Thomas Huber e le Tre Cime di Lavaredo in… jump
Di solito quando si pensa agli Huber e alle Tre Cime si pensa ad Alexander. Alla sua Bellavista sulla Cima Ovest aperta in inverno e poi seguita dalla libera in estate, a Pan Aroma di nuovo sulla Ovest, alla solitaria della mitica Hasse Brandler. Invece adesso tocca al suo fratello maggiore ad essere protagonista. Tocca a Thomas appunto, che dopo tre anni di tentativi lo scorso 15 agosto è finalmente riuscito a realizzare un suo vecchio sogno, la salita di tutte le Tre Cime seguita dal salto dalla vetta con paracadute.
Questa la successione delle salite e dei salti: partenza alle 22.30 sulla Ovest sulla via Alpenliebe (9) in cordata con Peter Anzenberger. Tutto fila liscio fino al 10° tiro, quando Thomas rimane a secco... delle pile della frontale. Senza speranza di raggiungere la sosta cade nel buio della notte. Durante il secondo tentativo gli si rompe una presa (altro volo), poi al terzo finalmente la rotpunkt e la via si “apre” per i restanti 8 tiri. I due raggiungono la cima alle 04.00 e con la prima luce saltano giù per lo spigolo degli Scoiattoli, che alla velocità B.A.S.E. Jump significa 5 secondi di volo libero...
Alle 07.00 tocca alla famosa Phantom der Zinne (9+) sulla Cima Grande, affrontata assieme al fratello Alexander. La salita procede senza intoppi, anche se per Thomas cominciano a farsi sentire i primi segni di sonnolenza… prontamente allontanati da altri tre Basejumper che tuonano giù sopra le loro teste! Alle 14.00 i fratelli arrivano in cima, e il salto viene effettuato più in basso, dalla grande cengia. 8 secondi di volo a picco nell'aria...
L'avventura di Thomas continua sulla Cima Piccola, dove partendo alle 15.30 sale, questa volta con Martin Kopfsguter, la via Ötzi trifft Yeti (8+). Thomas lotta contro la stanchezza, viene svegliato varie volte in sosta dal suo compagno, ma alle 19.30 raggiunge la cima.
Cosa aggiungere ancora? In estrema sintesi Thomas ha salito circa 1500m di dislivello divisi in 48 tiri inframmezzati da due B.A.S.E. jump. Tanto? Poco? Chi lo sa... Ma come lui stesso dice era proprio questo il suo “traguardo”. Poi, rivivendo quel momento aggiunge: “Per un attimo mi sento in un mondo a me esterno... una lunga storia piena di emozioni, con alti e bassi, finisce bene, finisce adesso."
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