Ricordando Wolfgang Güllich, uno dei più grandi arrampicatori di tutti i tempi

Oggi 30 anni fa moriva in un incidente d’auto la leggenda dell'arrampicata moderna tedesca Wolfgang Güllich. Aveva appena 31 anni. A lui si deve il primo 8b al mondo, il primo 8b+, il primo 8c e, con Action Directe in Frankenjura, il primo 9a al mondo. Una figura visionaria: la sua influenza sul mondo verticale va ben oltre l'arrampicata sportiva e ancora oggi le sue vie lunghe aperte in Patagonia e Karakorum sono considerate tra le più importanti in assoluto.
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Wolfgang Güllich sulla storica prima free solo di Separate Reality in Yosemite del 1986. La foto fu scattata da Heinz Zak. Nel 2005 il fotografo austriaco ha realizzato la seconda free-solo della via.
Heinz Zak

Wolfgang Güllich morì 30 anni fa oggi, il 31 agosto 1992, a seguito di un tragico incidente incidente stradale sulla autobahn in Germania. Aveva appena 31 anni, era all'apice della sua carriera e ancora oggi, tre decenni più tardi, è difficile sopravvalutare l'importanza del tedesco sull'arrampicata e sull’alpinismo moderno.

Nato a Ludwigshafen il 24 ottobre 1960, Wolfgang Güllich ha iniziato ad arrampicare nella Südpfalz a tredici anni e ben presto tutta la sua vita ha iniziato a ruotare intorno a questo sport. Dotato di incredibili capacità fisiche e mentali si è velocemente fatto un nome ripetendo le vie più difficili della zona per poi aprirne di nuove. I viaggi d'arrampicata fuori porta, nella Elbsandsteingebirge dietro la cortina di ferro nella comunista DDR, si sono rilevati formativi, come d'altronde anche i primi viaggi negli USA. Verso la fine degli anni '70 ha cominciato ad arrampicare con il fortissimo Kurt Albert che, nel 1975, aveva introdotto la filosofia "rotpunkt", oggi universalmente riconosciuta come la base per misurare le performance in questo sport.

Albert e Güllich ben presto sono diventati i punti di riferiemento per questo movimento. I due hanno hanno vissuto insieme nel Frankenjura per 11 anni formando una cordata inscindibile ed estremamente forte - tanto che nel 1984 il governo tedesco ha riconosciuto i loro servizi per l'arrampicata concedendo loro, e all'altro pioniere dell'arrampicata sportiva teutonica Sepp Gschwendtner, il più alto riconoscimento dello sport, vale a dire il "Silberne Lorbeerblatt".

Güllich ha trascorso il successivo decennio arrampicando al limite in tutto il mondo, dimostrando costantemente il suo valore ed alzando l'asticella dell'arrampicata sportiva ben tre volte: nel 1984 con il primo X/8b del mondo (Kanal im Rücken, Frankenjura), nel 1985 con il primo X+/8b+ al mondo (Punks in the Gym, Mt. Arapiles, Australia) e poi due anni più tardi, nel 1987, con Wallstreet, il primo XI-/8c al mondo. L'egemonia di Güllich è stata interrotta soltanto una volta, quando Ben Moon ha varcato il nuovo regno della difficoltà nel 1990 con la sua via Hubble a Raven Tor, ritenuta da alcuni ancora più difficile di quanto l'inglese aveva inizialmente suggerito.

Nel settembre del 1991 Güllich ha alzato la posta un'ultima volta con il suo magnum opus, Action Directe, ampiamente considerato il primo 9a del mondo e il punto di riferimento mondiale di questo livello di difficoltà. Nessun'altra arrampicata sportiva ha mai catturato l'immaginazione come AD e la sua strapiombante prua a Waldkopf nel Frankenjura è emersa come una delle arrampicate sportive più famose e ambite al mondo.

La forza naturale di Güllich non temeva paragoni. Per lui il muscolo più importante del corpo era il cervello, ma non bastava, e per compiere un significativo passo in avanti, il suo già rigoroso allenamento avrebbe dovuto subire un cambiamento notevole. La chiave del successo poteva essere quella di concentrarsi sui requisiti specifici di ciascuna via. Con questo obbiettivo Güllich nel 1988 ha contribuito a sviluppare la Campus board nella sua palestra vicino a casa, il Campus Center. Ora il "Campus Board", chiamato Pan Güllich in italiano, si trova praticamente in ogni palestra d'arrampicata. All'epoca, l'invenzione di questo attrezzo si è rivelatq fondamentale per il successo su Action Directe. Trazionare verso l'alto e, in particolare, scendere giù su piccole file di tacche si adattava perfettamente alle esigenze delle insidiose vie dello Frankenjura.

Nonostante le nuove generazioni conoscano Güllich per Action Directe, la sua arrampicata andava assolutamente oltre a questa fantastica via sportiva. Il lascito di Güllich derivava da decenni di difficile arrampicata in tutto il mondo e la sua sete per la ricerca non si limitava alle vie d'arrampicata in falesia. Spiccano salite importanti come la prima ripetizione di Grand Illusion di Tony Yaniro negli USA, nonchè diverse salite senza corda, in primis l'audace prima free solo di Separate Reality nello Yosemite nel 1986. Un momento impresso per sempre nell'immaginario collettivo grazie alla visione dell'amico e fotografo Heinz Zak che, a sua volta, ha scalato la stessa via in free solo nel 2005.

La fine degli anni '80 lo ha portato in alta montagna ed in angoli remoti del globo. Nel 1988, per dirne una, si è recato nel Karakorum in Pakistan dove, insieme a Kurt Albert, Bernd Arnold, Martin Leinauer, Hartmut Münchenbach e Martin Schwiersch, ha effettuato la prima salita in libera della Nameless Tower lungo la via Jugoslava. Solo un anno più tardi, e pochi metri a sinistra, ha aggiunto un'assoluta pietra miliare dell'arrampicata in alta quota quando, con Kurt Albert, Christof Stiegler e Milan Sykora, ha aperto Eternal Flame sulla Nameless Tower. E poi nei primi mesi del 1991, lo stesso anno quindi di Action Directe, ha trasferito queste sue capacità d'arrampicata in montagna nelle insidiose Torri del Paine in Patagonia, dove insieme a Kurt Albert, Bernd Arnold, Norbert Bätz e Peter Dittrich ha contribuito alla prima salita di Riders on the Storm. Un altro momento storico dell'arrampicata big wall. Queste spedizioni hanno convinto Güllich che l'arrampicata in quota era ancora nelle sue fasi embrionali, e gli hanno permesso di prendere un po' le distanze dal movimento, a volte critico, dell'arrampicata in Frankenjura. In più, hanno anche acceso la scintilla motivazionale che poi ha portato a quella che sarebbe diventata Action Directe.

Quando Güllich ha salito Action Directe il 14 settembre del 1991 stava vivendo il periodo più felice della sua vita. Appena cinque giorni prima di liberare il suo capolavoro si era sposato, e non vedeva l'ora di imbarcarsi nelle nuove avventure che la vita gli avrebbe offerto. Nel corso del precedente decennio aveva portato l'arrampicata sportiva a nuovi livelli in termini di difficoltà assoluta, aveva esplorato l'arrampicata in alta quota sulle pareti più ostiche, ed era senza dubbio ancora molto distante dal suo apice atletico. Tutto questo improvvisamente si arrestò, in maniera crudele e tragica, il 31 agosto 1992 in seguito ad un incidente stradale sulla autobahn.

L'improvvisa perdita di Güllich ha colpito al cuore la piccola comunità di climber, la sua prematura scomparsa ha lasciato un vuoto che solo nel corso del tempo è stato riempito dall'enorme patrimonio di vie che Güllich aveva lasciato per le nuove generazioni. Ancora oggi salire una via che porta la firma di Güllich è motivo di grande orgoglio.

Questo articolo è una versione ridotta di "Action Directe, il capolavoro di Wolfgang Güllich in Frankenjura compie 25 anni" pubblicato in data 14/09/2016.




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