Quest'estate... vacanze in Abruzzo
Mentre Matteo Cittadini ripete La scarpetta di Cavalletto Fb8A+, Daniele Adriani parla del post-terremoto de L'Aquila e noi vi invitiamo a scoprire l'Abruzzo quest'estate.
1 / 16
Roberto Parisse su Nebraska 7b/c, Vado di Sole
Roberto Parisse
Il titolo è forse un po' ingannevole, ma ci piaceva l'idea di presentare l'ultima fatica di Matteo Cittadini così. Nel senso stretto si tratta di una rara ripetizione del boulder La scarpetta di Cavalletto gradato Fb8A+. Nel senso largo invece si tratta di un invito, a tutti i nostri lettori, a scoprire le bellezze dell'Abruzzo. Ma andiamo per ordine.
Il blocco La scarpetta di Cavalletto è stato aperto l'anno scorso da Roberto Parisse e si trova nella zona Vado di sole, e così lo descrive Matteo Cittadini il 21enne figlio d'arte (il padre è la mitica guida alpina Agostino): "Vado di sole è delimitata ad est l'altopiano di Campo Imperatore alle pendici del Gran Sasso. E' un posto strettamente estivo (1700 mt slm) in cui si può arrampicare a tutte le ore del giorno. E' stato scoperto dai fratelli Luca e Roberto Parisse e da Andrea Di Rienzo. Le quindici vie sono durissimi e non tutti sono stati liberati e attualmente le difficoltà vanno dal 6b fino al 8b+, mentre i blocchi sono circa una trentina di tutte le difficoltà anche se prevalgono quelli duri, fino al 8a/8a+."
Insomma, avete capito, è un posto molto selettivo e ha pane per i denti per fortissimi come Matteo, che nel 2008 ha vinto la Coppa Italia di combinata U20 mentre nel 2009 è arrivato terzo in Coppa Italia lead. Il 2009 è stato poi anche l'anno del terribile terremoto in Abruzzo, che oltre a distruggere vite ha anche costretto alla chiusura il mitico El Cap a L'Aquila, all'epoca una delle associazioni sportive con più iscrritti ed più attive in Italia. Trovandosi in zona centro, purtroppo fino ad oggi la palestra non è stata riaperta.
Daniele Adriani, l'ex presidente della associazione, ci ha così descritto come i climbers della capitale abruzzese hanno vissuto il periodo post-terremoto: "era il 6 aprile 2009, da allora la città è un grande dormitorio dove non esiste più centro o periferia, e dove i punti di incontro sono centri commerciali o locali sorti in baracche, o casette di legno, o magazzini, on the road. La nostra palestra è chiusa, come pure l'altra palestra di L'Aquila. El Cap era sorta nel 1993, 18 anni fa! Subito, dal 6 aprile 2009, è stata usata dalla Protezione Civile per alloggiare, giustamente, il quartiere generale della Croce Rossa del campo sfollati di Centi Colella, un campo che accoglieva circa 700 persone, più una comunità di portatori di handicap. Il campo è stato smantellato nell'ottobre 2009 - potete immaginare come erano ridotti gli spogliatoi, i campi, e tutto il complesso sportivo dopo 6 mesi!
A gennaio 2010 ci hanno fatto andare, per qualche mese e di nascosto, e solo 10 persone (gli agonisti), poi dal maggio del 2010 ci è stato di nuovo interdetto l'accesso perché nel dicembre 2010 sono iniziati i lavori ma questi vanno a rilento per motivi burocratici. Risultato? Di circa 400 appassionati che frequentavano più o meno assiduamente le palestre a L'Aquila ormai siamo rimasti al massimo in dieci, c'è chi si è trasferito, chi ha cambiato sport o peggio si è dato a ben altri passatempi, visto che bar e locali, nati come funghi, non ne mancano..."
Sorge spontaneo la domanda: ma noi climbers, cosa possiamo fare? Adriani non esita: "visitate l'Abruzzo! Scoprite le nostre montagne, le nostre falesie, venite nei nostri alberghi. Già così fate tanto!" Quindi se i boulder Vado di sole sono troppo difficili, vi invitiamo a scoprire le altre delizie del Gran Sasso e dintorni.
Anticipiamo che entro breve pubblicheremo altre schede vie, che si aggiungono a quelle presentate da Roberto Iannilli nel suo articolo "Gran Sasso, una montagna da scalare". Aggiungeremo altri trekking al Corno Grande, già pubblicato dallo storico rifugista Luca Mazzolini. E scopriremo anche altre falesie - davvero straordinarie - che si aggiungono a Pennadomo, Pietrasecca Vena Cionca e Pizzoferrato. Il tutto per un Abruzzo, e per un'Italia, da scoprire e godere.
Foto gallery Vado di Sole: www.risk4sport.com
Il blocco La scarpetta di Cavalletto è stato aperto l'anno scorso da Roberto Parisse e si trova nella zona Vado di sole, e così lo descrive Matteo Cittadini il 21enne figlio d'arte (il padre è la mitica guida alpina Agostino): "Vado di sole è delimitata ad est l'altopiano di Campo Imperatore alle pendici del Gran Sasso. E' un posto strettamente estivo (1700 mt slm) in cui si può arrampicare a tutte le ore del giorno. E' stato scoperto dai fratelli Luca e Roberto Parisse e da Andrea Di Rienzo. Le quindici vie sono durissimi e non tutti sono stati liberati e attualmente le difficoltà vanno dal 6b fino al 8b+, mentre i blocchi sono circa una trentina di tutte le difficoltà anche se prevalgono quelli duri, fino al 8a/8a+."
Insomma, avete capito, è un posto molto selettivo e ha pane per i denti per fortissimi come Matteo, che nel 2008 ha vinto la Coppa Italia di combinata U20 mentre nel 2009 è arrivato terzo in Coppa Italia lead. Il 2009 è stato poi anche l'anno del terribile terremoto in Abruzzo, che oltre a distruggere vite ha anche costretto alla chiusura il mitico El Cap a L'Aquila, all'epoca una delle associazioni sportive con più iscrritti ed più attive in Italia. Trovandosi in zona centro, purtroppo fino ad oggi la palestra non è stata riaperta.
Daniele Adriani, l'ex presidente della associazione, ci ha così descritto come i climbers della capitale abruzzese hanno vissuto il periodo post-terremoto: "era il 6 aprile 2009, da allora la città è un grande dormitorio dove non esiste più centro o periferia, e dove i punti di incontro sono centri commerciali o locali sorti in baracche, o casette di legno, o magazzini, on the road. La nostra palestra è chiusa, come pure l'altra palestra di L'Aquila. El Cap era sorta nel 1993, 18 anni fa! Subito, dal 6 aprile 2009, è stata usata dalla Protezione Civile per alloggiare, giustamente, il quartiere generale della Croce Rossa del campo sfollati di Centi Colella, un campo che accoglieva circa 700 persone, più una comunità di portatori di handicap. Il campo è stato smantellato nell'ottobre 2009 - potete immaginare come erano ridotti gli spogliatoi, i campi, e tutto il complesso sportivo dopo 6 mesi!
A gennaio 2010 ci hanno fatto andare, per qualche mese e di nascosto, e solo 10 persone (gli agonisti), poi dal maggio del 2010 ci è stato di nuovo interdetto l'accesso perché nel dicembre 2010 sono iniziati i lavori ma questi vanno a rilento per motivi burocratici. Risultato? Di circa 400 appassionati che frequentavano più o meno assiduamente le palestre a L'Aquila ormai siamo rimasti al massimo in dieci, c'è chi si è trasferito, chi ha cambiato sport o peggio si è dato a ben altri passatempi, visto che bar e locali, nati come funghi, non ne mancano..."
Sorge spontaneo la domanda: ma noi climbers, cosa possiamo fare? Adriani non esita: "visitate l'Abruzzo! Scoprite le nostre montagne, le nostre falesie, venite nei nostri alberghi. Già così fate tanto!" Quindi se i boulder Vado di sole sono troppo difficili, vi invitiamo a scoprire le altre delizie del Gran Sasso e dintorni.
Anticipiamo che entro breve pubblicheremo altre schede vie, che si aggiungono a quelle presentate da Roberto Iannilli nel suo articolo "Gran Sasso, una montagna da scalare". Aggiungeremo altri trekking al Corno Grande, già pubblicato dallo storico rifugista Luca Mazzolini. E scopriremo anche altre falesie - davvero straordinarie - che si aggiungono a Pennadomo, Pietrasecca Vena Cionca e Pizzoferrato. Il tutto per un Abruzzo, e per un'Italia, da scoprire e godere.
Foto gallery Vado di Sole: www.risk4sport.com
Note:
www | |
www.risk4sport.com |
Ultime news
Expo / News
Expo / Prodotti
Rampone a 10 punte in acciaio per alpinismo classico.
Scarpone per alpinismo in alta quota e arrampicata su ghiaccio.
Realizzati uno ad uno in Dolomiti con lana merinos italiana.
Scarpone low-cut estremamente leggero e performante sviluppato per alpinismo tecnico.
Ferrino X-Dry 15+3 è uno zaino da trail running. Grazie alla membrana HDry, lo zaino è completamente impermeabile.
Zaino da freeride e skitouring, equipaggiato con 2 device di sicurezza in caso di valanga: Sistema Airbag Alpride E2 e Riflettore RECCO