Terra di Mezzo: nuova via al Caporal per Valerio Folco e Cristina Gaggini
10/05 Nuova via per Valerio Folco e Cristiana Gaggini sul Caporal in Valle dell'Orco.
Nuova via per Valerio Folco e Cristiana Gaggini sul Caporal in Valle dell'Orco. 'Terra di Mezzo', questo il nome della nuovo itinerario aperto dai due nei primi giorni di ottobre, naturalmente parla la lingua dell'artificiale moderno a cui Valerio e Cristina dedicano buona parte della loro passione verticale. La linea sale lo Scudo del Caporal a sinistra della classica "Quel Nuovo Mattino" per poi incrociarla sulla seconda sosta, mentre per raggiungere la cima s'innesta sugli ultimi due tiri di Aerospike. L'arrampicata, oltre all'artificiale, presenta anche "alcuni tratti in libera in puro stile Valle dell'Orco". Uno stile Doc e una Valle molto amata e frequentata da Valerio Folco visto che questa è la sua quinta via nuova su queste pareti simbolo del "Nuovo mattino". TERRA DI MEZZO, Caporal testo di Valerio Folco Per chi conosce bene la vasta e profonda sub-creazione di John Ronald Reuel Tolkien (quello che ha scritto il Signore degli Anelli nda), sa che la Terra di Mezzo è il perno attorno al quale ruota tutta la mitologia e le avventure Fantasy scritte dal professore di Oxford. L'arrampicata artificiale gioca per me un ruolo simile; attorno ad essa ruota oramai da anni il mio interesse per il mondo verticale. Mai come in questa occasione mi sono trovato nella situazione di non sapere; rimanevo a lungo fermo sulle staffe a guardare la roccia attorno a me e a studiare quale potesse essere quell'unica possibilità per andare avanti e così, metro dopo metro, si sono "creati" i passaggi che ho poi legato assieme come si fa con i capitoli di un buon libro. Abbiamo scelto questo nome per il senso estetico e la purezza che ci ha tramandato Tolkien con i suoi libri e perché ci sentiamo probabilmente più vicini al suo mondo che al nostro. Terra di Mezzo sale sullo scudo del Caporal a sinistra di "Quel Nuovo Mattino" per poi incrociarla di nuovo alla seconda sosta. Quest'anno il brutto tempo non da tregua. Siamo riusciti a fare tre tiri e poi siamo scappati per l'arrivo della depressione "Boris" che ci ha tenuti a casa per una settimana; un fronte freddo con nevicate fino a 1500 metri (alla faccia dell'effetto serra!). L'arrampicata non è banale. Il primo tiro era già stato salito dal Nuovo Mattino. Dopo aver piazzato il friend numero 6 alla base del fessurone, devi correre verso il bordo in alto senza esitazioni e senza guardare giù... Sul secondo tiro si sale una scaglia che va trattata con dolcezza seguita da una sezione su 10 pecker consecutivi. Il terzo tiro parte con una sezione in libera molto bella per finire su un muretto verticale dove gli heads vanno messi bene altrimenti si rischia di sbattere sulla cengia sottostante. L'ultimo tiro è faticoso, tecnico e impegnativo. Alcuni passaggi su hooks sono "blind" (senti il piazzamento con le dita ma non vedi come lavora il gancio...) e alcune "bad falls" sono in agguato lungo il tiro. Per raggiungere la sommità del Caporal bisogna salire gli ultimi due tiri di Aerospike (A2). Soste a spit da 10 e calate lungo la via. Nel complesso Terra di Mezzo è una bella linea, divertente e naturale, mai veramente pericolosa, e con alcuni tratti in libera in puro stile valle dell'Orco. TdM è forse la via più abbordabile tra le mie altre 4 linee di artificiale aperte su queste pareti. E' stata aperta da Cristina Gaggini e Valerio Folco nei primi giorni di ottobre 2005, in 4 giorni di arrampicata e altrettante cene con buon vino, nelle osterie della valle." di Valerio Folco (www.valeriofolco.com)
Nelle foto dall'alto: La parete del Caporal con il tracciato di 'Terra di Mezzo'; Valerio Folco al termine del 5° tiro e (sotto) sul 2° tiro (ph arch. V. Folco). | ||||||||||
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