A Punta Argennas in Sardegna la via Coro Meu di Alessandro Beber, Matteo Faletti e Marco Maganzini

Ad ottobre le guide alpine Alessandro Beber, Matteo Faletti e Marco Maganzini hanno aperto 'Coro Meu' (Cuore Mio) alla parete nordest di Punta Argennas, vicino alla Pedra Longa nel comune di Baunei in Sardegna. Il report di Maganzini.
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L'apertura di 'Coro Meu' alla Punta Argennas in Sardegna (Alessandro Beber, Matteo Faletti, Marco Maganzini 10/2024)
archivio Marco Maganzini

Coro Meu corre lá dove Punta Argennas precipita con il salto dal dislivello più alto tra tutti i suoi bastioni, di fronte a sua Maestà Punta Giradili, sopra alla baia dalle acque cristalline racchiusa tra la Guglia di Pedralonga (o Agugliastra) e Punta Calettino, in un contesto di indescrivibile bellezza. Questa via è nata grazie, neanche a dirlo, ad una intuizione di Ale, che nel novembre del 2020 aveva lasciato un cordone alla base della prima fessura, come fosse un nodo al fazzoletto per non scordarsi di questa questa affascinante parete, ubicata in uno degli angoli più incantevoli del Mediterraneo.

Visti i pochi giorni a disposizione, le lunghe giornate di apertura iniziavano sempre all’aurora ed ogni volta i primi raggi dell’alba ci sorprendevano con i loro colori, fino al crepuscolo ed al ritorno serale-notturno al "campo base" di Pedralonga, illuminato dalla presenza costante della luna dietro al monte di Punta Arrasei.

Il riferimento al testo del brano cantato nel 1991 da Bertoli con i Tazenda ("Spunta la luna dal Monte") ci è arrivato su un piatto d’argento... "Dovunque cada l'alba sulla mia strada, senza catene, vi andremo insieme"... e noi eravamo già in cammino!

Io posso solo ringraziare il fatto di poter esserci stato, aver potuto condividere fatiche, dubbi e gioie con amici e persone pure prima ed alpinisti di grande caratura poi, aver potuto da loro imparare e migliorare. Ancora: posso ringraziare il fatto di aver potuto assistere, da quel punto privilegiato lassù, appeso in parete, a quegli spettacoli naturali che fanno nascere in me, ogni volta che torno in continente, quel senso di struggente malinconia e il Mal di Sardegna che mi attira come una calamita ed ogni volta mi riporta a sè... "Coro meu, fonte 'ia, gradessida gai purudeo, potho bier'sa vida".

Nello scegliere il nome per questa via la conclusione è stata questa: "Racchiude un po’ tutto: una dedica e un pensiero per una creatura speciale, un pezzetto del nostro cuore che ormai appartiene alla Sardegna, tre amici riuniti in un cuore solo, che hanno condiviso giornate lunghe ed intense senza mai un malinteso, e per finire il cuore grande delle persone che ci vogliono bene."

di Marco Maganzini

N.B.: La via è protetta a fix in acciaio inox marino 316 ma richiede comunque il posizionamento di protezioni veloci nelle sezioni in fessura.

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