Nina Caprez, prima salita femminile di Silbergeier, Rätikon
Alcune vie sono vere icone. Silbergeier è una di queste. Aperta dall'austriaco Beat Kammerlander sulla IV Kirchlispitze nel massiccio del Rätikon in Svizzera nel 1993, e liberata dallo stesso Kammerlander l'anno successivo, Silbergeier è subito diventato un test ambito e ricercato. I suoi sei tiri verticali hanno attirato i migliori climber del mondo, non soltanto per le difficoltà tecniche, ma anche per l'arrampicata severa ed i lunghi run-out, ovvero il risultato dello stile di apertura di Kammerlander, dal basso e senza compromessi.
L'elenco dei ripetitori comprende una sorta di albo d'oro dell'arrampicata sportiva con climber del calibro di Peter Schäffler (1997), Stefan Glowacz (1998), Pietro Dal Prà (1999) e Harald Berger (2005) per citarne soltanto alcuni, ai quali bisogna aggiungere anche Adam Ondra che, nel 2007, ha effettuato la prima salita in giornata. Ora, e più precisamente sabato 02/07/2011, la via ha finalmente ricevuto la sua prima salita femminile ad opera di Nina Caprez. Dopo aver ripetuto Delicatessen in Corsica all'inizio di maggio, l'arrampicatrice svizzera aveva detto che questa via sarebbe stata il suo prossimo obiettivo, e anche se il suo compagno Cedric Lachat aveva recentemente ripetuta la linea, il cattivo tempo aveva ostacolato la sua rotpunkt. Fino a ieri...
Complimenti Nina!
Grazie! Silbergeier è sempre stato il mio sogno. Se come me sei cresciuta nei pressi del Rätikon, allora questa via è un assoluto punto di riferimento. Da quando ho iniziato ad arrampicare avevo quel poster di Pietro dal Prà appeso nella mia stanza apevo che un giorno a,l'vrei salita!
Come è stato il primo contatto?
La prima volta ho provato tutti i passaggi, l'ho trovata estremamente difficile! Senza rinvii sulla via e nemmeno i più piccoli segni sulle prese arrivare in cima è stato molto impegnativo, anche perché le protezioni sono abbastanza distanti. Ho avuto bisogno di tanta pazienza, sensibilità, un buon paio di scarpe ed di un sacco di pelle delle dita per individuare le sequenze giuste. Nella parte superiore il tiro di 8b+ è brutale e difficile, con appoggi e appigli piccoli e molto taglienti. La posizione del corpo deve essere perfetta, altrimenti non riesci ad impostare i movimenti.
La via si trova in quota, nelle Alpi svizzere...
Sì, e il tempo è un fattore importante... due volte mi ha davvero incasinato le cose. Le previsioni erano buone, ma poi sono finita in mezzo alla nebbia, oppure ha iniziato a piovere o a nevicare... è facile anche che sia troppo caldo, perché la via è rivolta a sud e riceve il sole tutto il giorno... devi essere fortunato e trovare la giornata giusta! Poi la settimana scorsa ho salito tutti i tiri duri e poi sull'ultimo 7c+ ha iniziato a piovere ed è stato semplicemente impossibile chiudere quel tiro bagnato com'era! Ero molto vicina al risultato, ma non c'è stato niente da fare.
Ti stai specializzando in vie di più tiri?
Posso paragonare Silbergeier soltanto con Delicatessen perché anche questa è verticale e abbastanza “placcosa”. Ma Silbergeier è 10 volte più difficile, lo sforzo complessivo per fare l'avvicinamento e salire tutti i tiri in rotpunkt è immenso. Psicologicamente poi la via è molto impegnativa in quanto gli spit sono molto distanti. In alcuni tratti semplicemente non puoi cadere... è il Rätikonstyle!
Adesso?
Voglio cambiare completamente lo stile di arrampicata. Qualcosa di strapiombante, con canne grandi, oppure fare un po' di boulder. Silbergeier davvero mi ha prosciugata. Ora vado in Canada per una quindicina di giorni e questo farà bene ai miei piedi e, soprattutto, alla mia testa.
E poi via su altre big wall...
Sì, assolutamente. La prossima primavera mi piacerebbe andare in Marocco. E poi visitare lo Yosemite, voglio semplicemente visitare quella valle! ;-)
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