Valle del Sarca e la nuova via d'arrampicata Via Obliquando
Da qualche tempo eravamo in cerca di una parete per chiodare una via dal basso. Ogni volta che scendevamo in Valle del Sarca per andare ad arrampicare guardavamo la fascia rocciosa sovrastante al paese di Vezzano, discutendo su possibili linee e chiedendoci se fossero presenti delle vie lungo la parete.
Sfruttando una “domenica di riposo” siamo andati a vederla da vicino, constatando che la linea da noi decisa era purtroppo già occupata. Siamo stati allora costretti ad attaccare più a sinistra, dubbiosi su come superare i grandi strapiombi a metà parete, abbiamo deciso di provare comunque a salire e poi vedere come agire.
I primi due tiri sono passati velocemente, con soste comode e su difficoltà accettabili. Le prime difficoltà sono arrivate nella parte centrale della parete, dove per evitare gli strapiombi abbiamo deciso di optare per dei fantastici traversi, che per quanto odiosi e sicuramente più impegnativi di una salita in verticale, hanno il pregio di farti assaporare una tanto rara quanto spettacolare sensazione di vuoto e farti maledire il momento in cui hai deciso di partire per aprire il tiro.
Per fortuna, grazie alla tecnologia all’ultimo grido (cunei di legno) ingegnerizzati da Nicola, ai profumi emessi in sosta da Alessandro e ai famosi incitamenti di Elio, non c’è stato modo di annoiarsi durante la salita. Anzi, sicuramente un’esperienza fantastica che è riuscita a legarci ancora di più come gruppo di amici. Ci sono volute più giornate per concludere la via anche a causa dell’arrivo dell’inverno.
Un grande ringraziamento alla SAT di Ravina per averci dato un contributo per i materiali da chiodatura.
di Simone Navarini
SCHEDA: Via Obliquando, Valle del Sarca