Massi della Luna, il boulder nell'alta Valle Gesso
Claudia Colonia ed Alessandro Penna presentano l'area bouldering de I Massi della Luna nell'alta Valle Gesso (Alpi Cuneesi) all'interno del Parco delle Alpi Marittime.
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Alessandro Penna su L'Impossibile
E. Detoffol, L. Viada, C. Colonia, A. Penna
Molte volte, soprattutto a chi ama viaggiare, sembra quasi impossibile che i posti belli per scalare possano essere anche a solo mezz’ora da casa. Ma, se ammettiamo di non star paragonando niente a posti mondiali come Albarracin o Fontainebleau, per i cuneesi l’area blocchi de I Massi della Luna può rappresentare davvero l’alternativa, e dietro casa, per i fine settimana estivi ed autunnali. Questo vero e proprio caos di blocchi si trova nell’alta Valle Gesso, lungo il sentiero che porta dal Pian della Casa verso il Rifugio Remondino, e quindi frequentato da scialpinisti, amanti delle vie lunghe in estate ed escursionisti dalla primavera all’autunno. Quest’area conta una delle popolazioni più numerose di camosci di tutte le Alpi, che sono facilmente visibili durante tutto il periodo di frequentazione dell’area massi; è anche piuttosto probabile incontrare qualche stambecco, mentre le marmotte sono già visibili dal parcheggio del Pian della Casa.
E’ chiaro quindi che abbiamo la possibilità non da poco di arrampicare in un ambiente alpino veramente unico, fortunatamente lontano da strade e traffico, e che una giornata passata qui diventa automaticamente qualcosa di diverso da una giornata dedicata solo al bouldering. Qui gradi e prestazioni passano in secondo piano e lasciano spazio a linee, bella roccia e grande ambiente. La tutela di quest’area è ovviamente anche compito nostro: non lasciare tracce del nostro passaggio è fondamentale. Non dobbiamo inoltre dimenticare che ci troviamo all’interno del Parco delle Alpi Marittime, che ci richiede di attenerci a semplici ma fondamentali regole: non introdurre cani neanche al guinzaglio, non raccogliere fiori, non disturbare la fauna e non fotografare né avvicinarsi alle loro tane. Vi consigliamo di visitare il loro sito: www.parcoalpimarittime.it
Negli anni ’80 il boulderista cuneese Marco Torielli aveva iniziato a frequentare la zona del Rifugio Remondino alla ricerca di novità in un ambiente incontaminato, aprendo alcune linee che sono ancora ora dei classici come L’uomo Aquilone o L’Arquetipo e spingendosi fino a quella che ora definiamo “l’area alta” (area b nella guida). Qui, oltre ad aver pulito e valorizzato molti massi, aveva anche visto delle linee futuristiche, alcune delle quali liberate solo negli ultimi anni da Alessandro Penna.
Dopo la frequentazione di Torielli, i Massi della Luna hanno ricevuto sporadiche visite dai boulderisti della zona, sia per via dei 45 minuti di camminata che separano il parcheggio dai primi massi, che per via della poca intuibilità dai molte linee... è capitato anche a noi di passare indifferenti vicino a massi che poi si sono rivelati interessanti e con dei bei passaggi. Inizialmente, intorno al 2011, ci siamo dedicati a ripetere alcune linee aperte da Marco Torielli, che da sole valgono la visita (ad esempio Tempo di castagne, C’era Una volta e Teschiosauro), ma negli ultimi anni Alessandro Penna ha poi liberato dei vecchi progetti, come il severo The Mushroom, una delle linee più belle del sito, oppure The Hells Bells e Ki-mono, e molto altro ancora.
Nell’autunno 2013 ci siamo dedicati invece ad individuare e pulire linee totalmente nuove, e così sono nate La tv non è realtà sul masso del Fungo, L’Impossibile, Controtendenza, Menti Dinamiche e moltissimi altri passaggi, arrivando a contare ad oggi più di 100 linee solo nell’area bassa, di cui molte di difficoltà “sostenuta”. Ora ci stiamo dedicando ad esplorare l’area alta, valorizzando bei progetti che speriamo diventino realtà.
Per il momento è possibile scaricare gratuitamente un topò che riguarda l’area bassa, andando sul sito www.remondinoboulder.webnode.it, dove potete trovare anche aggiornamenti, link a foto e video e qualche suggerimento.
Testo: Claudia Colonia ed Alessandro Penna
E’ chiaro quindi che abbiamo la possibilità non da poco di arrampicare in un ambiente alpino veramente unico, fortunatamente lontano da strade e traffico, e che una giornata passata qui diventa automaticamente qualcosa di diverso da una giornata dedicata solo al bouldering. Qui gradi e prestazioni passano in secondo piano e lasciano spazio a linee, bella roccia e grande ambiente. La tutela di quest’area è ovviamente anche compito nostro: non lasciare tracce del nostro passaggio è fondamentale. Non dobbiamo inoltre dimenticare che ci troviamo all’interno del Parco delle Alpi Marittime, che ci richiede di attenerci a semplici ma fondamentali regole: non introdurre cani neanche al guinzaglio, non raccogliere fiori, non disturbare la fauna e non fotografare né avvicinarsi alle loro tane. Vi consigliamo di visitare il loro sito: www.parcoalpimarittime.it
Negli anni ’80 il boulderista cuneese Marco Torielli aveva iniziato a frequentare la zona del Rifugio Remondino alla ricerca di novità in un ambiente incontaminato, aprendo alcune linee che sono ancora ora dei classici come L’uomo Aquilone o L’Arquetipo e spingendosi fino a quella che ora definiamo “l’area alta” (area b nella guida). Qui, oltre ad aver pulito e valorizzato molti massi, aveva anche visto delle linee futuristiche, alcune delle quali liberate solo negli ultimi anni da Alessandro Penna.
Dopo la frequentazione di Torielli, i Massi della Luna hanno ricevuto sporadiche visite dai boulderisti della zona, sia per via dei 45 minuti di camminata che separano il parcheggio dai primi massi, che per via della poca intuibilità dai molte linee... è capitato anche a noi di passare indifferenti vicino a massi che poi si sono rivelati interessanti e con dei bei passaggi. Inizialmente, intorno al 2011, ci siamo dedicati a ripetere alcune linee aperte da Marco Torielli, che da sole valgono la visita (ad esempio Tempo di castagne, C’era Una volta e Teschiosauro), ma negli ultimi anni Alessandro Penna ha poi liberato dei vecchi progetti, come il severo The Mushroom, una delle linee più belle del sito, oppure The Hells Bells e Ki-mono, e molto altro ancora.
Nell’autunno 2013 ci siamo dedicati invece ad individuare e pulire linee totalmente nuove, e così sono nate La tv non è realtà sul masso del Fungo, L’Impossibile, Controtendenza, Menti Dinamiche e moltissimi altri passaggi, arrivando a contare ad oggi più di 100 linee solo nell’area bassa, di cui molte di difficoltà “sostenuta”. Ora ci stiamo dedicando ad esplorare l’area alta, valorizzando bei progetti che speriamo diventino realtà.
Per il momento è possibile scaricare gratuitamente un topò che riguarda l’area bassa, andando sul sito www.remondinoboulder.webnode.it, dove potete trovare anche aggiornamenti, link a foto e video e qualche suggerimento.
Testo: Claudia Colonia ed Alessandro Penna
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