Heinz Zak free-solo Separate Reality

Il 23 maggio scorso Heinz Zak ha realizzato l'audace seconda free-solo di una delle più belle, e rapresentative, vie dello Yosemite, Separate Reality 5.11d.
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Heinz Zak durante la seconda free solo di Separate Reality, 5.11d, Yosemite.
Heinz Zak archive

Il 23 maggio scorso Heinz Zak ha realizzato l'audace seconda free-solo di una delle più belle, e rapresentative, vie dello Yosemite, Separate Reality. Come molti si ricorderanno, questo tetto lungo 6 metri è considerato un'importante tappa nella storia dell'arrampicata: fu salito per la prima volta nel 1977 da Ron Kauk, e poi, nel 1986, da Wolfgang Güllich senza corda. All'epoca fu proprio Zak, dietro all'obbiettivo della sua macchina fotografica, che testimoniò quella salita.

Nonostante il 5.11d di questa linea non sia più da considerasi al top secondo gli odierni standard di difficoltà, Separate Reality ha comunque mantenuto tutta la sua leggendaria atmosfera originale. La sola forza pura, infatti, non porta a grandi frutti per superare, 200m sopra il fiume Merced, la mitica fessura e soprattutto i due incastri svasi del passaggio chiave. Non sorprende, quindi, che questa salita di Zak sia solo la seconda free-solo in 28 anni.

Abbiamo chiamato Heinz in Austria per saperne di più della sua salita solitaria e capire cosa, dopo quasi 20 anni, l'ha portato in questa sua personale realtà separata.

Heinz, da dove salta fuori questa salita?
Ho sognato questa free-solo per molti, molti anni. Quando Wolfgang Güllich ha salito la via senza corda nel 1986 era completamente fuori dalla mia portata. Non fisicamente, ma mentalmente. Ero in forma e abbiamo provato la via assieme, ma semplicemente non riuscivo ad immaginare di salirla free-solo. Nel frattempo ho salito una serie di vie difficili senza corda, sia in falesia sia in montagna, ma nessuna è esposta quanto Separate Reality.

Separate Reality - una via cult?
Si, per me Separate Reality è un esempio perfetto di arrampicata libera. Abbiamo visto la via per la prima volta nel 1979 sulla famosa copertina di Mountain Magazine che raffigurava Ray Jardine mentre la saliva. Siamo rimasti così impressionati che abbiamo subito deciso di andare nello Yosemite, e lì abbiamo capito quanto fosse giusto il nome della via: il passaggio chiave prima del bordo del tetto è molto esposto, orizzontale e quasi 200m sopra il fiume... non riuscivamo a fare un singolo passaggio. Era come entrare in un mondo completamente diverso. Ovviamente c'erano altre linee dure all'epoca, come per esempio Midnight Lightening, ma nonostante il fatto che non riusciamo a salire questo boulder (in quei tempi senza crashpad), almeno riuscivamo ad immaginare come si potesse fare. Separate Reality all'epoca era un'entità completamente diversa.

E adesso?
Oggi Separate Reality non è più una dimensione "a parte", se salita con la corda. Ma senza corda le cose cambiano...

La tua free-solo?
19 anni sono passati da quando Wolfgang l'ha salita senza corda. Nel frattempo sono tornato varie volte, la via mi ha letteralmente chiamato verso di sé, ma non ero mai pronto mentalmente. Quest'anno ho pensato che sarebbe meglio se facessi qualcosa di grande prima di diventare troppo vecchio! Mi sono preparato per un mese, soprattutto mentalmente e spiritualmente. Poi sono andato nello Yosemite specificamente per questa via. Non avevo nessuna pressione esterna, ma percepivo la pressione che cresceva dentro di me durante tutti questi anni. Poi, ad un tratto, 15 minuti prima di salire la fessura, questo peso è sparito completamente. Sono salito in uno stato d'animo completamente diverso, senza stress, felice. Qualcosa che non mi era mai successo prima è successo. Era come se avessi lasciato tutto quello che stava attorno a me, come avessi lasciato il mio passato dietro alle spalle. Su Separate Reality sono salito in una dimensione diversa.

Qual'è tuo rapporto con il rischio e la paura?
Mi piace vivere momenti eccitanti, e queste avventure rimangono incancellabili nella mia memoria. Però sono molto attento a tenere il rischio al minimo. L'esperienza mi ha insegnato che rimango lucido in situazioni estreme. Vincere la paura è una mia sfida personale. Soltanto 15 minuti prima di salire "Separate Reality" tutta la paura è sparita, lasciando spazio per uno stato di tranquillità e felicità.

Che cosa suggeriresti a qualcuno catturato da questo sogno/magnifica ossessione del free solo?
Cercherei di analizzare attentamente e pesare bene se questo sogno è davvero fattibile. Non credo in salite spontanee, alla quale si è attratto solo da un fugace desidero. Ma tutti siamo diversi e credo che si deve sentire "giusti" dentro.


Note:  

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www.heinzzak.com



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