Totem Pole Tasmania, via originale salita in libera

Doug McConnell e Dean Rollins, lo scorso gennaio, hanno salito in libera tutti i tiri della prima via aperta sul Totem Pole in Tasmania.

Le notizie dall'altro capo del mondo a volte ci mettono un po' ad arrivare fino al vecchio continente: lo scorso gennaio la via originale che sale uno dei pilastri più famosi dell'Australia, il Totem Pole lungo la costa sud est della Tasmania, è finalmente stata salita in libera da Doug McConnell and Dean Rollins. Dopo uno sforzo durato quasi 9 mesi i due climbers locali sono riusciti a liberare tutti i tiri di questa fantastica via, salita per la prima volta nel 1968 con l'aiuto dell' artificiale da John Ewbank and Allan Keller in 1968.

La via di tre tiri è ora stata gradata 27, circa 7c (ma da autoproteggere), e i due arrampicatori sono i primi a dire che il loro stile di salita lascia molti spazi di miglioramento: Doug e Dean erano riusciti a liberare i tre tiri in giorni diversi. Secondo loro, poi, i tiri 2 e 3 possono essere saliti in un'unica lunghezza. Quindi la sfida rimane ancora aperta, coloro che aspirano a salire la via in un'unica “corsa" devono sapere che la linea è protetta da nuts e friends non facili da piazzare, che le protezioni sono distanti e che sicuramente l'arrampicata non è regalata per quel grado.

Totem Pole
Il Totem Pole, anche conosciuto semplicemente come the Tote, è uno dei tre strabilianti pilastri di dolorite a picco sul mare della costa sud orientale della Tasmania, al largo dell'Australia. E' stato salito per la prima volta nel 1968 da John Ewbank e Allan Keller con l'uso dell'arrampicata artificiale. Nel 1995 invece è stato salito per la prima volta in libera da Simon Mentz e Steve Monks lungo la via chiamata, ovviamente, The Free Route. L'arrampicata sul pilastro è sempre legata ad una grande avventura che rende la salita memorabile: dopo un avvicinamento di due ore bisogna calarsi in doppia fino al livello del mare, poi “pendolare” verso il pilastro ed afferrare dei chiodi per raggiungere la cengia da dove partono le vie. Una volta in cima si riacquista nuovamente la “terra” con un traverso alla tirolese utilizzando le corde usate per le doppie.
Nel 1998 l'arrampicatore inglese Paul Pritchard è quasi deceduto sul Pole ed in seguito alle sue ferite è rimasto parzialmente paralizzato. La sua storia è stata raccontata nel suo pluripremiato libro "Totem Pole" (Vivalda Editori).

>> Portfolio storico Totem Pole sul sito di Simon Carter.





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