli il 5 Maggio del 1974 sulla Parete Rossa di Catteissard, in Valle di Susa.
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La via Del Risveglio (240 m, 6b max, 5c obbl.) aperta da Gian Carlo Grassi, Danilo Galante e Roberto Bonelli il 5 Maggio del 1974 sulla Parete Rossa di Catteissard, in Valle di Susa.
archivio Ivo Ferrari
Che strano, ci sono un sacco di bellissimi posti da visitare e linee fantastiche da percorrere e creare, la fortuna vuole che mi sia messo in testa di salirne un bel po', di tutti i gusti. Ho creato un elenco con vie che vanno dai cento metri fino a superare il chilometro, su ogni tipo di terreno, dal granito alla dolomia, dal calcare alla quarzine... mi interessa tutto, e questo senza avere una ricetta scritta da un dottore o un compito accademico da portare a qualche selezione, è una Voglia nata per gioco … mi sono innamorato anche di certe linee che non sono proprio "sane", un amore completo! Sicuramente il desiderio non verrà mai esaudito, ma poco importa, io aggiorno la lista ad ogni salita "riuscita", cerco di scalare in libera non disdegnando l'artificiale, rinvio spit e scalo a chiodi, inserisco friends e vado lungo. Seleziono le salite senza un precisa logica, come fossero tutte di cioccolato ed io sono golosissimo di nutella! Per fare ciò ho chiesto anche un aiuto, e devo ringraziare la CAMP che ha deciso di farmi usare e provare il suo ottimo materiale. Gli Amici poi, sono l’altro capo delle mie idee, e poi c’è la tastiera e la macchina fotografica per poter condividerle con voi. Buone scalate a tutti!
DUECENTO METRI DI DIVERTIMENTO
Esistono le mezze stagioni, quelle del tempo incerto, quelle della poca voglia di “giornate piene”, quelle della ricerca del “semplice” gesto. Sicuramente una parete adatta alla voglia di “avventura” senza dover camminare ore con zaini spacca schiena c’è stata indicata da Alessandro Gogna nel suo ormai introvabile libro: La Parete Rossa di Catteissard, in Valle di Susa (Cento nuovi mattini, Alessandro Gogna, Zanichelli ndr).
La voglia di andare a metterci le mani coinvolge Silvano che passa a prendermi in piena notte. Direzione Piemonte. Dormo l’intero viaggio, Sogno l’intero viaggio e, come per incanto, ci ritroviamo a parcheggiare l’auto ai bordi di un piccolo prato, lo sguardo cerca roccia, ma niente, solo piante dai profumi intensi, vecchie case abbandonate e prati verdeggianti. La parete si nasconde, si lascia desiderare quanto basta per essere desiderata, camminiamo lungo un comodo sentiero, meraviglioso posto, sembra quasi un “mondo a parte”, nessun rumore, nessuno in giro.
Poi, come speravamo, la Parete appare in tutta la sua bellezza, il Sole illumina i suoi colorati duecento metri. La "nostra" idea è la classica della parete, la via Del Risveglio, aperta da Gian Carlo Grassi, Danilo Galante e Roberto Bonelli il 5 Maggio del 1974. Mentre ci avviciniamo, non riesco a distogliere lo sguardo, è affascinante, isolata, la linea del 1974 sale, evidente, in centro parete, lungo una serie di fessure da collegare con esposti traversi... mi piace!
Giunti alla base un evidente linea di spit corre verso l’alto indicandoci la linea, mi preparo velocemente, ho voglia di arrampicare, sono elettrizzato, qualche pensiero rimane nella mia testa riguardo la riattrezzatura della via, sicuramente prima il livello richiesto sarebbe stato ben differente... Ma io voglio arrampicare e mi divertirò comunque!
Mi alzo impacciato, ogni volta che salgo una linea su roccia che non conosco, il primo tiro è sempre il più teso, la mia lentezza nell’apprendimento mi obbliga a “conoscere” e “conoscermi” lungo i primi metri. La roccia all’apparenza delicata, si dimostra solida e simile a molte scalate Dolomitiche, mentre recupero il compagno mi diverto a cercare le protezioni delle vie moderne che salgono poco distanti dalla “classica”.
Più salgo, più gli avambracci tirano e si gonfiano, una scalata libera fantastica, una “vecchia” linea aperta per l’arrampicata del domani... che arrampicatori formidabili, gente forte nelle braccia e nella testa... Un “breve” capolavoro adatto alle mezze stagioni .
Dopo lunghezze da antologia usciamo sul pianoro sommitale, siamo in Val di Susa, ma piante e arbusti mi ricordano la macchia mediterranea. Una stretta di mano e ritorniamo velocemente a recuperare gli zaini alla base, dove incontriamo un'altra cordata intenta a partire. E' presto, talmente presto che alcune ore dopo ci ritroviamo a salire un'altra via del libro introvabile, l’Antimedale sopra casa...
di Ivo Ferrari
IVO FERRARI 2013
14/05/2013 - Sete d'Oriente al Castello Provenzale
17.04.2013 - Ho sentito le sirene cantare (Monte Gallo, Sicilia)
12/04/2013 - Sperlonga, l'arrampicata tra memoria e bellezza
04/04/2013 - La via Annamaria sulla Pala del Cammello
25/03/2013 - Grazie Heinz (Grill)
03/01/2013 - Hellzapoppin', viaggio a ritroso nella storia dell'arrampicata
DUECENTO METRI DI DIVERTIMENTO
Esistono le mezze stagioni, quelle del tempo incerto, quelle della poca voglia di “giornate piene”, quelle della ricerca del “semplice” gesto. Sicuramente una parete adatta alla voglia di “avventura” senza dover camminare ore con zaini spacca schiena c’è stata indicata da Alessandro Gogna nel suo ormai introvabile libro: La Parete Rossa di Catteissard, in Valle di Susa (Cento nuovi mattini, Alessandro Gogna, Zanichelli ndr).
La voglia di andare a metterci le mani coinvolge Silvano che passa a prendermi in piena notte. Direzione Piemonte. Dormo l’intero viaggio, Sogno l’intero viaggio e, come per incanto, ci ritroviamo a parcheggiare l’auto ai bordi di un piccolo prato, lo sguardo cerca roccia, ma niente, solo piante dai profumi intensi, vecchie case abbandonate e prati verdeggianti. La parete si nasconde, si lascia desiderare quanto basta per essere desiderata, camminiamo lungo un comodo sentiero, meraviglioso posto, sembra quasi un “mondo a parte”, nessun rumore, nessuno in giro.
Poi, come speravamo, la Parete appare in tutta la sua bellezza, il Sole illumina i suoi colorati duecento metri. La "nostra" idea è la classica della parete, la via Del Risveglio, aperta da Gian Carlo Grassi, Danilo Galante e Roberto Bonelli il 5 Maggio del 1974. Mentre ci avviciniamo, non riesco a distogliere lo sguardo, è affascinante, isolata, la linea del 1974 sale, evidente, in centro parete, lungo una serie di fessure da collegare con esposti traversi... mi piace!
Giunti alla base un evidente linea di spit corre verso l’alto indicandoci la linea, mi preparo velocemente, ho voglia di arrampicare, sono elettrizzato, qualche pensiero rimane nella mia testa riguardo la riattrezzatura della via, sicuramente prima il livello richiesto sarebbe stato ben differente... Ma io voglio arrampicare e mi divertirò comunque!
Mi alzo impacciato, ogni volta che salgo una linea su roccia che non conosco, il primo tiro è sempre il più teso, la mia lentezza nell’apprendimento mi obbliga a “conoscere” e “conoscermi” lungo i primi metri. La roccia all’apparenza delicata, si dimostra solida e simile a molte scalate Dolomitiche, mentre recupero il compagno mi diverto a cercare le protezioni delle vie moderne che salgono poco distanti dalla “classica”.
Più salgo, più gli avambracci tirano e si gonfiano, una scalata libera fantastica, una “vecchia” linea aperta per l’arrampicata del domani... che arrampicatori formidabili, gente forte nelle braccia e nella testa... Un “breve” capolavoro adatto alle mezze stagioni .
Dopo lunghezze da antologia usciamo sul pianoro sommitale, siamo in Val di Susa, ma piante e arbusti mi ricordano la macchia mediterranea. Una stretta di mano e ritorniamo velocemente a recuperare gli zaini alla base, dove incontriamo un'altra cordata intenta a partire. E' presto, talmente presto che alcune ore dopo ci ritroviamo a salire un'altra via del libro introvabile, l’Antimedale sopra casa...
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IVO FERRARI 2013
14/05/2013 - Sete d'Oriente al Castello Provenzale
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