Pilastro Zec, nuova via d'arrampicata in Valle dell'Orco
Nel mese di luglio 2015 Andrea Barone e Fabio Ventre hanno aperto Pilastro Zec, una nuova via d'arrampicata sul Monte Tovo Piccolo in Valle dell'Orco, salita in ricordo dell'amico scomparso Fabrizio Zecchinato.
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Pilastro Zec (250m, 6a+), Valle dell'Orco (Andrea Barone, Fabio Ventre 07/2015)
Andrea Barone, Fabio Ventre
Era una di quelle giornate in cui, tornato da una bella arrampicata in valle, non mi sentivo pienamente appagato, era salita la voglia di un'avventura e già pensavo alle prossime vie da fare. Mentre la macchina scendeva agilmente i tornanti della Valle dell'Orco, l'occhio per forza di cose continuava a soffermarsi sulle mirabolanti strutture rocciose della valle sperando di trovare la linea perfetta. Ad un certo punto l'attenzione è stata catturata dalle lontanissime pareti sulla destra orografica abbarbicate in cima allo spartiacque con le Valli di Lanzo. Solo il pensiero di essere lassù ad arrampicare mi faceva formicolare le dita e mi riempiva di euforia.
Tornato a casa una ricerca su internet mi rivela che esiste già una via, Welcome to the Pleasure Dome, per un momento vengo preso dallo sconforto poi penso "perchè no?" di sicuro ci sarà spazio per un'altra. La relazione della via già esistente mi da molte informazioni utili soprattutto per l'avvicinamento: dalla Valle Orco sono quasi 1800 m di dislivello mentre dalle valli di Lanzo "solo" 1300.
Chiamo Andrea, il mio fidatissimo socio con cui ho fatto praticamente tutto in montagna, e subito si rivela entusiasta all'idea: anche a lui piacciono queste avventure in media montagna dove più che la grandezza della parete o la difficoltà conta semplicemente l'avventura.
Per evitare di maledirmi per aver lasciato il friend della misura che serviva a casa prendo tutto il materiale che ho, e il peso si sente! Quindi decidiamo di non prendere il trapano per le soste: mi piace l'idea di non lasciare traccia del nostro passaggio e poi i ripetitori potranno godersi lo stesso ambiente incontaminato trovato da noi.
Partiamo di venerdì alle 9 di sera perché prima Andrea non poteva, diventa subito buio e la tranquilla camminata su sentiero che mi ero immaginato si trasforma in una colossale ravanata tra i pascoli e gli infidi prati di erba olina. Come riferimento usiamo le numerose balme e alpi sul percorso e arrivata mezzanotte decidiamo di montare la tenda su un bel masso piatto. Le stelle illuminano tutto lasciando intravedere i contorni delle montagne e la temperatura è piacevole.
La mattina ci svegliamo presto e in un'ora raggiungiamo la base, da qui la parete sembra un castello inaccessibile e l'idea di salirci ci pare una pazzia. Intimoriti individuiamo una linea di debolezza sulla sinistra e man mano che saliamo la parete ci incombe sempre meno. Ci rilassiamo di più, dopotutto non è così terribile come ci aspettavamo. Le lunghezze si susseguono veloci e divertenti, a un certo punto dopo un tetto vengo inondato da un caldo raggio di sole: è la cima.
Ovviamente siamo felici ma allo stesso tempo un lieve senso di amarezza si affaccia nelle nostre menti perché siamo consapevoli che questa stupenda avventura è finita. Appena ci parliamo la prima domanda sorge istintiva: "come la chiamiamo?" "Sarebbe bello fosse in memoria di Fabrizio" mi dice Andrea, "stavo pensa do alla stessa cosa" gli rispondo. Ed è così che nasce il Pilastro Zec, in ricordo di un amico scomparso sul Bianco, con cui seppur non avessimo fatto molte gite eravamo subito diventati amici perché in montagna le amicizie nascono molto più in fretta che altrove.
Fabio Ventre
SCHEDA: Pilastro Zec
Tornato a casa una ricerca su internet mi rivela che esiste già una via, Welcome to the Pleasure Dome, per un momento vengo preso dallo sconforto poi penso "perchè no?" di sicuro ci sarà spazio per un'altra. La relazione della via già esistente mi da molte informazioni utili soprattutto per l'avvicinamento: dalla Valle Orco sono quasi 1800 m di dislivello mentre dalle valli di Lanzo "solo" 1300.
Chiamo Andrea, il mio fidatissimo socio con cui ho fatto praticamente tutto in montagna, e subito si rivela entusiasta all'idea: anche a lui piacciono queste avventure in media montagna dove più che la grandezza della parete o la difficoltà conta semplicemente l'avventura.
Per evitare di maledirmi per aver lasciato il friend della misura che serviva a casa prendo tutto il materiale che ho, e il peso si sente! Quindi decidiamo di non prendere il trapano per le soste: mi piace l'idea di non lasciare traccia del nostro passaggio e poi i ripetitori potranno godersi lo stesso ambiente incontaminato trovato da noi.
Partiamo di venerdì alle 9 di sera perché prima Andrea non poteva, diventa subito buio e la tranquilla camminata su sentiero che mi ero immaginato si trasforma in una colossale ravanata tra i pascoli e gli infidi prati di erba olina. Come riferimento usiamo le numerose balme e alpi sul percorso e arrivata mezzanotte decidiamo di montare la tenda su un bel masso piatto. Le stelle illuminano tutto lasciando intravedere i contorni delle montagne e la temperatura è piacevole.
La mattina ci svegliamo presto e in un'ora raggiungiamo la base, da qui la parete sembra un castello inaccessibile e l'idea di salirci ci pare una pazzia. Intimoriti individuiamo una linea di debolezza sulla sinistra e man mano che saliamo la parete ci incombe sempre meno. Ci rilassiamo di più, dopotutto non è così terribile come ci aspettavamo. Le lunghezze si susseguono veloci e divertenti, a un certo punto dopo un tetto vengo inondato da un caldo raggio di sole: è la cima.
Ovviamente siamo felici ma allo stesso tempo un lieve senso di amarezza si affaccia nelle nostre menti perché siamo consapevoli che questa stupenda avventura è finita. Appena ci parliamo la prima domanda sorge istintiva: "come la chiamiamo?" "Sarebbe bello fosse in memoria di Fabrizio" mi dice Andrea, "stavo pensa do alla stessa cosa" gli rispondo. Ed è così che nasce il Pilastro Zec, in ricordo di un amico scomparso sul Bianco, con cui seppur non avessimo fatto molte gite eravamo subito diventati amici perché in montagna le amicizie nascono molto più in fretta che altrove.
Fabio Ventre
SCHEDA: Pilastro Zec